AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Lancia Stratos: quando l'Italia dominava nei rally!!
    Questa vettura ha segnato un epoca e rappresenta uno dei modelli da competizione Lancia più riusciti: la rivediamo a quarant'anni da questi trionfi

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    Oggi dedicheremo un articolo ad una vettura che provoca molta nostalgia agli amanti dei motori, ossia la Lancia Stratos. Tale vettura dominava il panorama dei rally esattamente 30 anni fa (vinse tre titoli consecutivi a cavallo fra il 1974 e il 1976) e vedere come sta finendo attualmente la casa automobilistica Lancia lascia davvero sgomenti, giacchè ben presto la produzione verrà ridotta esclusivamente al mercato italiano e alla sola Ypsilon.

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    La Stratos, il cui nome in realtà sarebbe Strato's, fu presentata per la prima volta come prototipo nel 1970 al Salone di Torino e mostrava una carrozzeria Bertone, abbinata ad un motore posizionato centralmente, rendendo così il modello particolarmente avveniristico per l'epoca. Il progettista fu Marcello Gandini, colui che in passato aveva già disegnato le linee della Countach, e il reparto corse si dimostrò subito molto interessato a questo progetto, poiché si era alla ricerca di un modello che potesse sostituire nei rally la gloriosa Lancia Fulvia.

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    Nacque così la Lancia Stratos HF, modello da corsa equipaggiato con fari a scomparsa (più quattro fari centrali per le gare notturne), telaio in acciaio monoscocca e livrea bianca, rossa e verde, a riprendere in parte i colori della bandiera italiana e dello sponsor Alitalia, il cui simbolo compare sia all'anteriore che sulle fiancate. Molto d'impatto poi i cerchi in lega gialli Campagnolo da 14 pollici, mentre il sistema di ammortizzatori era affidato a sospensioni indipendenti sia all'anteriore che al posteriore.

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    Il propulsore e la trasmissione erano gli stessi della Ferrari Dino 246, ossia un 2.4 V6, posto centralmente, capace di erogare una potenza complessiva di 190 Cv nella sua prima versione, abbinato ad un cambio manuale sei marce ed alla trazione posteriore, mentre l'impianto frenante poteva contare su quattro dischi ventilati, una novità per le auto degli anni Settanta. In questa configurazione la Stratos raggiungeva una velocità massima di 230 Km/h, con un consumo medio calcolato di circa 7 Km/l.

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    Il debutto ufficiale nei rally della Stratos avvenne solo nel 19...

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    Last Post by mi.ky.87 il 2 May 2015
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  2. Arriva il nuovo pacchetto aerodinamico per la R18 e-tron
    Queste modifiche sono state studiate appositamente a Monza per essere impiegate nelle gare di durata su circuiti veloci come Spa e Le Mans

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    Oggi torniamo a parlare di R18 e-tron poiché la casa di Ingolstadt ha presentato alcune importanti novità in vista delle prossime gare del campionato Endurance, con particolare attenzione verso la 6 Ore di Spa e la 24 ore di Le Mans, circuiti che dal punto di vista aerodinamico si assomigliano moltissimo e per i quali Audi ha approntato un pacchetto aerodinamico apposito, in grado di ridurre sensibilmente il carico rispetto alla monoposto tradizionale vista sino ad ora.

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    Questa novità è stata testata nelle scorse settimane in Italia, sul velocissimo circuito di Monza, uno dei tracciati che più assomiglia al tracciato di Spa e della Sarthre, grazie a lunghissimi rettilinei, intervallati da numerose chicane da percorrere a bassa velocità. I test sono stati sin da subito molto positivi, tant'è che è stata effettuata una simulazione di gara, dopo la quale si è deciso di portare il nuovo pacchetto aerodinamico sia a Spa che alla 24 Ore di Le Mans.

