AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Un Toro scatenato sbanca il Nurburgring!!
    La Lamborghini Huracan Performante, grazie ad un motore più potente e ad una aerodinamica speciale (ALA) ha stabilito il nuovo record del circuito tedesco

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    Italo-tedesca: così potremmo definire la nuova vettura detentrice del record al Nurburgring. Si tratta infatti della nuova Lamborghini Huracan Performante, modello estremamente raffinato dal punto di vista aerodinamico, costruito interamente in Italia dalla Casa del Toro, che è però di proprietà del gruppo Volkswagen e più precisamente di Audi.

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    La nuova Huracan Performante ha polverizzato il record della Porsche 918 Spyder, supercar ibrida tedesca dalla potenza di quasi 900 Cv, fermando il cronometro a 6 minuti e 52 secondi, ben cinque secondi in meno rispetto alla hyperar tedesca. Questo è stato possibile soprattutto grazie ad un’aerodinamica studiata in maniera perfetta, considerando che la potenza della Huracan è di circa 300 Cv inferiore rispetto a quella della 918 Spyder.

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    Ma andiamo con ordine partendo dall’estetica: il telaio è stato realizzato con una combinazione di alluminio e Forged Composite, una particolare fibra di carbonio che consente di creare forme geometriche complesse, aumentando al contempo la rigidità torsionale e diminuendo sensibilmente il peso. In questo materiale sono stati realizzati il cofano, lo spoiler posteriore, il paraurti posteriore e il diffusore, consentendo così un risparmio di circa 40 Kg rispetto ad una Huracan standard. Il quadro è poi completato da un impianto di scarico in titanio con terminali posti in posizione centrale all’interno del diffusore e da cerchi da 20 pollici, all’interno dei quali spicca l’impianto frenante carboceramico con pinze marchiate Lamborghini.

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    Un capitolo a parte merita però l’aerodinamica di questa Huracan Performante: debutta infatti il sistema ALA, acronimo di Aerodinamica Attiva Lamborghini che consente di convogliare i flussi ad hoc per avere la massima stabilità in curva alle alte velocità e il minore carico possibile in rettilineo, al fine di riuscire a trarre vantaggio sia nei tratti misti che in quelli privi di curve. Inoltre l’aerodinamica attiva consente un controllo elettronico sui flap e sulle appendici aerodinamiche, oltre alla presenza di uno spoiler posteriore diviso in due parti per per favorire il vectoring aerodinamico quando si effettuano curve ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 4 April 2017
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  2. Autovelox e telelaser: fra falsi miti e realtà!!
    Vediamo i diversi aspetti dei sistemi di rilevazione della velocità: tanti i falsi miti per ingannarli ma in realtà più passano gli anni più gli autovelox diventano spietati

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    Oggi ci occupiamo di autovelox, per cercare di fare chiarezza su diverse voci che circolano fra gli automobilisti circa il funzionamento di questi strumenti tanto odiati dagli automobilisti. Come vedremo alcune sono solo voci infondate mentre altre indicazioni sono assolutamente veritiere: il tutto è riassumibile in circa 15 punti.

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    Innanzitutto con le ultime norme termina la credenza che alcuni autovelox possano essere celati in piloni o dietro i guardrail, al fine di ingannare gli automobilisti, dal momento che i dispositivi di rilevamento elettronico della velocità devono essere segnalati per legge mediante apposita cartellonistica fissa o mobile.

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    E’ invece reale la possibilità per alcuni impianti semaforici di agire sia come misuratori di velocità che come rilevatori di infrazioni semaforiche, sebbene non sia possibile che tali sistemi svolgano ambedue le funzioni contemporaneamente.

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    Altra credenza errata è che alle vetture con targa straniera non vengano notificate le violazioni dei limiti di velocità rilevati tramite autovelox: ormai grazie all’Unione Europea esiste il "Sistema automatizzato di interscambio dei dati di immatricolazione dei veicoli circolanti nei Paesi UE”, che dall'anno scorso consente di risalire velocemente al proprietario e, quindi, spedire il verbale oltrefrontiera in tempi rapidissimi. Un po’ più lunga e complessa la spedizione in paesi extra UE ma anche in questo caso la spedizione del verbale viene attuata in tempi più rapidi rispetto al passato.

