AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Il toro perde il tetto ma non l'appeal e le prestazioni!!
    Lamborghini ha portato a Francoforte una versione spyder della Huracan davvero sportivissima ed elegante: il meglio che la tecnologia moderna possa offrire in termini di qualità e prestazioni

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    Nella nostra disamina delle auto del gruppo Volkswagen presenti al Salone di Francoforte, dopo Audi e Porsche è il turno di Lamboghini, che presenta alla kermesse tedesca la nuova Huracan Spyder, una delle vetture scoperte più veloci al mondo, considerando che, rispetto alla Coupè perde il tetto ma mantiene lo stesso propulsore e le stesse prestazioni.

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    Esteticamente questo modello mostra una linea estremamente aggressiva, in particolar modo sul frontale dove capeggiano i fari a LED che, in combinazione con l'ampia presa d'aria a nido d'ape e con le appendici anteriori, danno un look davvero cattivo alla sportiva di Sant'Agata Bolognese. Pure il posteriore è dominato dai fari in tecnica LED, sebbene l'elemento di maggior interesse sia sicuramente l'ampio diffusore in carbonio, che ingloba al suo interno i quattro scarichi accoppiati a due a due. Una vera chicca è poi rappresentata dai piccoli alettoni verticali in carbonio che si innalzano quando la capote è aperta per migliorare i flussi aerodinamici e per evitare che il calore del motore posteriore possa infastidire i passeggeri. Sempre riguardo alla capote, questa si alza in circa 17 secondi, fino ad una velocità di 50 Km/h, senza alterare lo splendore e l'estetica della Huracan, tant'è che, seppur in versione Spyder, questa vettura non perde nulla in termini di appeal rispetto alla coupè.

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    Il propulsore, come detto, è il medesimo della coupè, ossia un 5.2 V10 aspirato capace di erogare una potenza 610 Cv e una coppia di 560 Nm: tale motore è accoppiato alla trazione integrale e ad un cambio Doppia Frizione LDF a sette marce, dotato di due frizioni multidisco ad azionamento idraulico e controllo elettronico. Esagerate ovviamente le prestazioni, tant'è che, in questa configurazione, la Huracan Spyder accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3,4 secondi e raggiunge una velocità massima di 325 Km/h.

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    Last Post by mi.ky.87 il 1 Oct. 2015
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  2. De Meo raddoppia: dopo Audi a capo anche di Seat!!
    Nel giro di poltrone legate al diesel-gate grande fiducia verso il manager italiano che pur rimanendo nel Cda di Audi entra pure a capo di Seat

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    Chi è appassionato di auto e, in particolar modo di Audi, sicuramente avrà già sentito parlare di Luca De Meo, Ad di Audi Italia, nonché uno dei più bravi manager italiani, per quanto concerne il mondo dei motori. De Meo è stato addirittura inserito nel consiglio di amministrazione di Audi AG e in luglio ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il titolo di “Commendatore al Merito della Repubblica Italiana”.

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    Ma perchè vi sto parlando di questo importante manager? La risposta è molto semplice: in un periodo così delicato come quello che il gruppo Volkswagen sta attraversando (inutile ricordare lo scandalo del diesel-gate), a Wolfsburg hanno deciso di assegnare a De Meo il controllo di Seat, portandolo così a lavorare non solo con auto di segmento premium ma anche con modelli più alla portata di tutti, con il chiaro obiettivo di incrementare ulteriormente le vendite di un marchio che, da quando è entrato nell'orbita Volkswagen, sta crescendo sempre di più, grazie a buone finiture e ad un'ottima tecnologia di bordo (Seat è stata fra le prime ad adottare i sistemi multimediali Apple Car Play e Android Auto per interfacciare gli smartphone con la vettura), offerti ad un prezzo molto interessante (vero punto di forza della casa spagnola).

