AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. La storia dei Quattro Anelli: dall'inizio degli anni '80 ai giorni nostri
    Ecco a voi un'altra puntata della storia di Audi: in fondo verrà riportato anche lo schema di alcuni articoli di approfondimento che verranno realizzati prossimamente

    +1   +1   -1    0 Comments   103 Views
    .
    Il nostro viaggio attraverso la storia di Audi continua, andando a vedere cosa accadde dopo l'immissione in commercio dell'Audi 80 nel 1972, la cui storia è narrata in un articolo a parte.

    Gli anni '80
    Nel 1985 avvenne un altro evento fondamentale per la storia di Audi: infatti, al comando del gruppo Volkswagen, fu nominato Ferdinand Piech, nipote di Ferdinand Porsche, nonché vero genio dell'automobilismo, tanto che si deve interamente a lui l'introduzione, non solo sul mercato ma anche nelle competizioni rallystiche, della sportiva Audi Quattro, il cui lancio avvenne nel 1985 sia in versione stradale che da competizione.
    Sino al 1985 Auto Union includeva al suo interno il marchio Audi e solo successivamente Piech decise di adottare il solo nome di “Audi” accompagnato dal simbolo dei quattro anelli, così come lo conosciamo oggi.
    Sempre nel 1985 debuttò un'altra vettura di successo: l'Audi 100 che rappresentò il top di gamma della casa tedesca sino al 1996.

    Audi100ls_bj1973

    Verso la fine degli anni ottanta Audi decise di mettersi ulteriormente in gioco nelle competizioni, entrando a far parte del Campionato DTM, dove ottenne ottimi risultati con il modello V8 a partire dai primi anni '90, continuando, nello stesso tempo, a riscuotere consensi sul mercato internazionale.

    Anni '90
    Nel 1994 fecero il loro debutto l'Audi A4, chiamata al difficile compito di raccogliere l'eredità del modello 80, e l'A8 che si andava a configurare come ammiraglia di punta della casa dei Quattro Anelli. Nello stesso anno venne introdotta la nuova A6 che incarnava lo spirito e la struttura dell'antenata 100.

    Audi-A4_1998_photo_02

    Nel 1996 debuttò l'Audi A3 su base Golf IV e la rivoluzionaria TT, modello coupè che riprendeva in parte le linee delle vetture sportive anni '30.

    audi-a3-prima-serie_2

    Anni 2000
    Nel 1999 la casa tedesca realizzò il modello R8 Sport, prima vettura prototipo per la partecipazione alle gare di durata, con cui Audi vinse cinque (su sei) edizioni della 24 Ore di Le Mans. Sempre nello stesso anno venne lanciata sul mercato l'A2, prima Audi con telaio realizzato interamente in alluminio.

    animaatjes-audi-a2-74368

    Nel 2005 fece il suo esordio...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 3 Feb. 2014
    .
  2. La storia dei Quattro Anelli: Audi 100 Story
    Ripercorriamo la storia della prima ammiraglia prodotta dalla casa tedesca e rimasta sul mercato per più di 25 anni

    +1   +1   -1    0 Comments   593 Views
    .
    img-0597-4440775066988469597

    Oggi inauguriamo una serie di articoli speciali, relativi alle vetture che hanno fatto la storia di Audi, partendo da quelle degli anni '70 e continuando fino ai giorni nostri. Il primo speciale, in realtà, lo si po' considerare già realizzato, dal momento che poco tempo fa è stato dedicato un articolo all' Audi 80, vettura storica che ha contribuito in maniera decisiva alla crescita del marchio tedesco e all'aumento del suo blasone.

    Ora invece è il turno di soffermarci su un altro modello particolarmente amato e longevo, ossia l' Audi 100.
    Questa fu la prima vettura di classe introdotta dal marchio Audi nel dopoguerra, mantenendo una configurazione meccanica classica: trazione anteriore, motore in posizione longitudinale, avantreno a ruote indipendenti e retrotreno a ruote interconnesse.
    L'Audi 100 fu prodotta in quattro serie di cui la prima sotto il nome di Auto Union nel 1968 (il marchio Audi era stato assorbito nel gruppo Auto Union in seguito al fallimento degli anni '30) e l'ultima nel 1990 con la seguente suddivisione cronologica:
    Serie C1 (1968-1976)
    Serie C2 (1976-1982)
    Serie C3 (1982-1990)
    Serie C4 (1990-1994)

