AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Google presenta la nuova versione di Android Auto e stipula un nuovo accordo con FCA!!
    Il colosso di Mountain View ha presentato alcune importanti novità che renderanno Android Auto ancora più smart e adatto a tutti gli automobilisti

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    Google si prepara a mostrare le sue novità in termini di tecnologie e di smartphone, nonché la nuova versione di Android Auto, che dovrebbe essere notevolmente migliorata rispetto a quella attuale, grazie a tutta una serie di accorgimenti che passeremo in rassegna in questo articolo. La casa di Mountain View ha infatti stretto recentemente un accordo con FCA e al Google I/O 2016 ha presentato la nuova versione del suo sistema infotainment, montato a bordo di una scintillante Maserati Ghibli.

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    Ma bando alle chiacchiere e spazio alle novità portate in dote da questa nuova versione di Android Auto: l'implementazione più interessante è senza dubbio quella che riguarda una nuova app per smartphone, che consente di utilizzare il sistema di Big G dallo smartphone, anche su quelle vetture non compatibili nativamente con Android Auto. In questo modo è possibile sfruttare lo smartphone in una modalità creata appositamente per quanto si è al volante: è sufficiente attaccarlo magneticamente alle bocchette di aerazione o al parabrezza mediante un supporto a ventosa, così da potere sfruttare la nuova app in maniera ottimale e senza distrazioni alla guida.
    Non manca, poi, la funzione streaming bluetooth che consente di condividere musica e istruzioni vocali con l'impianto audio della vettura.

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    Inoltre è stata implementata la gestione wireless in presenza di un hotspot a bordo, così da non dover collegare fisicamente ogni volta il telefono al cavo USB, mentre sul fronte delle funzionalità spicca la possibilità di comandare vocalmente il sistema con la classica frase “Ok Google” e la possibilità di sostituire la navigazione tradizionale di Maps con quella social della App Waze, una delle più amate dagli automobilisti di tutto il mondo.

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    Infine sul fronte della costruzione fisica, sulla Ghibli in mostra è possibile osservare uno sviluppo futuristico di quello che saranno i sistemi infotainment dei prossimi anni. Spicca, infatti, uno schermo touch verticale con risoluzione 4K che sostituisce l'intera console centrale, collegato ad un secondo display che prende il posto della strumentazione tradizionale. Il sistema è gestito dal nuovo OS Android Auto N (ulteriore sviluppo del sis...

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    Last Post by mi.ky.87 il 2 June 2016
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  2. Audi A5: dopo quasi nove anni debutta la nuova generazione!!
    La nuova coupè tedesca sarà ordinabile a partire dall'autunno e non rompe con i canoni del passato ma si aggiorna a linee più moderne , adottando tutte le più moderne tecnologie

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    Tira aria di importanti novità in casa Audi ,dal momento che è stata da poco svelata la nuova generazione della A5, modello che ha rivoluzionato l'idea di Coupè e che nella sua prima versione rappresentò un capolavoro di design, come ha sempre sottolineato Walter de Silva, che la considera la sua vettura meglio riuscita. Ora però i tempi sono cambiati e nonostante lo scandalo dieselgate e l'arrivo di Lichte come capo-designer di Audi, la A5 sembra aver mantenuto la sua iconicità.

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    Esteticamente è possibile osservare un design molto simile al precedente, dal momento che è stata mantenuta la medesima struttura a forma di onda, sebbene siano state aggiunte alcune importanti innovazioni, come l'abbassamento della calandra single-frame verso il basso e i gruppi ottici più profilati, caratterizzati dalla tecnica Led sia anteriore che al posteriore (i Matrix Led anteriori sono optional), dove spicca un disegno del faro più sottile e slanciato. Inoltre si è utilizzato alluminio in gran quantità, tant'è che la nuova A5 pesa circa 60 Kg in meno rispetto alla generazione precedente, pur guadagnando 10 litri in capacità del bagagliaio, arrivato ora a 465 litri e apribile anche elettricamente col movimento del piede (optional).

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    Sul fronte dei motori, sono disponibili cinque propulsori, due benzina e tre diesel, con potenze che viaggiano fra i 190 e i 286 Cv, abbinabili a trasmissioni manuali sei marce o all'automatico s-tronic sette rapporti, ad esclusione del 3.0 TDI, top di gamma da 286 Cv che monta l'otto marce tiptronic, abbinato pure alla trazione integrale quattro, quest'ultima disponibile a richiesta anche sulle altre motorizzazioni TFSI e TDI. Si ricorda anche che il drive select e il servosterzo elettromeccanico sono di serie su tutte le versioni mentre le sospensioni regolabili e il differenziale autobloccante sportivo sono offerti come optional.