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    Per chi non lo conoscesse, Luca De Meo è nato nel giugno del 1967 e, dopo essersi laureato a pieni voti in “Business Administration” alla Bocconi di Milano, nel 1992 ha iniziato la sua carriera automobilistica in Renault dove è rimasto sino al 1998 quando è approdato in Toyota. Nel 2002 è entrato nel gruppo Fiat per rimanerci sino al 2009 prima come capo di Lancia e poi come Ad dell'intero gruppo, posizione raggiunta nel 2004. Dopo aver ricoperto pure il ruolo di Ad di Abarth, nel 2009 è approdato in Volkswagen, dove le sue doti sono emerse immediatamente, tanto da convincere i vertici del gruppo tedesco ad assegnarli il ruolo di responsabile vendite per l'Italia di un marchio prestigioso come Audi, salvo poi entrare a far parte pure del consiglio di amministrazione della Casa dei Quattro Anelli.

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    Insomma in Volkswa...

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    Last Post by mi.ky.87 il 5 Oct. 2015
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  3. Giulietta pronta finalmente a cambiarsi d'abito!!
    La prossima primavera dovrebbe debuttare il restyling della Giulietta, che porterà modifiche importanti soprattutto al frontale, nel tentativo di competere con la A3

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    Finalmente in Alfa Romeo si sono dati una svegliata: dopo la presentazione della nuova Giulia, evento più che altro pubblicitario, considerando che a tutt'oggi si hanno ben poche informazioni relative alle versioni e agli allestimenti disponibili per la sportiva italiana, la Casa del Biscione ha deciso di realizzare un evidente restyling per la Giulietta, auto del segmento C praticamente immutata dal suo lancio, avvenuto nell'ormai lontano 2010.

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    La novità estetica principale della nuova vettura italiana sarà la mascherina frontale, ripresa chiaramente della sorella maggiore Giulia: rimarrà dunque il tipico trilobo ma ingrandito rispetto al modello attuale e contornato dal paraurti, nel quale sono inserite le griglie a nido d'ape (riprese anch'essa dalla Giulia), elementi che conferiscono un aspetto chiaramente più sportivo e aggressivo. Non dovrebbero subire modifiche, invece, i gruppi ottici, sebbene il loro look sia ormai piuttosto datato.

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    Probabile poi qualche novità anche per quanto riguarda la plancia e il sistema infotainment, considerando che nei muletti visti girare su strada gran parte degli interni erano mascherati: possibile un aggiornamento dei materiali e delle plastiche, ora meno cheap, e l'adozione dell'ultima versione dello U-Connect, mentre pare improbabile un nuovo disegno per il cruscotto.

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    Infine verranno aggiornate anche alcune motorizzazioni e, in particolare, sarà possibile abbinare il propulsore 1.6 JDT-m da 120 Cv al cambio doppia frizione TCT (configurazione sino ad ora possibile solo col più potente 2.0 JTD-m da 170 Cv): questo accoppiamento potrebbe interessare anche diversi nuovi modelli dell'intero gruppo FCA, mentre, al momento, non si segnalano grosse novità sul fronte delle motorizzazioni a benzina.

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    Last Post by the best74 il 8 Oct. 2015
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  4. BMW presenta la rivale della SQ5!!
    Si tratta della X4 M40i, SUV estremamente sportivo destinato a competere con il modello di Ingolstadt, nonostante la differenza di alimentazione

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    BMW ha presentato la nuovissima X4 M40i, un SUV estremamente sportivo che, nelle intenzioni della casa di Monaco, dovrebbe competere direttamente con la SQ5 di Audi, modello sportivo dei Quattro Anelli ,dotato di un propulsore a gasolio (tranquilli è a norma in termini di consumi ed emissioni) da ben 340 Cv e di un kit esteriore fondamentale per conferire a questo SUV un look aggressivo, quasi racing.

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    Per rivaleggiare con un modello così estremo in BMW hanno studiato la X4 M40i che si mostra con look molto cattivo, grazie al kit M comprendente nuovi paraurti più profilati e fari xenon di serie, oltre ad un assetto volutamente ribassato e ad altre piccole modifiche nella distribuzione dei pesi. Al posteriore dominano i due scarichi cromati neri, dotati di valvole attive per aumentare il sound del propulsore e incastonati in un diffusore del medesimo colore, a contrasto con il blu della carrozzeria .
    Il quadro estetico è poi completato da alcuni dettagli in colore grigio a contrasto e dai generosissimi cerchi in lega da ben 20 pollici.