    Serie C1
    Questa berlina di alta gamma, disponibile anche in versione coupè, venne presentata nel 1968 e riscosse subito grandissimo successo, grazie alle numerose novità portate in dote, come ad esempio la batteria sotto al sedile posteriore, per migliorare il bilanciamento dei pesi, la trazione anteriore all'epoca ancora poco diffusa, e la posizione dei dischi freno anteriori ai lati del cambio per ridurre le masse non sospese.
    Gli allestimenti erano tre: base S ed LS mentre lo schema motoristico era pressochè simile per tutte le versioni caratterizzate da un propulsore 1.7 monocorpo da 80 Cv (156 Km/h) per la versione base, 90 Cv doppiocorpo capace di spingere la vettura sino a 165 Km/h per la versione S e 100 Cv (180 Km/h) per la versione LS.

    Audi_100LS_C1_1761cc_first_registered_November_1976

    Nel 1969 venne presentata la versione Coupè, estremamente elegante e curata, si poneva come principale concorrente della Fiat Dino. Le prestazioni per questo modello vennero incrementate, grazie all'utilizzo di un propulsore 1.8 doppiocorpo da 115 Cv a doppio carburatore, che permise di raggiungere una velocità massima vicina ai 190 Km/h. Gli interni erano simili alla berlina ma venne introdotto il volante regolabile in altezza e la predisposizione per l'autoradio.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 4 Feb. 2014
    .
  3. La storia dei Quattro Anelli: l'Audi Quattro e i trionfi nei rally
    Il Mondiale rally ha segnato il debutto di Audi nelle competizioni: ecco le vetture usate e i dati tecnici ad esse relative

    +1   -1    0 Comments   455 Views
    .
    5737d1310978313-audi-sport-quattro-s1-pikes-peak-_3

    La nostra storia del marchio Audi continua oggi attraverso l'analisi delle vetture sportive che hanno partecipato al Mondiale Rally a metà degli anni '80. Queste auto hanno segnato l'esordio della casa dei Quattro Anelli nelle competizioni sportive e sono state prodotte, a parte alcune rare eccezioni, anche in versione stradale.

    I modelli che andremo ad analizzare più nel dettaglio saranno la “Quattro”, che ha debuttato nel 1980 in versione stradale, e la “Sport Quattro”, auto prettamente da competizione prodotta in soli 224 esemplari con omologazione FIA per partecipare al Campionato del mondo Rally.

    Audi Quattro (Urquattro)
    Questa vettura Coupè restò in produzione dal 1980 al 1991 e si caratterizza per il nome “quattro” scritto a lettere minuscole che sta a simboleggiare l'esordio della trazione integrale sulle auto sportive della Casa di Ingolstadt.
    L'Audi Quattro derivava direttamente dal modello 80 e nella sua prima versione fu ribattezzata “Urquattro” per distinguerla dalla “Sport Quattro” da competizione. Rispetto al 80 di cui conservava il pianale, la Quattro fu rinnovata soprattutto nelle sospensioni, del tutto nuove e indipendenti anche al posteriore, e nella trazione integrale a tre differenziali, totalmente inedita.

    La carrozzeria, rivoluzionaria e sportiva, tipica di una coupè fastback, era caratterizzata da parafanghi allargati, doppio scarico, cerchi in lega e sedili sportivi; minimal, invece, la plancia, del tutto identica a quella dell'Audi 80, tant'è che dopo due anni (1982) il cruscotto venne modificato e ammodernato con l'introduzione del primo computer di bordo.