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    I tecnici Audi e più precisamente Jan Monchaux, responsabile del setto aerodinamico, ha dichiarato che questo nuovo pacchetto ha lo scopo di ridurre la deportanza mediante scelte abbastanza nette, come ad esempio la modifica di tutti gli elementi aerodinamici: i turning vanes e le ali sono stati ridisegnati totalmente, mentre sulla grande ala posteriore si è andati a diminuire fortemente l'incidenza, così da garantire il raggiungimento di velocità di punta più elevate.
    Ma non è finita qui: infatti alle alte velocità pure il raffreddamento del propulsore è meno necessario e per questo il flusso aerodinamico è stato riadattato per arrivare al radiatore in misura minore, considerando che l'aria esterna a velocità elevate contribuisce sensibilmente al raffreddamento del propulsore.

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    Last Post by mi.ky.87 il 4 May 2015
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  3. Il week-end dorato della Casa dei Quattro Anelli!!
    Audi ha trionfato a sorpresa alla 6 ore di Spa, grazie anche al pacchetto aerodinamico descritto qualche giorno fa. Vittoria pure nella prima gara del DTM.

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    Quello appena passato è un week-end che i tifosi della Casa di Ingolstadt si scorderanno difficilmente, poiché si sono registrate due ottime prestazioni in due diverse competizioni peraltro molto complesse, come la 6 Ore di Spa e il Campionato DTM.

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    Sicuramente la sorpresa maggiore riguarda la prima competizione citata poiché ieri nelle qualifiche Porsche aveva dominato piazzando tre vetture davanti a tutti, mentre durante la gara la 919 Hybrid ha mostrato alcuni problemi di affidabilità che hanno consentito alla R18 e-tron di vincere proprio davanti ad una delle monoposto di Stoccarda.
    In verità la gara era partita come erano terminate le qualifiche, ossia con due Porsche in fuga, in un dominio pressochè incontrastato, sebbene a metà gara sia accaduto l'imprevedibile: una 919 è stata penalizzata e ha pure subito un grave danno all'apparato ibrido, mentre l'altra è entrata in una grave crisi meccanica, dopo essere stata al comando per oltre tre ore.

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    A questo punto l'Audi R18 e-tron di Lottrerer, Treluyer e Fassler ha avuto pochi problemi a gestire la seconda parte di gara e a vincere in tutta sicurezza, trasformando il week end di Porsche da roseo a nerissimo, nonostante la seconda e la terza posizione finale. Ricordo pure che Audi ha portato per questa prova un nuovissimo pacchetto aerodinamico a basso carico che dovremmo rivedere anche a Le Mans e che pare abbia davvero funzionato alla grande.

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    Per concludere il capitolo Endurance, da segnalare l'ottimo quarto posto dell'altra R18 e-tron guidata, fra gli altri, anche dal nostro Bonanomi, risultato come uno dei migliori piloti attualmente in circolazione sul ritmo di gara. Malissimo le Toyota che, dopo la conquista del Mondiale lo scorso anno, faticano moltissimo a ritrovarsi e sono state per tutta la gara nelle retrovie, mai in grado di competere nè per la vittoria né per il podio.

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    Passando al DTM, da quest'anno si corrono due gare una sabato e una domenica: nella prima ha trionfato Jamie Green a bordo dell...

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    Last Post by mi.ky.87 il 5 May 2015
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  4. Ecco a voi il primo coast to coast di un'Audi autonoma!!
    Una versione autonoma del SQ5 ha realizzato un viaggio di oltre 5000 Km senza evidenziare particolare problemi. Il debutto di questo sistema si avvicina così sempre di più

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    In questo articolo torniamo ad occuparci di guida autonoma, per descrivere l'impresa compiuta da una Audi SQ5 preparata dalla Delphi Automotive, famosa industria elettronica che fornisce pezzi a diverse case automobilistiche, fra le quali anche la stessa Audi, che ha potuto così raccogliere importanti dati in merito alla guida autonoma, con la possibilità di affinare ulteriormente i propri sistemi.