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    Sicuramente però il punto forte di questo modello è il propulsore: si tratta di un 3.0 V6 benzina Twin Power Turbo da ben 360 Cv e 465 Nm di coppia, abbinato alla trazione integrale Xdrive e ad un cambio automatico sequenziale a otto marce M Performance che in modalità sportiva è in grado di cambiare in tempi rapidissimi (in manuale arriva al limitatore e mantiene la marcia), così da regalare emozioni forti al guidatore e ai passeggeri, grazie anche alla possibilità di sfruttare il Launch Control in partenza. Come se non bastasse è stato adottato pure un impianto frenante maggiorato, per riuscire a fermare gli oltre 1800 Kg della X4 in tutta sicurezza, considerando anche che questo modello accelera da 0 a 100 Km/h in soli 4,9 secondi e raggiunge una velocità massima pari a 250 Km/h autolimitati.

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    Gli interni sono particolarmente ricchi, con finiture estremamente sportive, dettate anche dai numerosi richiami M Sport, presenti sul volante sportivo a tre razze, sul poggiapiede in alluminio e sui battitacco cromati. Molto racing pure i sedili in pelle con cuciture rosse a contrasto e profilo sullo schienale, mentre, sul versante dell’infotainment, è presente il BMW Connected Drive che comprende l’ultima generazione del sistema di navigazione Professional con iDrive Touch Controller e...

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    Last Post by mi.ky.87 il 11 Oct. 2015
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  5. Ufficiale la fine dell'obbligo di esposizione del tagliando assicurativo sul parabrezza!!
    Dal 18 ottobre non sarà più obbligatorio esporre il tagliandino giallo sul parabrezza: ciò nonostante i controlli saranno rigidissimi e avverranno per via telematica

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    Come già accennato in un articolo di qualche mese fa è finalmente ufficiale il fatto che dal 18 ottobre decade l'obbligo, per gli automobilisti, di esporre il tagliandino assicurativo giallo, contente la targa del veicolo e il nome della compagnia sul parabrezza delle proprie vetture. Ovviamente chi vorrà potrà comunque lasciarlo esposto ma non sarà più obbligatorio, anche perchè le autorità si sono accorte che molto spesso questo tagliando veniva falsificato ad hoc per eludere i controlli.

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    Le compagnie assicurative potranno continuare comunque ad inviare il tagliandino giallo ai loro clienti fino a quando lo riterranno opportuno, sebbene questo possa essere lasciato insieme al certificato assicurativo all'interno del cassetto portadocumenti della propria auto. Insomma il tagliandino non deve più essere esposto ma rimane l'obbligo di portarsi sempre dietro il certificato di assicurazione, da mostrare alla controparte in caso di incidente o alle forze dell'ordine in caso di controllo.

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    In realtà le forze dell'ordine potranno vedere molto rapidamente se un automobilista è assicurato o meno consultando l'archivio elettronico unico dei veicoli assicurati, creato presso gli uffici della motorizzazione delle varie città e in continuo aggiornamento da parte delle singole compagnie assicurative, ogni qualvolta venga realizzata una nuova polizza o ne venga rinnovata una. Inoltre prossimamente sarà possibile accertare la mancanza di copertura assicurativa in modalità remoto, ossia senza la presenza degli agenti (è allo studio una opportuna modifica al codice della Strada per consentire tali controlli), mentre per il momento permane la necessità di essere fermati da una pattuglia per accertare la violazione con i metodi telematici sopra citati.

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    Infine si ricorda che in caso di incidente, per capire se la controparte è assicurata, è necessario richiedere la visualizzazione dell'originale del certificato di assicurazione che, come detto, è obbligatorio portare con sé in auto. Anche all'intero dell'intera Unione Europea è sufficiente avere dietro il solo certificato di assicurazione senza tagliandino, mentre per chi vuole sapere se una qualsiasi auto è dotata o meno di copertura assicurativa è sufficiente consultare il portale dell'automobilista, inserendo la targa del veicolo in questione.