    Audi-UR-quattro-01

    audi_quattro_1984_01_b

    Il propulsore era molto interessante per l'epoca: si trattava, infatti, di un un 5 cilindri in linea di 2144cm³, alimentato a iniezione meccanica Bosch K-Jetronic e sovralimentato con turbocompressore e intercooler, in grado di erogare 200cv. La trasmissione era manuale a cinque marce mentre l'impianto frenante era dotato di quattro dischi.
    Il motore nel corso degli anni subì due modifiche: la prima nel 1988, portò a incrementare la cilindrata a 2200 cc pur mantenendo invariata la potenza (coppia incrementata a 285 Nm), e comportò l'introduzione del dispositivo cut-off (della potenza), del turbocompressore raffreddato a liquido e del sensore del battito in testa; la seconda, nel 1989, portò al debutto la versione 20 valvole dotata del motore da 2226 cc ad iniezione elettronica con doppio catalizzato...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 6 Feb. 2014
    .
  4. La storia dei Quattro Anelli: Le Mans, la seconda casa di Audi
    La storia della casa tedesca alla 24 ore dagli inizi sino ai giorni nostri: all'interno tutti i modelli che hanno gareggiato e i relativi dati tecnici

    90ans

    Nel 1999 Audi decise di tornare alle corse, a distanza di circa 15 anni dal debutto nel mondo dei Rally: questa volta la casa tedesca scelse di dedicarsi alle gare di durata e, in particolare, alla 24 Ore di Le Mans, mediante prototipi ad altissime prestazioni, la cui tecnologia produttiva potesse essere poi trasferita alle vetture di serie. Questa scelta si rivelò azzeccatissima tanto che Audi, dai numerosi trionfi ricavò una pubblicità enorme, tale da consentirgli anche aumenti delle vendite di vetture di serie.

    Lo scopo di questo articolo è quello di passare in rassegna i prototipi che hanno preso parte alla 24 Ore di Le Mans, analizzandone le caratteristiche e i principali risultati sportivi. Le vetture in questione sono:
    Audi R8 Sport (1999)
    Audi R10 TDI (2005)
    Audi R15 TDI (2009)
    Audi R18 TDI (2011)

    Audi R8 Sport
    Questo fu il primo prototipo costruito da Audi per partecipare alle gare di durata: inizialmente la casa tedesca varò due progetti di cui uno prevedeva la costruzione di una R8 (R8R roadster) barchetta mentre l'altro si basava su una carrozzeria di tipo coupè (R8C coupè). Alla 24 Ore di Le Mans del 1999 vennero schierate tutte e due le vetture e ad avere la meglio fu la R8R che si piazzò al terzo posto, favorita anche dal maggior apporto allo sviluppo fornito dalla casa madre.
    Nel 2000 la R venne riprogettata e ammodernata, affidandosi anche all'appoggio di ditte esterne, prima fra tutte le Dallara (tutt'ora questa collaborazione è ancora attiva), che fornì alcune componenti e la galleria del vento per i test aerodinamici.

    R8R
    gt_5_r8r_bv

    R8C
    AudiR8C-AS1

    Il risultato fu una monoposto realizzata con carrozzeria e telaio in fibra di carbonio (alcuni elementi erano in alluminio con struttura a nido d'ape), mentre le sospensioni erano indipendenti a doppi triangoli. L'impianto frenante era in carbonio mentre i cerchi OZ da 18” erano in magnesio, gommati Michelin; il serbatoio aveva una capacità di 90 litri e il peso totale si aggirava sui 900 Kg.

    Il propulsore era un V8 in alluminio montato in posizione centrale (posteriore) con un angolo fra le bancate di 90°: la cilindrata era di 3.600 cm³ con due alberi a camme per testata e 4 valvole per cilindro. Il motore era poi sovralimentato mediante due turbocompressori Garrett, che permettevano lo sviluppo di una potenza dichiarata di circa 620 CV (455 kW) a 7.000 giri al minuto, valori contenuti per l'adozione di flange sui condotti di aspirazione e pressione di sovralimentazione limitata a 1,67 bar, come imposto dal regolamento tecnico. Il cambio era sequenziale a ...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 7 Feb. 2014
    .
  5. La storia dei Quattro Anelli: Audi A4, il successo continua
    Chiamata ad essere l'erede della 80, l'A4 non l'ha fatta rimpiangere, grazie a una linea innovativa e a tecnologie sempre all'avanguardia

    +1   +1   -1    0 Comments   1,081 Views
    .
    audi_a4_dettagli_01

    L'Audi A4 debuttò nell'ormai lontano 1994, come erede della gloriosa Audi 80. Il compito cui era chiamata la nuova berlina si presentava assai arduo ma ancora una volta la casa tedesca mise sul mercato un vero e proprio gioiellino in grado di non fare rimpiangere l'antenata, grazie soprattutto alle ottime finiture e alla tecnologia sempre all'avanguardia.
    Sino ai giorni nostri sono state prodotte quattro generazioni di Audi A4 (la quinta dovrebbe uscire quest'anno o al più tardi nel 2015):
    B5 (1994-2000)
    B6 (2000-2004)
    B7 (2004-2008)
    B8 (2008-2013)
    Ora analizziamo questi modelli un po' più nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche tecniche ed estetiche.