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    La SQ5 è un SUV di alta gamma, dotato di tutti i confort e di una potenza tale da renderlo molto divertente anche nella guida sportiva (la versione attualmente in commercio monta un 3.0 TDI da 313 Cv): nonostante ciò nessuno si poteva aspettare che questa vettura fosse in grado di percorrere in guida autonoma addirittura 5000 Km, in un coast to coast partito da San Francisco e terminato a New York. Il percorso si è snodato attraverso gli Stati Uniti, passando per Dallas, New Orleans e poi su al Nord verso Washington e New York, ultima meta del viaggio: a quanto pare la SQ5 autonoma ha avuto pochissimi problemi a viaggiare di notte o nel traffico congestionato delle grandi città, grazie all'ottima messa a punto attuata da Delphi.

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    Tale messa a punto sfrutta un complesso sistema di radar e GPS, capaci di indirizzare la vettura in maniera ottimale, sfruttando pure un dispositivo Lidar incorporato nella carrozzeria, per rilevare, attraverso un laser la distanza da oggetti e superfici. Ovviamente la “vista” della SQ5 è affidata ad un complesso sistema di telecamere, la cui importantissima funzione è quella di valutare la presenza di pedoni, di altri veicoli o di ostacoli lungo la carreggiata, mentre non mancano i complessi sistemi di comunicazione tra veicolo e veicolo e tra veicolo e infrastrutture, oltre a un software centrale, fondamentale per coordinare i vari sottosistemi.

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    Dunque Audi sembra avanti anni luce rispetto alla concorrenza nel campo della guida autonoma, tant'è che può sfruttare pure l'appoggio e la sponsorizzazione di industrie elettroniche ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 6 May 2015
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  5. Ecco i nuovi nomi per la prossima stagione di Top Gear!!
    La BBC ha deciso di non rinunciare al celeberrimo show, cambiandone però i protagonisti.

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    A quanto pare la BBC non sembra intenzionata a fare marcia indietro riguardo al licenziamento del noto giornalista Jeremy Clarkson e, allo stesso tempo, non vuole rinunciare ad un programma così apprezzato come Top Gear: per questo i vertici dell'emittente inglese starebbero pensando di rimpiazzare i tre conduttori con altre tre personalità legate comunque al mondo dei motori.

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    Ormai il licenziamento di Clarkson è cosa nota ed è diventato definitivo dopo che il pungente giornalista inglese ha litigato con la produzione, sferrando addirittura un pugno in faccia ad uno dei produttori del programma Top Gear. Accusato in precedenza anche di razzismo Jeremy è stato licenziato, sebbene abbia avuto comunque l'appoggio dei suoi due storici colleghi e amici James May e Richard Hammond, che non si sono detti disponibili a continuare il programma senza Clarkson. A questo punto la BBC, pur di non fare un passo indietro, rischiando così una figuraccia, ha deciso di sostituire l'intero cast e sono spuntati fuori i nomi dei tre più probabili candidati a sostituire Clarkson May e Hammond.

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    Si tratta di tre personaggi legati al mondo dei motori, i cui nomi probabilmente a molti non diranno nulla: Philip Glenister, Guy Martin e Jodie Kidd, il cui debutto è atteso nella primavera del 2016, quando verrà girata la nuova stagione di Top Gear.
    Il ruolo di personaggio principale dovrebbe essere affidato a Guy Martin, 33 anni, pilota di moto, che ha dato più di una volta spettacolo al Tourist Trophy senza però mai vincere. Non dimentichiamo che Martin ha già condotto un piccolo show su Channel 4 e che potrebbe spostare l'interesse di Top Gear anche verso il mondo delle due ruote.

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    I comprimari di Martin, Glenister e Kidd sono rispettivamente un attore, che ha una sua trasmissione denominata For the Love of Cars e una ex modella con esperienze di gare automobilistiche e attualmente conduttrice una trasmissione denominata The Classic Car Show: se le indiscrezioni sono confermate vedremo per la prima volta una donna alla guida di Top Gear.