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    Last Post by mi.ky.87 il 14 Oct. 2015
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  6. Chevrolet lancia la sfida alla Ferrari!!
    Coraggioso progetto della casa americana che con la Zora ZR1 vorrebbe sfidare Ferrari e Porsche. Prestazioni simili ma sono le finiture a fare la differenza a vantaggio delle case europee

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    Oggi vediamo una vettura americana che ha l'obiettivo di porsi in diretta concorrenza con sua maestà Ferrari, sebbene dal punto di tradizione automobilistica e di blasone non ci sia proprio storia: la vettura in questione è la nuova Chevrolet Corvette Zora ZR1, che insieme alla Ford GT vuole tentare l'offensiva americana alla più celebre casa italiana di tutti i tempi.

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    In particolare in Chevrolet hanno dichiarato apertamente di volersi scontrare con la 488 Berlinetta, considerando che la nuova Zora ZR1 (omaggio all'ingegnere Zora creatore delle prima Corvette nel 1953) adotta la stessa tipologia di carrozzeria e lo schema meccanico della vettura italiana, con trazione posteriore e motore centrale.
    Le linee sono molto sportive e muscolose, come da tradizione USA, tant'è che il frontale è dominato da una grande presa d'aria sul cofano e da una griglia a nido d'ape che termina nella parte inferiore con uno spoiler in carbonio. Il quadro è poi completato da carrozzeria interamente in fibra di carbonio e magnesio, cerchi bruniti (probabilmente) da 19 pollici e da gruppi ottici full LED, sia all'anteriore che al posteriore.

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    Il vero punto di forza di questo modello rimane però il propulsore, esagerato come su tutte le auto sportive americane: la Zora ZR1 monta infatti un poderoso 6.2 V8 da 650 Cv, abbinato alla già citata trazione posteriore e ad un cambio sequenziale doppia frizione a otto marce. In questa configurazione, unica disponibile al debutto, la Corvette Zora ZR1 accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 320 Km/h, dati in linea con quelli di Ferrari e Porsche.

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    Dunque le intenzione dei tecnici Chevrolet di competere con Ferrari sembrano un tantino azzardate, soprattutto per quanto concerne la qualità costruttiva e le finiture, mentre le prestazioni sono paragonabili a quelle della sportiva italiana, con la chicca di un prezzo molto competitivo, intorno ai 150.000 euro. Insomma una questa Zora ZR1 è una vera sportiva americana con linee muscolose, sebbene il poderoso motore e le prestazioni non abbiano nulla da invidiare alle supercar più blasonate.

    Mikyriproduzione riservata
    Last Post by the best74 il 15 Oct. 2015
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  7. BMW M2: il nuovo punto di riferimento fra le coupè sportive premium!!
    La vettura di Monaco, pur rimanendo un poco più compatta, supera la rivale S5 in termini di prestazioni e potenza. Molto belle anche l'estetica e le finiture interne

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    Audi è stata fra le prime a lanciare le Coupè di dimensioni medio grandi, ottenendo un ottimo successo con la A5, uno dei modelli più apprezzati dai giovani manager e dai clienti facoltosi, alla ricerca di una vettura spaziosa e sportiva. Da una costola della A5 è poi nata la sportiva S5, che da oggi ha una rivale in più. Infatti questo articolo è dedicato alla BMW M2, coupè sportivissima, di dimensioni leggermente inferiori a quelle della S5 ma capace di emozionare ancor di più grazie ad un propulsore davvero strepitoso.

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    Ma come al solito andiamo con ordine partendo dall'estetica: il kit M è veramente straordinario e propone un nuovo paraurti anteriore a spigoli vivi, che incastona al suo interno due ampie prese d'aria con griglie a nido d'ape, mentre il posteriore è dominato dai quattro vistosissimi scarichi M, in grado di offrire un sound con pochi eguali nell'intero panorama BMW. Il quadro è infine completato da parafanghi allargati, soprattutto al posteriore, da minigonne ribassate e da splendidi cerchioni forgiati da 19 pollici. Il peso a secco dichiarato è 1495 kg.