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    Last Post by TommyUD il 7 June 2016
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  3. Marchionne resta alla guida di FCA almeno sino al 2019!!
    Il manager del gruppo italo-americano resterà in carica almeno altri tre anni per proseguire il rilancio di Alfa Romeo e incrementare le vendite di Fiat nel mondo

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    Marchionne è sempre stato uno dei punti fermi di FCA ed in molti cominciano a chiedersi sino a quando il CEO manterrà il suo posto, considerando anche le molteplici cariche che lo coinvolgono, fra le quali spicca la presidenza della Ferrari. Vediamo dunque quali sono i principali meriti e demeriti acquisiti sino ad ora dal manager italiano, tenendo conto che dovrebbe mantenere le stesse cariche attuali almeno sino al 2019, come di recente dichiarato da John Elkan

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    Ovviamente Marchionne ha avuto il merito di risollevare il gruppo Fiat e di espanderlo anche oltreoceano, realizzando e consolidando un gruppo automobilistico sempre più forte sul mercato: Fiat vende piuttosto bene anche in America, grazie soprattutto alla piccola 500 che gli statunitensi considerano una vera e propria icona, così come la 4C, una delle Alfa più apprezzate degli ultimi anni. Altri meriti di Marchionne sono la quotazioni in borsa del marchio Ferrari e il rilancio di Alfa Romeo che non è ancora giudicabile, dal momento che la Giulia è arrivata sul mercato da troppo poco tempo.

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    A questo proposito, Alfa è chiamata al riscatto soprattutto in Europa, dove nelle vendite è stata di recente superata anche da marchio low cost Dacia: ci sarà però tempo per rifarsi vista la bellezza della nuova Giulia e i contenuti sportivi che riportano gli appassionati agli anni gloriosi di Alfa, senza dimenticare il nuovo SUV che dovrebbe debuttare a breve per coprire un altro importantissimo segmento di mercato, sinora lasciato vuoto dalla casa del Biscione.

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    Se vogliamo però trovare due note dolenti della gestione del gruppo FCA da parte di Marchionne possiamo parlare di Lancia e di Scuderia Ferrari: la prima, marchio storico e con un importante passato nei rally è stato letteralmente abbandonato a sé stesso, con la sola Ypsilon sul mercato italiano, ultimo baluardo di una casa automobilistica che verrà ricordata soprattutto per la Delta Integrale, la Stratos e la S4, auto di ben altra scorza rispetto alla city car attualmente sul mercato.
    Riguardo alla Scuderia Ferrari, invece, si è peccati un po' troppo di presunzione ad inizio stagione, partendo con dichiarazioni ambiziose da parte di Marchionne (Mondiale possibile e competitività paria a quella delle Mercedes) salvo poi ritrovarsi con una monoposto alquanto...

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    Last Post by mi.ky.87 il 7 June 2016
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  4. Evantra Millecavalli: la hypercar italiana da soli sei esemplari!!
    Questa vettura, costruita artigianalmente vicino a Pisa e presentata al Salone dell'Auto di Torino, si aggiunge per qualità e prestazioni alle già note Pagani Huayra e Bugatti Chiron

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    L'articolo di oggi è dedicato ad una di quelle vetture che sono destinate a rimanere un sogno per la maggior parte di noi: si tratta di una vera e propria hypercar prodotta dalla Mazzanti, casa automobilistica toscana che da sempre si dedica alla produzione di vetture artigianali ad altissime prestazioni. In questo caso ci concentreremo, per l'appunto, sull'ultimo capolavoro di questo marchio, denominata Evantra Millecavalli.

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    L'Evantra Millecavalli verrà prodotta in soli 25 esemplari e venduta ad un prezzo che al momento resta sconosciuto, sebbene per quanto concerna la struttura telaistica questa venga ripresa dalla Evantra base che ha debuttato nel 2013 e della quale ne vengono costruiti al massimo cinque esemplari all'anno. Il telaio della Millecavalli è dunque in acciaio scatolato, unito a una gabbia di tubi in cromo-molibdeno che costituisce l'ossatura interna dell'abitacolo, mentre una seconda gabbia collega il comparto propulsore/cambio agli attacchi degli ammortizzatori posteriori, così da garantire una perfetta rigidità strutturale senza compromettere la sicurezza degli occupanti. Non solo sulla Millecavalli debuttano pure le carreggiate allargate e un nuovissimo alettone(ala soffiata) che sfrutta il flusso d'aria calda generata dal propulsore, lavorando insieme al diffusore in un modo simile a quello delle monoposto di F.1.