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    Last Post by Ridda quattro il 9 May 2015
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  6. Porsche Boxster: da scoperta è ancor più fashion!!
    La versione spyder della supercar tedesca strizza l'occhio alle località modaiole, pur senza rinunciare a grande potenza e a prestazioni di livello

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    Nell'articolo di oggi ci occupiamo di un modello spyder estremamente sportivo, in grado di far emozionare anche i piloti più esigenti: stiamo parlando della Porsche Boxster Spyder, vettura ad alte prestazioni, particolarmente adatta anche a chi vuole farsi notare d'estate in località balneari alla moda, come Forte dei Marmi o la riviera romagnola. Questa nuova sportiva è stata presentata al Salone di New York e verrà messa sul mercato nella seconda metà dell'anno ad un prezzo base di circa 83.000 euro, davvero niente male per un modello fashion, dall'indole corsaiola.

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    Tale Porsche non nasconde il suo carattere sportivo, grazie ad un assetto ribassato di circa 2 cm rispetto alle altre Boxster, mentre la capote in tela, in apparenza troppo cheap per un'auto del genere, offre invece un'ottima resistenza anche alle alte velocità. Il sistema di apertura e chiusura è manuale, grazie ad una leva posta nel nuovo cofano posteriore che avvolge tutto l'abitacolo e si dimostra molto elegante e sportivo. Il quadro estetico è completato dai nuovi paraurti, ripresi dalla Cayman, da inedite prese d'aria anteriori e dai grandi cerchi in lega da ben 20 pollici, mentre il posteriore ricorda quello delle altre Boxster, sebbene non si possa evitare di osservare un certo trait d'union con la storica 718 Spyder, soprattutto per quanto concerne la struttura della capote.

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    Riguardo alla meccanica, il propulsore è l'ottimo 3.8 aspirato da 375 Cv e 420 Nm di coppia, abbinato al solo cambio manuale sei rapporti e al differenziale autobloccante. Forse proprio la scelta della sola trasmissione manuale è l'unica caduta di stile di questo modello ad alte prestazioni, sul quale un doppia frizione sarebbe stato sicuramente molto apprezzato dagli amanti della guida sportiva. In questa configurazione, comunque, la Boxster Spyder passa da 0 a 100 Km/h in soli 4,5 secondi mentre la velocità massima è pari a 290 Km/h. Il consumo medio si attesta, infine, sui 10,1 Km/l.

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    Gli interni sono ben rifiniti ma volutamente spartani, così da ridurre al minimo il pes...

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    Last Post by mi.ky.87 il 9 May 2015
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  7. TT Clubsport Turbo: una meraviglia con il turbo elettrico!!
    Il concept potrebbe anticipare la futura TTS, sebbene si configuri più come una supercar in esemplare unico che come un modello di serie

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    Di questi tempi lo scorso anno Audi aveva presentato al Worthersee la splendida RS3 Clubsport le cui linee e le cui prestazioni sono ancora negli occhi di tutti. Questa volta Audi ha seguito lo stesso iter con la nuova TT, presentandone una versione stravolta in esemplare unico, denominato TT Clubsport Turbo Concept, capace di prestazioni da vera supercar, grazie alla sovralimentazione elettrica e dotata di un assetto ultra racing, capace di far divertire pure in pista.

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    Rispetto alle TT di serie la ClubSport è stata totalmente rivista nella carrozzeria, che mostra ora una calandra a nido d'ape in stile RS che si prolunga sino alle appendici aerodinamiche anteriori, mentre il marchio Audi è posizionato sempre alla base del cofano come sulle altre TT. E' poi possibile osservare un posteriore estremamente aggressivo, caratterizzato da un ampio alettone regolabile, in stile auto da competizione, e un grande diffusore che, contrariamente al previsto non ingloba gli scarichi, posti lateralmente all'altezza dei passaruota posteriori. Il quadro è completato da enormi cerchi da 20 pollici, da alcuni pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio e da un assetto specifico, dotato di un sistema elettrico per il sollevamento dell'asse anteriore.