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    Come però avrete intuito il vero punto forte della nuova M2 è il propulsore: si tratta di un 3.0 sei cilindri in linea, Twin Power Turbo, in grado di erogare ben 370 Cv, circa 40 Cv in più della S5, che si ferma a quota 333. La coppia massima è pari a 465 Nm ma si può arrivare a 550 Nm mediante un'apposita funzione overboost, mentre per quanto riguarda la trasmissione è possibile optare sul classico cambio manuale a sei marce o sul consigliatissimo doppia frizione M DKG a otto rapporti, che consente al pilota di scegliere fra ben sei modalità di guida diverse, a seconda delle sue esigenze. Ma non solo, il motore è dotato di ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 18 Oct. 2015
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  8. F12 tdf: Maranello omaggia il Tour de France con una supercar strepitosa!!
    La Ferrari propone un modello evoluto della F12 Berlinetta in omaggio alla corsa ciclistica francese. Estetica e prestazioni da urlo!!

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    Oggi ci soffermiamo su una delle più belle supercar italiane uscite sul mercato negli ultimi anni, ossia la Ferrari F12 tdf, derivata direttamente dalla sorella F12: tranquilli la sigla tdf non sta ad indicare l'utilizzo di un propulsore diesel ma indica la più importante corsa a tappe ciclistica al mondo, ossia il Tour de France, al quale la Ferrari vuole rendere omaggio con questo modello, costruito in soli 55 esemplari, in vendita ad un prezzo di poco superiore ai 350.000 euro.

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    Esteticamente le linee riprendono quelle della F12 Berlinetta ma il colore della carrozzeria è obbligatoriamente il giallo, poiché questa è la tinta simbolo del Tour de France, sebbene siano presenti alcuni elementi in carbonio a contrasto come lo splitter anteriore, le prese d'aria laterali, le minigonne e il diffusore posteriore, all'interno del quale sono incastonati quattro possenti scarichi cromati. I gruppi ottici full LED riprendono sia all'anteriore che al posteriore il design di quelli della F12 classica, mentre i cerchi, presumibilmente da 19 o 20 pollici fanno da cornice alle splendide pinze dei freni rosse marchiate Brembo e riprese da LaFerrari, in grado di bloccare la vettura in soli 30 metri, partendo da una velocità di 100 Km/h.

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    Ma la più importante novità rispetto alla F12 tradizionale sta sotto il cofano: il V12 è stato portato a ben 780 Cv, circa 40 Cv in più rispetto al modello “base”, grazie ad alcuni importanti accorgimenti, come ad esempio l'utilizzo di punterie meccaniche derivate direttamente dal mondo delle corse GT e di trombette ad altezza variabile, già impiegate nei motori delle monoposto di F1, in grado di incrementare il rendimento volumetrico ad alti giri. A questo propulsore è poi abbinato il cambio F1 DCT, in una versione rivisitata e realizzata appositamente con i rapporti di tutte le marce accorciati del 6%, elemento che comporta una riduzione nel tempo di cambiata del 30% salendo di rapporto e del 40% in scalata.

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    Last Post by mi.ky.87 il 20 Oct. 2015
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  9. Immenso Zanardi: vince l'Ironman delle Hawaii nella sua categoria!!
    Il campione bolognese si migliora rispetto allo scorso anno e dimostra una freschezza atletica con pochi eguali: dopo il ciclismo a 48 anni trionfa anche nella gara più dura al mondo

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    L'articolo di oggi non riguarda una vettura ma un personaggio legato al mondo dell'automobilismo, che più di una volta è stato protagonista sul nostro Blog: stiamo parlando di Alex Zanardi, sfortunato pilota di Formula Cart, al quale nel 2001 furono amputate entrambe le gambe in seguito ad un incidente ed in grado poi di affermarsi nello sport per portatori di handicap, prima nel ciclismo poi nell'Ironman.

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    Proprio l'Ironman lo ha incoronato ancora una volta migliore della sua categoria, poiché è risultato vincitore niente meno che dell'”Ironman delle Hawaii” la gara di triathlon più dura al mondo: questa disciplina nata nel 1978 prevede infatti che si debbano percorrere quasi 4 Km a nuoto in acque libere, oltre 180 Km in bici e un'intera maratona a piedi, il tutto senza un attimo di pausa. Insomma un'impresa difficilissima anche per un normo dotato, figurarsi per una persona senza gambe, le cui difficoltà maggiori, a detta dello stesso Zanardi sono proprio nel nuoto, dove ci si deve basare sulla sola spinta delle braccia, senza nessun altro aiuto per il galleggiamento.