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    Sul fronte meccanico, questa hypercar adotta un 7.2 litri biturbo da ben 1000 Cv (da qui il nome Evantra Millecavalli) capace di erogare 250 Cv in più rispetto alla Evantra con motore aspirato e di raggiungere la strabiliante coppia di 1200 Nm. Grazie a questo poderoso propulsore, la Millecavalli è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 2,7 secondi, per una velocità massima di 400 Km/h. Per fermarsi da velocità così elevate si è optato per un impianto frenante carboceramico della Brembo, con pinze anteriori a 6 pistoncini e posteriori a quattro, e per pneumatici Pirelli Pzero Trofeo R, montati su cerchi in lega OZ da ben 20 pollici.

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    Infine gli interni sono totalmente personalizzabili a seconda delle esigenze del cliente: ad ogni modo su tutte le versioni è presente un cruscotto con sistema multimediale ed acquisizione dati di assetto, mentre il pulsante per avviare il motore è posizio...

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    Last Post by mi.ky.87 il 11 June 2016
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  5. Mercato auto: la crisi sembra ormai alle spalle!!
    I dati di vendita di maggio sono davvero positivi, così come quelli dall'inizio del 201: FCA, gruppo Volkswagen e Renault sono i marchi trainanti

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    Il mese di maggio 2016 verrà ricordato per parecchio tempo dal mercato automobilistico italiano, considerando che dati di vendita così strabilianti non si registravano dal 2009, quando la crisi era ancora nella sua fase embrionale. Ma analizziamo qualche dato, snocciolando i numeri che hanno reso il mese di maggio il mese dei record.

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    La crescita è stata superiore al 27% rispetto allo stesso mese del 2015, con oltre 40.000 veicoli in più venduti. Tale risultato si riflette poi nelle vendite annuali, in crescita di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con più di 875.000 unità vendute in soli cinque mesi. Per quanto concerne le varie forme di acquisto, i privati fanno segnare un più 21% mentre continua la crescita esponenziale del noleggio, che si porta oltre il 39% rispetto a maggio delle scorso anno, con le società che arrivano ad un incremento del 35%.

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    Sul fronte delle alimentazioni tradizionali, sorprende il risultato dei propulsori a benzina, diffusi soprattutto sulle citycar, che ha visto un incremento del 35%, superiore di circa il 4% rispetto alla crescita del diesel (+31%) che però rappresenta oltre il 57% del parco circolante italiano. Fra le alimentazioni, così dette alternative, si deve registrare il calo esponenziale di GPL e metano, a tutto vantaggio dei modelli ibridi, che segnano una crescita di oltre il 60% rispetto a maggio 2015.

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    Infine si registrano fra le tipologie di auto, crescite superiori al 30% per fuoristrada, crossover, cabrio e station wagon: nel dettaglio il gruppo FCA è al primo posto con un incremento delle immatricolazioni di oltre il 33%, seguito dal gruppo Volkswagen che, almeno nel nostro paese, non sembra risentire dello scandalo dieselgate e fa segnare un più 17%.
    Il podio è poi completato da Renault che pur segnando un più 56% si mantiene dietro ai primi due gruppi per numero di unità vendute, mentre sul fronte delle aree di vendita, domina il settore nord-orientale dell'Italia, seguito dalle Isole, sebbene la crescita sia molto elevata in tutto il Nostro Paese.

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    Last Post by mi.ky.87 il 16 June 2016
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  6. ABT: 120 anni di elaborazioni e non sentirli!!
    Il noto tuner tedesco ha realizzato alcune importanti vetture per festeggiare questo prestigioso anniversario

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    L'articolo di oggi è dedicato all'ormai noto tuner ABT che questa volta ci propone ben tre modelli speciali, creati appositamente per festeggiare i 120 anni del marchio indissolubilmente legato al mondo delle corse di Audi. ABT nacque nel 1896 con il nome ufficiale di Auto ABT mentre si trasformò in tuner solo nel 1991, assumendo la denominazione di ABT Sportsline e creando una squadra corse che ha partecipato ai più importanti successi sportivi di casa Audi, 24 ore di Le Mans in primis.