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    Il propulsore è un ottimo 2.5 TFSI, il cui turbocompressore è ulteriormente sovralimentato da una seconda turbina elettrica, che consente così al cinque cilindri dei Quattro Anelli di raggiungere la potenza di 600 Cv e una coppia di 650 Nm, valori da vera supercar. In particolare la turbina elettrica consente di avere a disposizione circa 200 Nm in più ai bassi regimi, grazie all'energia fornita dalla da un impianto a 48 Volt dedicato, e alla batteria al litio posizionata nel bagagliaio (e ricaricata durante le fasi di decelerazione). Il quadro tecnico è completato dalla trazione integrale quattro e dal cambio manuale sei marce, senza dimenticare l'efficientissimo impianto frenante carboceramico con dischi da 370 mm.
    Eccellenti le prestazioni: lo 0-100 Km/h viene coperto in soli 3,6 secondi mentre la velocità massima dichiarata è pari a 310 Km/h.

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    Molto racing, infine, gli interni, che sono costituiti da una gabbia in carbonio e titanio, dove lo stesso car...

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    Last Post by mi.ky.87 il 12 May 2015
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  8. Nuova Mini JCW: finalmente una degna rivale per l'Audi S1!!
    Le due auto offrono prestazioni e allestimenti molto simili, sebbene la compatta di Ingolstadt rimanga la sola con la trazione integrale a disposizione

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    Da mesi stiamo cercando una vettura in grado di rivaleggiare, almeno in prestazioni, con la nuova S1 e ora sembra che la “nemica” di sempre, ossia la Mini, abbia finalmente prodotto una versione in grado di competere alla pari, almeno in potenza e velocità, con la piccola sportiva tedesca. Ovviamente si tratta del modello tradizionalmente più sportivo della Mini, vale a dire la John Cooper Works, che si aggiorna agli stilemi della nuova Mini 2015.

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    In realtà questo modello ha ben poco da spartire con le sue “sorelle” tradizionali, in quanto è venduta con la sola carrozzeria tre porte ed è caratterizzata da un frontale rinnovato, dotato di un ampia griglia a nido d'ape e di due vistose prese d'aria laterali, mentre, al posteriore, è possibile osservare un diffusore a nido d'ape con incastonato al centro il doppio scarico, identico a quello delle Cooper S. Il kit John Cooper Works offre poi di serie i cerchi da 17 pollici (in opzione quelli da 18) da cui si intravedono le pinze dei freni marchiate Brembo e un nuovo assetto regolabile abbinato al blocco elettronico del differenziale.

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    Il vero gioiello di questo modello resta però il nuovo propulsore 2.0 Twin Power Turbo da 231 Cv, circa 40 Cv in più rispetto alla Cooper S, abbinabile ad un cambio manuale o automatico doppia frizione sempre a sei rapporti. Snocciolando qualche dato, la nuova John Cooper Works raggiunge una coppia massima di 320 Nm, accelera da 0 a 100 Km/h in soli 6,1 secondi e tocca i 246 Km/h di velocità massima. Piuttosto bassi pure i consumi, considerando la potenza del motore, poichè il dato medio dichiarato è di 17,5 Km/l (valore che se confermato sarebbe a dir poco strabiliante).

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    Infine molto belli e ben rifiniti pure gli interni: sono infatti offerti di serie i sedili sportivi in tessuto Carbon Black, la pedaliera in metallo, il padiglione color atracite e alcune finiture dedicate per la plancia. Tra gli optional figurano, invece, una versione specifica dell'head-up display con indicazioni aggiuntive (diff...