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    Risulta invece reale la possibilità degli autovelox di rilevare la velocità solo lungo la corsia di marcia dove questo è puntato, sebbene esistano dei nuovi sistemi bidirezionali, come ad esempio il Velomatic, quindi attenzione e prudenza sempre!!

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    Altra diceria sbagliata è che il telelaser di notte non funzioni, semmai è l’operatore che al buio può avere difficoltà ad inquadrare veicoli in movimento.

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    Inoltre negli ultimi anni si è diffusa la voce che in città come deterrente si usino finti autovelox (Autobox) che in realtà all’i...

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    Last Post by STE S3 il 21 April 2017
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  3. Ecco a voi le supercar stradali più potenti degli ultimi vent'anni!!!
    Questa classifica, aggiornata a inizio 2017, prende in considerazione le dieci vetture stradali più potenti, prodotte a partire dal 1997 ad oggi

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    In questo articolo vediamo una classifica di quelle che sono state le dieci auto più potenti prodotte negli ultimi vent’anni (sono esclusi i modelli presentati all'ultimo Salone di Ginevra ndr): si tratta quasi sempre di supercar esclusive e di queste circa un terzo sono state prodotte nel Nostro Paese. Ma bando alle ciance e vediamola subito questa classifica in ordine di potenza.

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    Al primo posto si piazza la ormai rinomata Bugatti Chiron, una hypercar esclusiva che raccoglie l’eredità della Veyron. La Chiron verrà consegnata ai primi clienti in agosto e il prezzo di vendita è stato fissato in 2,5 milioni di euro, mentre sul fronte meccanico, è spinta da un 8.0 W16 quadriturbo da circa 1500 Cv. La velocità massima raggiungibile è pari a 420 Km/h e a questa velocità consuma circa un litro di benzina per percorrere mezzo chilometro.

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    Al secondo posto abbiamo la Koenisgegg Regera, modello svedese prettamente artigianale conosciuto soprattutto dagli appassionati del mondo dell’automobilismo. Questa vettura è ibrida e raggiunge una potenza complessiva di circa 1500 Cv, grazie alla combinazione fra un motore termico 5.0 benzina da oltre 1110 Cv e da tre motori elettrici. La velocità massima dichiarata è pari a 410 Km/h e il prezzo si aggira intorno ai 2 milioni di euro.

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    Il podio è completato da un’altra Koenisgegg, la One che adotta solamente un propulsore termico 5.0 V8 biturbo in grado di erogare una potenza massima di 1360 Cv. E’stata costruita in soli sette esemplari e vanta una velocità massima dichiarata vicina ai 450 Km/h mentre il prezzo di vendita resta al momento sconosciuto.

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    Al quarto posto troviamo la Bugatti Veyron, antenata della già citata Chiron. Questo modello ha fatto la storia poiché è stato uno dei primi a sfondare il muro dei 400 Km/h ed è stata per anni la vettura stradale più veloce mai costruita. In 10 anni è stata prodotta in circa 450 esemplari differenziati su due livelli di potenza: la Veyron classica aveva 1001 Cv mentre la Grand Vitesse, seconda evoluzione, arrivava sino a 1200 Cv.

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    Last Post by mi.ky.87 il 12 April 2017
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  4. Audi: ecco le strategie per il futuro e i dati di vendita del 2016!!
    Il CEO Muller ha descritto le principali novità che ci attendono nei prossimi mesi e illustrato i dari di vendita dello scorso anno

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    L’articolo di oggi lo dedichiamo ad Audi, dal momento che il CEO di Volkswagen Muller ha illustrato i dati di vendita dell’anno passato e le nuove strategie per il futuro, confermando di fatto i nuovi modelli e grandissimi investimenti nel campo della guida autonoma e dell’alimentazione elettrica.