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    Le tre vetture che ABT ha deciso di proporre per festeggiare i suoi 120 anni sono un'Audi TTS, un'Audi QS3 e un Volkswagen T6, andando così a coprire tutti i segmenti, dalla sportiva (TT) al Van (T6) passando per il SUV (QS3). Ciascun modello rivisitato sarà prodotto in soli 40 esemplari in modo di raggiungere alla fine il numero complessivo di 120 unità, ad evocare ancora una volta l'anniversario del tuner tedesco.

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    I modelli sopra citati, pur essendo diversissimi come carrozzeria, adottano però alcuni particolari in comune: le due Audi hanno infatti la medesima colorazione Daytona Grey con la parte superiore argento, con una "linea rossa" che corre lungo la fiancata a fare da spartiacque fra le due tinte, mentre per Volkswagen T6 la colorazione scelta è un Iridium grey metallizzato. I cerchi da 20 pollici in nero lucido con anello rosso accomunano sia la coupé che il SUV, mentre il T6 opta per ruote di pari diametro ma con finitura delle razze diamantata e canale nero. Tutti e tre i modelli adottano poi calotte specchietti in nero lucido, impianto di scarico sportivo a quattro uscite e ala posteriore per migliorare la stabilità alle alte velocità.

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    Sul fronte dei propulsori, ABT è intervenuta in maniera drastica, portando la TTS da 300 a...

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    Last Post by mi.ky.87 il 18 June 2016
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  7. 570S M2B: McLaren festeggia così i 50 anni dal debutto in F1!!
    Questa versione speciale della 570S è un modello per pochi, ricchissimo di potenza e di tecnologia, destinato ad aumentare vertiginosamente di valore nei prossimi anni

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    Importante anniversario in casa McLaren: quest'anno infatti la casa anglosassone festeggia il cinquantesimo anniversario dal debutto in F1, avvenuto nel gran premio di Monaco del 1966 con la monoposto M2B guidata dal capostipite Bruce McLaren. In questi anni ne è passata di acqua sotto i ponti e di piloti al volante della vettura inglese: fra questi ricordiamo il compianto Ayrton Senna e campioni del calibro di Lewis Hamilton e Fernando Alonso, per spostarsi in tempi più recenti. Ebbene per festeggiare questo prestigioso traguardo la casa di Woking ha lanciato una versione speciale della 570S Coupè, denominata M2B, proprio per ricordare la vettura del debutto in F1.

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    Esteticamente la 570S M2B si distingue per la livrea in colorazione verde con bordi argento tipica del primo modello da corsa e al momento rimane un concept, sebbene una sua produzione in serie limitata sembri tutt'altro che remota. Inoltre è possibile osservare diversi particolari estetici in fibra di carbonio a vista e la ormai tipica apertura delle portiere controvento, mentre l'assetto e le sospensioni sono derivate direttamente dalla F1.

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    Senza dubbio però il fulcro di tutte le 570S, compresa la M2B, è il propulsore: si tratta di un 3.8 V8 biturbo capace di erogare una potenza di 570 Cv (da qui il nome 570S) e 600 Nm di coppia. Tale motore è abbinato al cambio sequenziale doppia frizione a sette rapporti con paddle al volante e alla trazione posteriore: in questa configurazione la 570S M2B accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3,2 secondi e raggiunge una velocità massima di ben 328 Km/h. Ottimo, infine, pure l'impianto frenante carboceramico che consente di arrestare la vettura da 100 Km/h in soli 33 metri.

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    Per concludere gli interni, condivisi con le altre 570S, sono un tripudio di fibra di carbonio a vista e Alcantara: i sedili sono a guscio ricavati da un monoblocco in carbonio, il che rende questo modello tutt'altro che comodo per i lunghi viaggi, complice anche la rigidità del telaio. In McLaren hanno però puntato molto sulla tecnologia di bordo: l'ampio display digitale davanti al guidatore mostra contagiri e tachimetro, mentre l'avviamento avviene con un apposito bottone posto sulla plancia. Inoltre il sistema infotainment non ha nulla da invidiare a quello delle auto più trad...

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    Last Post by mi.ky.87 il 20 June 2016
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  8. Una super Impreza fa segnare un nuovo record sull'Isola di Man!!
    Forse non tutti lo sanno ma ogni anno diverse vetture si sfidano sullo storico TT di Man, dove corrono anche le moto

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    Forse non tutti lo sanno ma il TT dell'Isola di Man, una delle gare motociclistiche più belle e pericolose del mondo, ha anche una controparte automobilistica, giacchè ogni anno diverse auto si contendono il record del tracciato o per lo meno provano a batterlo. Quest'anno l'impresa è riuscita a Mark Higgins, uno specialista del TT automobilistico e già detentore del record precedente fatto segnare nel 2014, con una Subaru Impreza pressochè stradale.