    B5
    La prima A4 era basata sulla piattaforma della Volkswagen Passat ed era caratterizzata da diverse motorizzazioni, fattore che la rese particolarmente versatile in base alle esigenze degli automobilisti: infatti si spaziava fra un motore entry level 1.6 quattro cilindri benzina da 101 Cv (190 Km/h) e un 2.8 V6 12 V da 174 Cv e 230 Km/h di velocità massima. Per quanto riguarda i diesel, sin dal debutto venne reso disponibile un unico propulsore 1.9 turbodiesel da 90 Cv (158 Km/h).

    Audi_A4_B5_Facelift_front_20090923

    Audi_A4_B5_Facelift_rear_20090923

    Nel 1995 il motore da 2.800 cm³, subì una modernizzazione con il passaggio dalle 2 alle 5 valvole per cilindro, con il risultato di poter erogare una potenza di 190 Cv (240 km/h).
    Nel 1997 debuttò la prima versione S4, caratterizzata da una linea particolarmente sportiva, arricchita esteticamente da spoiler e minigonne laterali, mentre i propulsori vennero dotati di turbo e accoppiati al cambio manuale sei marce o automatico Tiptronic a cinque rapporti. A richiesta su tutte le versioni era disponibile la trazione integrale.
    Nel 1999 venne fatto un sostanzioso restyling con nuovi gruppi ottici anteriori in policarbonato e l'introduzione, a richiesta, degli airbag a tendina sui cristalli laterali. Inoltre alcuni elementi optional divennero di serie, come ad esempio gli interni in radica (o sportivi) e il pacchetto luci interne.

    B5_S4_DTM_18_6

    jpg

    B6
    Questa nuova generazione debuttò nel 2000,...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 8 Feb. 2014
    .
  6. Pendolari autostradali, arrivano gli sconti!!!!
    Il governo ha approvato un sistema di scontistica per chi percorre frequentemente uno stesso tratto autostradale: all'interno tutti i dettagli

    +1   -1    0 Comments   48 Views
    .
    sindacato-polizia-coisp-5-congresso-nazionale-presenza-dell-ing-antonino-galata-direttore-esercizio-societa-autostrade-per-l-italia

    Purtroppo, soprattutto nel nostro paese, i pedaggi autostradali sono in continuo aumento: considerando l'ancor più scarsa affidabilità dei treni regionali, sono sempre di più i lavoratori che decidono di affidarsi all'automobile per andare al lavoro. Proprio per questo motivo il governo ha approvato un sistema di sconti per i pendolari che affrontano una stessa tratta autostradale per più volte al mese.

    ministero%20trasp

    Gli sconti sono validi su tutta la rete autostradale a partire dal 1^ di febbraio sino al 31 dicembre 2015, per tutti i clienti dotati di dispositivo telepass e che percorrano giornalmente almeno 50 Km di autostrada. Il termine pendolare viene riferito a persone che transitino lungo un determinato tratto almeno venti volte al mese (10 volte andata + 10 volte ritorno): sotto questa soglia non sono previsti sconti, mentre sopra i benefici sono proporzionali al numero di viaggi effettuati. La distanza percorsa non fa differenza nell'ottenimento dello sconto per cui chi, stando sopra ai 50 Km, ne percorre, ad esempio, 70 avrà diritto alla medesima percentuale di sconto di chi ne percorre 55.

    angFoto

    Una volta raggiunto il 21^ viaggio lo sconto sarà applicato anche ai transiti precedenti con una percentuale crescente del 1% per ogni tragitto autostradale: ad esempio al 22^ viaggio si avrà diritto ad uno sconto totale del 2%, al 23^ viaggio del 3% e così via sino ad un massimo del 20%, ottenibile dopo il 40^ viaggio e non più crescente sino al 46^ transito. Oltre questa soglia si pagherà nuovamente la tariffa intera, in quanto il Ministero dei Trasporti considera un tetto massimo di 23 giorni lavorativi al mese, festivi compresi. Infine si ricorda che lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno e non è cumulabile con altre agevolazioni.