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    Ma andiamo con ordine e parliamo dei dati di vendita del 2016: Audi ha avuto un incremento delle vendite pari al 3,6%, vendendo quasi 1 milione e 900 mila veicoli, sebbene sia stata costretta ad accantonare preventivamente circa 1,8 milioni per il problema agli airbag prodotti dal fornitore giapponese Takata e altri 1,6 milioni per fronteggiare lo scandalo dieselgate negli USA. Nel complesso il fatturato è stato comunque in crescita del 1,5% rispetto al 2015 grazie soprattutto alle ottime vendite di Q7 e A4 mentre sul fronte degli investimenti la casa tedesca si dimostra molto solida, con una liquidità in aumento di oltre 800 milioni sui dati del 2015.

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    Ma basta parlare di numeri che contano sino a un certo punto e spazio alle novità: tralasciando le nuove generazioni di modelli già esistenti, come ad esempio la nuova A1 e la nuova A7 che arriveranno a primavera 2018, quest’anno dovrebbe debuttare la nuova generazione della A8, mentre per la tanto attesa Q4, SUV di medie dimensioni dall’anima prettamente sportiva, bisognerà attendere il 2019.

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    Molta attenzione è poi stata rivolta alla guida autonoma dal momento che la nuova A8 sarà dotata di guida assistita di livello 3 e sarà quindi in grado di muoversi autonomamente nel traffico sino a una velocità di 60 Km/h. Non solo, a Monaco Audi ha dato i natali ad una nuova società denominata Aid (Autonomous Intelligent Driving) che si occuperà di diffondere la guida autonoma a tutto tondo, ad esempio anche su taxi e autobus, aumentando così i possibili guadagni per l’intero gruppo Volkswagen.

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    Infine sul fronte dell’elettrico Audi ha confermato il suo grande impegno: nel 2018 dovrebbe infatti debuttare un nuovo SUV basato sulla e-tron quattro concept ed in grado di garantire almeno 500 Km di autonomia, mentre entro il 2020 verranno lanciate sul merca...

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    Last Post by mi.ky.87 il 17 April 2017
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  5. Revisioni: ecco a cosa prestare maggiore attenzione!!
    Vediamo gli aspetti che gli esperti della motorizzazione tendono a valutare con più attenzione durante le revisioni

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    Nell’articolo di oggi affrontiamo un argomento quanto mai spinoso, ossia le revisioni. Si calcola che nel 2017 saranno circa 1,5 i milioni di veicoli che si sottoporranno alla revisione per la prima volta, a cui vanno aggiunti tutti quei modelli più vecchi che ogni due anni devono sottoporsi al controllo necessario per poter circolare senza problemi sul territorio Nazionale. In questo articolo andremo a vedere, in particolare, quali sono gli elementi che devono risultare impeccabili e che possiamo valutare anche noi guidatori senza l’intervento particolare di esperti.

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    In primis senza dubbio gli pneumatici: se questi sono troppo consumati o non corrispondono alle misure riportate sulla carta di circolazione la bocciatura è assicurata. Nel dettaglio lo spessore del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 mm e lo scostamento massimo fra i due assi deve essere nell’ordine del 25%. Inoltre se questi parametri vengono rispettati ma si vedono danni strutturali alla carcassa dello pneumatico la vettura può essere respinta, mentre se si adottano pneumatici diversi in termini di marca da quelli riportati sulla carta di circolazione ma uguali sullo stesso asse la vettura passerà comunque la revisione.

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    Altro punto molto importante riguarda le cinture di sicurezza sia anteriori che posteriori: queste devono essere integre e funzionali in tutte le loro componenti principali, vale a dire, fibbia, arrotolatore e nastro. Ovviamente non va dimenticato il pretensionatore, dal momento che in caso di danno va sostituito: qualora ciò non accada la vettura subirà l’immediata bocciatura alla revisione.