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    Questa volta però Higgins ha fatto le cose sul serio e si è fatto preparare ad hoc una Impreza WRX STI, denominata per l'occasione “Time Attack” e la differenza si è vista subito, giacchè il precedente record è stato abbassato sino ai 17 minuti, 49 secondi e 75 decimi, necessari per percorrere i 61,1 Km del tracciato, ad una media superiore ai 203 Km/h. Va ricordato comunque che il miglior tempo per le motociclette è addirittura inferiore ai 17 minuti.

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    Le caratteristiche più interessanti della Impreza WRX STI stanno però sicuramente sotto il cofano, dove pulsa un motore da ben 600 Cv, abbinato ad un cambio sequenziale studiato ad hoc nella rapportatura, così da permettere alla vettura di viaggiare per il 75% del giro a gas spalancato, senza danneggiare alcuna componente del motore. Inoltre sono stati adottati pneumatici slick marchiati Dunlop e un sistema DRS manuale simile a quello della F1, azionabile dal pilota nei tratti guidati per aumentare il carico aerodinamico. In questa configurazione la WRX STI ha raggiunto più di una volta una velocità massima vicina ai 290 Km/h.

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    Dunque complimenti a Higgins e a Subaru per questo record, dal momento che su un circuito così veloce e tecnico come quello dell'Isola di Man il veicolo conta sino ad un certo punto: come emerge dai dati tecnici la Impreza Time Attack è un mezzo senz'altro fuori dal comune ma certamente l'abilità e il coraggio di Higgins, che peraltro conosce bene il tracciato, hanno fatt...

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    Last Post by mi.ky.87 il 24 June 2016
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  9. Renault Twingo GT: piccola e pepata...ma non troppo!!
    La citycar francese in versione sportiva mantiene il motore posteriore e diverte senza esagerare, grazie ad un assetto specifico e ad un motore condiviso con la Smart Brabus

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    L'articolo di oggi non è dedicato ad una supercar o ad un'auto che rientri nell'orbita dei gruppi FCA o Volkswagen, bensì ad un modello sportivo lanciato da Renault e che rappresenta l'idea di citycar ad alte prestazioni secondo i canoni della casa francese. Per precisione si tratta della nuova Twingo GT, che vedremo debuttare al prossimo Festival di Goodwood. Il marchio GT sta ad indicare che il brand Renault Sport, sviluppando questa vettura, vuole puntare su un modello sportivo ma non estremo, in grado di giocarsela con Smart Brabus (con la quale condivide il propulsore) e Opel Adam S, sebbene resti almeno un gradino sotto alla 500 Abarth.

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    Questa vetturetta mantiene le stesse impostazioni della Twingo tradizionale, vale a dire il motore in posizione posteriore e le dimensioni contenute, ma adotta un look più sportivo, con carreggiate allargate e con un retrotreno in parte ridisegnato, per alloggiare il doppio terminale di scarico posto centralmente. Inoltre la Twingo GT adotta pure di serie cerchi da 17 pollici e un assetto specifico, oltre a prese d'aria maggiorate sulle fiancate.

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    Parlando del propulsore, come detto all'inizio, è condiviso con la Smart Brabus, grazie alle sinergie con Daimler, sebbene non sia particolarmente estremo: si tratta infatti di un 0,9 tre cilindri turbo da 110 Cv e 170 Nm di coppia, abbinato ad un cambio con rapportatura specifica e ad un selettore per scegliere la modalità di guida preferita, a seconda delle necessità. Al momento, infine, non sono stati resi noti i dati relativi a prestazioni e consumi ma grazie al peso estremamente contenuto la Twingo GT si dovrebbe dimostrare particolarmente divertente nella guida sportiva.

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    Per concludere gli interni si manterranno simili a quelli delle altre Twingo: dunque ottima qualità ma non a livello di un modello premium. La versione GT adotta in più rispetto alle versioni classiche un pomello del cambio personalizzato e pedaliera in alluminio, mentre il sistema infotainment e l'impianto di climatizzazione restano gli stessi delle altre versioni.

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    Last Post by mi.ky.87 il 29 June 2016
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