    Per accedere a questo sistema di scontistica ci si deve registrare al sito telepass (se non lo si è già) e stabilire il percorso del viaggio tipo, indicando i due caselli di entrata e uscita: per i sistemi aperti, nei quali non viene ritirato il biglietto, è necessario indicare le barriere o i caselli attraversati. Si ricorda che lo sconto verrà segnalato sulla fattura del mese successivo a quello in cui vengono registrati i transiti e sarà retroattivo, per cui partirà dal primo giorno del mese in cui viene fatta la richiesta. Per le richieste pervenute entro il 28 febbraio, ad esempio, l...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 11 Feb. 2014
    .
  7. La storia dei Quattro Anelli: Audi A6, una vettura che strizza l'occhio alle ammiraglie
    Pur non essendo considerata un'ammiraglia vera e propria, viste le dimensioni più ridotte, i contenuti tecnologici e motoristici sono sempre stati di qualità assoluta

    +1   -1    0 Comments   4,004 Views
    .
    audi-a6-logo

    Oggi ci occupiamo della storia di un modello che ha avuto un buon successo, essendo una vettura di grandi dimensioni e dalla qualità indubbia, pur non raggiungendo gli standard di un'ammiraglia: stiamo parlando dell'Audi A6.
    Questa automobile fu prodotta in ben quattro serie, a partire dal 1994:
    Serie C4 (1994-1997)
    Serie C5 (1997-2004)
    Serie C6 (2004-2012)
    Serie C7 (2012)
    Vediamo ora, come è stato fatto per gli altri modelli, un po' di storia e le principali caratteristiche tecniche.

    Serie C4
    Questa prima generazione corrisponde ad un aggiornamento dell'Audi 100, che ha portato, nel 1994, al cambiamento di nome: rispetto all'antenata sono stati modificati il cofano, la mascherina anteriore, i fari, i paraurti (senza striscia in gomma e completamente in tinta) e la coda (gruppi ottici dal differente disegno). Circa gli interni sono stati modificati alcuni dettagli della plancia, i sedili e i rivestimenti; inoltre vengono proposti nuovi elementi come il contachilometri digitale, un nuovo volante e una nuova leva del cambio.

    Audi_A6_C4_rear_20081202

    Audi_A6_C4_front_20081202

    audi_a6_c4_ser1_16

    I propulsori sono gli stessi dell'Audi 100, ad eccezione del V8 4.2 da 326 Cv che equipaggia la nuova versione sportiva denominata “S6 plus”.
    La serie C4 verrà rimpiazzata nel 1997 da quella C5, di cui ci occuperemo qui di seguito.

    audi_s6_plus_290_ps_large_28441

    audi__s6_plus_1997_5_lgw

    Serie C5
    Questa serie è totalmente nuova e si presenta leggermente più grande rispetto al modello C4: il posteriore, in particolare, risulta più arrotondato ma più voluminoso a beneficio del vano bagagli, ora più capiente; inoltre viene ridisegnato il profilo superiore del suddetto vano, non più sagomato, in modo da formare uno spoiler, e i gruppi ottici meno allungati e fissi rispetto al portellone, mentre le luci antinebbia vengono posizionate in un'insolita posizione sopra la targa. Gli interni presentano un disegno più curato: la plancia è molto meno pesante rispetto alla generazione precedente, dal momento che la consolle centrale è più bassa e stretta, mentre nel complesso lo spazio a bordo risulta, come detto, leggermente ...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 12 Feb. 2014
    .
  8. La Ferrari mette il turbo anche su strada
    Debutterà al Salone di Ginevra, a distanza di più di 15 anni dall'ultimo modello sovralimentato, la California T, ricchissima di contenuti tecnologici all'avanguardia

    +1   -1    0 Comments   70 Views
    .
    424806_6931_big_2014-ferrari-california-t-01

    Dopo il debutto del motore Turbo sulla Ferrari F14 T che prenderà parte al Campionato del Mondo di F1, la casa di Maranello presenterà al Salone di Ginevra un nuovo modello dotato di sovralimentazione turbo, ossia la Ferrari Calfornia T.
    Per gli amanti del Cavallino il turbo richiama alla luce vecchi ricordi poiché questo tipo di motore mancava nella produzione di serie dal 1998, anno di uscita dal mercato della F40.