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    Ma un campione olimpico di paraciclismo non si abbatte certo di fronte a certe difficoltà, tant'è che dopo i buoni risultati ottenuti lo scorso anno, Zanardi si è addirittura superato, migliorando il suo tempo di oltre sette minuti e risultando il migliore della sua categoria. Per completare l'Ironman delle Hawaii ha infatti impiegato poco meno di 10 ore e si è classificato 167° assoluto, su oltre 2300 partecipanti, impressionando quasi tutti i suoi colleghi per la tenacia e per la costanza. Tenete conto che Zanardi è nato a Bologna 48 anni fa, dunque non è più un ragazzino ma è dotato di una forza di volontà fuori dal comune e di una freschezza atletica impressionante, come si era peraltro capito subito dopo l'incidente del 2001.

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    Insomma Zanardi continua ancora a stupire e per l'ennesima volta deve essere citato come esempio per tutti coloro che si perdono d'animo facilmente o si lamentano per qualche piccola difficoltà che la vita gli pone davanti: senza gambe e con la sola forza di volontà si possono compiere imprese impossibili o difficilissime anche per persone ben più fortunate. Alex Zanardi docet.

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    Last Post by mi.ky.87 il 22 Oct. 2015
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  10. Gruppo Volkswagen: ecco le strategie per il post diesel-gate
    Il gruppo tedesco punterà molto su ibrido ed elettrico, oltre a utilizzare trappole NOx più efficienti. Basterà!?

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    Il caso diesel-gate è stato uno dei più grandi scandali della storia dell'industria automobilistica recente e ha portato un vero e proprio scossone all'interno di Volkswagen, tanto che, dopo le dimissioni di Winterkorn e l'arrivo di Matthias Muller, si stanno delineando le nuove strategie per il futuro del marchio, considerando che la fiducia dei clienti è scesa ai minimi storici. Il primo passo per i prossimi anni sarà dunque quello di riconquistare quanto prima la stima dei vecchi clienti e possibilmente acquisirne dei nuovi: ricordiamo infatti che se Volkswagen riuscirà a sopravvivere al fallimento, cosa molto probabile, lo deve soprattutto ai grossi guadagni degli scorsi anni, che hanno portato il gruppo a essere il primo produttore mondiale di auto a fine 2014.

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    Ad ogni modo il nuovo CEO Herbert Diess ha voluto sottolineare quali saranno i passi principali per il futuro del marchio, nel tentativo di riconquistare la fiducia dei clienti: in primis verrà ovviamente adottata una nuova strategia per i motori diesel, che prevede, per tutti i modelli del gruppo, l'adozione dei catalizzatori SCR con Ad Blue, come avviene già sulle vetture di alta gamma Euro 6. Tale sistema di catalizzazione consente di ridurre al minimo le emissioni di NOx mediante un sistema all'avanguardia molto più costoso rispetto alle tradizionali trappole utilizzate sino ad ora sui modelli di caratura medio bassa del gruppo Volkswagen.

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    Inoltre verrà introdotto un ulteriore sviluppo della piattaforma modulare MQB, nata per accogliere i motori trasversali del gruppo: tale innovazione verrà creata appositamente per accogliere diverse tipologie di propulsione, fra le quali anche l'ibrida plug-in, oltre alle classiche benzina e diesel. In programma vi è pure l'introduzione di nuovi modelli full elettric, dotati di questa piattaforma e di una autonomia superiore ai 300 Km.

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    Non solo, verrà introdotta anche una nuova piattaforma modulare denominata MEB, studiata per veicoli di gamma medio bassa e per i veicoli commerciali leggeri: tale base sarà anch'essa modulare e in grado di accogliere la propulsione full elettric, tanto che si parla di modelli con autonomia variabile ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 24 Oct. 2015
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