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    Last Post by mi.ky.87 il 14 May 2015
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  9. SCG 003: la supercar dei record!!
    Questa semisconosciuta supercar ha polverizzato il record del circuito del Nurbrugring Norschleife, grazie ad un perfetto equilibrio fra prestazioni e aerodinamica

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    Oggi continuiamo il nostro viaggio attraverso le supercar più estreme e meno conosciute, parlando della SCG 003, vettura ad altissime prestazioni, dove la sigla SCG sta per l'acronimo di Scuderia Cameron Glickenhaus, una piccola squadra corse di proprietà dell'ex regista James Glickenhaus. Questo personaggio, forse sconosciuto a molti, è un importante regista che, grazie ai suoi guadagni con pellicole come The Proctetor e The Exterminator e grazie alla sua abilità finanziaria, è stato in grado di creare una piccolissima industria artigianale di auto ad altissime prestazioni e la SCG 003 rappresenta la sua creazione meglio riuscita.

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    La SCG 003 è nata come modello esclusivamente da pista tant'è che è stata capace di girare al Nurburgring con il tempo record di sei minuti e quarantadue secondi, grazie ad una linea aerodinamica pressochè perfetta e ad un telaio in fibra di carbonio monoscocca, che ricorda quello delle Koenigsegg, alle quali la SCG 003 vuole contendere lo scettro di auto più performanti al mondo. Pare infatti che la nuova hypercar di James Cameron sarà prodotta in serie e riceverà l'idoneità a circolare su strada: la versione stradale dovrebbe essere in grado di offrire prestazioni ancora superiori rispetto alla versione da pista, con un tempo sul giro al Nurburgring stimato in circa sei minuti e trenta secondi.

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    A proposito di meccanica il propulsore della versione da pista, denominata Competizione, è un 3.5 V6 di derivazione Honda, capace di una potenza massima di circa 530 Cv, mentre la versione stradale dovrebbe essere potenziata sino a ben 700 Cv, nonché venduta ad un prezzo di circa 2 milioni di euro, ponendosi così in linea con la rivale Koenigsegg, la cui risposta non si è fatta attendere: pare infatti che la casa svedese stia lavorando ad un nuovo modello capace di girare anch'esso in circa sei minuti e trenta secondi sul Nordschleife.

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    Last Post by mi.ky.87 il 17 May 2015
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  10. L'R8 LMS vince la 24 Ore del Nurburgring
    La gara, in dubbio sino all'ultimo per problemi di sicurezza del circuito, ha visto l'ennesimo trionfo di Audi, sempre più specialista nelle gare di durata

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    Alla fine si è corso: è andata in scena in questo weekend la 24 Ore del Nurburgring, gara di durata riservata a sole vetture derivate dalla serie e non a prototipi, anche a causa di problemi di sicurezza del circuito tedesco (un mese fa si è verificato un incidente mortale descritto in un altro articolo): per questo motivo Audi si è presentata al via con la nuova R8 LMS ed ha dovuto competere con auto di ottimo livello come la BMW Z4 e la Porsche 911, senza dimenticare la grande rivale Mercedes SLS.

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    La gara è stata molto avvincente, seppur caratterizzata dal maltempo e, manco a dirlo, ha visto la vittoria proprio dell'Audi R8, una delle auto più performanti per quanto concerne il ritmo gara, pur rimanendo estremamente affidabile. Alla guida della belva dei Quattro Anelli si sono alternati Christopher Mies, Nico Müller, Edward Sandström e Laurens Vanthoor, che hanno controllato con qualche piccolo intoppo la gara, portando il team WRT al suo primo successo di squadra. Le difficoltà sono state legate al fatto che due delle tre R8 in gara si sono dovute ritirare, compresa quella del team vincitore nel 2014, guidata da Haase, Mamerow, Rast, Winkelhock, coinvolta in un incidente verso la mezzanotte a causa dell'asfalto allagato.

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    Al secondo posto dietro la R8 si è piazzata una BMW Z4, pilotata da Martin, Luhr, Palttala e Westbrook, che ha terminato la gara staccata di circa quaranta secondi, dopo aver combattuto ad armi pari per gran parte della gara. Come le R8 a causa del maltempo anche due delle quattro Z4 sono state costrette al ritiro.

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    Il podio è stato completato poi dalla Porsche 911 R guida...

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    Last Post by mi.ky.87 il 18 May 2015
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