    La Ferrari California è sul mercato dal 2008 e l'introduzione di questa nuova versione è stata un'occasione per rinnovare le linee della supercar italiana: grazie alla collaborazione con Pinifarina, sono stati modificati i gruppi ottici anteriori (dotati ora di tecnologia LED), i paraurti, il diffusore posteriore (totalmente nuovo) e le fiancate, il cui motivo riprende quello della Ferrari Testarossa. Inoltre sul cofano anteriore sono presenti due prese d'aria piccole, al posto di quella grande centrale, mentre gli scarichi doppi passano dalla posizione verticale a quella orizzontale.
    Nuova anche la gamma di colori, con il debutto delle nuove tinte Rosso California e Blu California, ispirate alle vetture storiche del Cavallino; altra novità assoluta è rappresentata dalla possibilità di avere il tetto in colore contrasto, tetto che impiega circa 14 secondi per trasformare la sportiva da coupé a cabriolet.

    424807_8285_big_2014-ferrari-california-t-101

    424807_1409_big_2014-ferrari-california-t-02

    Passando al fulcro della vettura, ossia il propulsore, essa monta un 3.8 V8 biturbo ad albero piatto da 560 Cv, in grado di fornire una coppia di 755 Nm, ossia il 49% in più rispetto al precedente 4.3 V8 aspirato da 490 CV che equipaggiava la versione precedente della California.

    424807_3529_big_2014-ferrari-california-t-08

    Inoltre il sistema Variable Boost Management annulla il ritardo di risposta delle turbine Twin Scroll derivate dal mondo delle competizioni, mentre l'impianto di scarico è stato studiato per esaltare il rumore del motore, nonostante la presenza della sovralimentazione.
    L'assetto poi è stato migliorato con l'adozione di speciali sospensioni Magnaride, in grado di aumentare di circa il 50% la risposta alle sollecitazioni, mentre l'impianto frenante carboceramico CCM3 con ABS sportivo è del tutto nuovo e permette alla California T di arrestarsi da 100 Km/h a 0 in soli 34 metri. Si ricorda che è stato aggiornato pure il sistema ...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 13 Feb. 2014
    .
  9. La storia dei Quattro Anelli: Audi A3, finiture e tecnologia sempre all'avanguardia
    L'A3 rappresenta una svolta, essendo una vettura capiente ma rivolta prevalentemente verso un pubblico giovane, grazie ai motori dalle prestazioni brillanti

    +2   +1   -1    0 Comments   3,132 Views
    .
    2006AudiA3FiveDoorLogoLarge01

    Oggi vediamo una vettura di segmento C di grande successo, che Audi ha prodotto a partire dal 1996, riscuotendo sin da subito buoni consensi e dimostrandosi, insieme alla sorella Golf, di un livello tecnico-qualitativo nettamente superiore rispetto alla concorrenza.

    L'Audi A3 è stata prodotta in tre serie:
    8L (1996-2003)
    8P/8PA (2003-2012)
    8V (2012)
    Ora, come sempre vedremo ogni singola generazione un po' più nel dettaglio, soffermandoci soprattutto sulle caratteristiche tecniche e sull'evoluzione del modello nel corso degli anni.

    A3 8L
    Questa prima generazione di A3 ha debuttato nel 1996, su base Golf IV (che debutterà l'anno dopo) sia come pianale che come meccanica: inizialmente debuttò solo la versione tre porte mentre, la sportback, venne lanciata solamente a partire dal 1999, anno in cui vennero realizzati i crash test, che portarono ad un risultato di quattro stelle, dimostrando come su questa vettura la sicurezza fosse già molto avanzata.

    Audi_A3_front_20080326

    Audi_A3_rear_20080326

    audis30051024uj3

    Nel 2001 venne realizzato un restyling comprendente nuovi proiettori polielissoidali che non integrano più i fendinebbia (spostati nel paraurti anteriore), nuovi cerchi, nuovi specchietti e nuovi interni: tutto ciò permise all'A3 di entrare in diretta concorrenza con l'Alfa 145, occupando un segmento di mercato ancora poco conosciuto e riscuotendo così grande successo, giacchè era un'auto di qualità costruttiva nettamente superiore rispetto al modello italiano.

    i337124

    I motori al debutto erano: un 1.6 benzina quattro cilindri erogante 102 Cv, un 1.8 benzina da 120 Cv e disponibile pure in versione con turbocompressore erogante 150 o 180 Cv (228 Km/h) e un motore 1.9 TDI con potenze di 90 e 110 Cv.

    Un capitolo a parte merita la sportivissima S3, lanciata in due versioni una pre e una post-restyling: la prima montava un propulsore 1.8 turbo da 210 Cv, mentre la seconda lo stesso motore ma con potenza aumentata sino a 225 Cv. Il propulsore, inoltre, montava una turbina nuova e molto più potente, era dotato di intercooler e di trazione integrale Haldex, mentre esteticamente, gli scarichi erano totalmente nuovi così come l'assetto ribassato. Le prestazioni erano molto valide: lo 0-100 Km/h veniva coperto in 6.6 secondi mentre la velocità massima era pari a 243 Km/h.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 14 Feb. 2014
    .
  10. La storia dei Quattro Anelli: Audi TT, una sportiva rivoluzionaria
    Vediamo oggi la storia di questo modello che è sempre stato apprezzato per linee e finiture sin dal debutto, avvenuto nel 1998

    +1   +1   -1    0 Comments   1,340 Views
    .
    audi-tt_emblem

    Oggi ci occupiamo di una coupè che ha rivoluzionato il design e la concezione di auto sportiva: stiamo parlando dell'Audi TT. Il nome di questa vettura deriva dal motto della casa tedesca ossia Tradition und Technik (molti considerano erroneamente TT derivato dal Tourist Trophy, competizione con cui in realtà non ha nulla a che fare) ed è stata presentata per la prima volta come concept nel 1995.

    L'entrata sul mercato è avvenuta nel 1998 e sinora ne sono state prodotte due serie:
    Mk1 (1998-2006)
    Mk2 (2006)
    Detto questo, passiamo a valutare le caratteristiche tecniche di questa splendida vettura, analizzando le due generazioni e ricordando che la TT risultò per due anni consecutivi (2000 e 2001) fra le dieci auto meglio costruite e più desiderate negli Stati Uniti.

    Mk1
    La prima versione della TT colpì per le linee rivoluzionarie e innovative, nonché per l'ampio uso di alluminio,fondamentale per alleggerire il più possibile il telaio. La generazione Mk1 (Mark 1) entrò ufficialmente sul mercato nel 1998, senza nessuna modifica di rilievo rispetto al prototipo presentato tre anni prima, mentre nel 1999 debuttò la versione roadster (cabrio). Lo schema meccanico prevedeva trazione anteriore o integrale e motore disposto trasversalmente, mentre la trasmissione era inizialmente manuale a cinque marce, affiancata poi dal sei marce manuale e dal Tiptronic a sei rapporti. Il sequenziale s-tronic, invece, fu lanciato sulla TT solamente a partire dal 2004.

    Audi_tt

    Audi-TT-Coupe-1998-5LR

    Gli interni erano disponibili in tessuto e in pelle con finiture di altissimo livello, in linea con la qualità che il marchio Audi ha sempre espresso nella costruzione delle proprie vetture.

    AUDITTCoupe-39_7

    Si ricorda anche che nel 1999 la TT Mk1 subì un richiamo generale da parte della casa madre, a causa di problemi di stabilità in curva alle alte velocità (sopra i 200 Km/h): tutte le vetture vennero equipaggiate con uno spoiler posteriore, vennero ritarate le sospensioni e sostituite le barre antirollio; in alcuni casi fu necessario installare anche il sistema ESP. Da quel momento tutte le nuove TT prodotte vennero equipaggiate di serie con l'ESP e con lo spoiler posteriore.

    audi-tt-rear

    Infine nel 2000 debuttò una versione speciale della Mk1, denominata “Sport-Line” che riscosse grandissimo successo grazie alla presenza (di serie) dell'assetto ribassato (S-...

    Read the whole post...

    Last Post by mi.ky.87 il 15 Feb. 2014
    .