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    Proseguendo nell’analisi, i tecnici andranno poi a esaminare nel dettaglio il parabrezza, alla ricerca di danni o crepe che potrebbero compromettere non solo la visibilità per il pilota ma anche la sicurezza degli occupanti dell’auto e degli altri utenti della strada. Qualunque danno non riparato nell’area visiva del pilota è causa di bocciatura alla revisione, sebbene piccole riparazioni di scheggiature fuori dal suddetto capo visivo a volte siano tollerate, purché la riparazione sia eseguita a regola d’arte.

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    Infine i tecnici che eseguono la revisione alzano la vettura sul ponte per valutare eventuali perdite sottoscocca: qualsiasi perdita causa l’immediata bocciatura alla revisione, ecc...

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    Last Post by mi.ky.87 il 20 April 2017
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  6. Audi-Porsche: accordo sull'elettrico!!
    Le due case del gruppo Volkswagen progetteranno insieme una nuova piattaforma comune per i modelli elettrici, pur mantenendo invariato il DNA dei due marchi

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    Audi in questi ultimi anni è cresciuta parecchio e adesso pare vicino ad un accordo con i cugini di Porsche per la realizzazione di futuri modelli sportivi ibridi su di una piattaforma congiunta. L’idea di unire due delle case più prestigiose del gruppo Volkswagen è stata confermata da una nota dei due marchi tedeschi e si pone come obiettivo quello di non snaturare le rispettive vetture ma creare una collaborazione che consenta di mantenere le identità di ogni singolo marchio.

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    Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto verso una collaborazione di questo tipo? La risposta è molto semplice: con l’avvento dell’ibrido e dell’elettrico i costi di ricerca e sviluppo per le singole case automobilistiche sono cresciuti enormemente perciò unire le forze può essere un ottimo modo per risparmiare in termini di costi, riuscendo allo stesso tempo a costruire modelli all’avanguardia e dalle prestazioni elevate, come nel DNA di questi due marchi. Non bisogna poi dimenticare i costi del dieselgate e l’esigenza da parte del gruppo Volkswagen di risparmiare il più possibile, ottimizzando le risorse.

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    In Audi e in Porsche ci tengono comunque a sottolineare come le identità dei modelli rimarranno ben separate, con Porsche che punterà quasi esclusivamente alla sportività e alla alte prestazioni, con prezzi ovviamente in linea a quelli di un marchio così blasonato, mentre Audi continuerà a rimanere un po’ l’alter-ego premium del gruppo Volkswagen, puntando molto sulle nuove tecnologie ma mantenendo comunque una gamma molto articolata in grado di coprire dal segmento B sino a quello delle ammiraglie, passando per le sportive TT e R8.

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    Infine si deve considerare che questi due marchi in termini di tecnologia ibrida sono parecchio avanti rispetto alla concorrenza, grazie soprattutto alle tecnologie sviluppate per le competizioni, 24 Ore di Le Mans in primis. Porsche infatti correrà in Francia anche quest’anno mentre Audi ha abbandonato nel 2016 per il calo degli investimenti imposti dallo scandalo dieselgate. D’altronde sono già un paio di anni se non tre che Audi propone in gamma i suoi modelli e-tron che coniugano ottime prestazioni a consumi ridotti, sebbene il problema del prezzo resti la principale limitazione verso le nuove alimentazioni (una A3 e-tr...

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    Last Post by Maffio il 28 April 2017
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  7. Ducati: vicino l'addio ai tedeschi!!
    Il gruppo Volkswagen starebbe pensando di vendere la casa di Borgo Panigale per questioni economiche legate al dieselgate e ai nuovi investimenti in altri settori

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    L’articolo di oggi è dedicato ad un marchio motociclistico che molto ha a che fare con il mondo delle auto, ossia Ducati. La casa di Borgo Panigale è stata infatti comprata da Audi nel 2012 ad una cifra superiore agli 800 milioni di euro ma ora il suo futuro all’interno del gruppo Volkswagen sembra a serio rischio.

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    In particolare il gruppo Volkswagen avrebbe affidato alla società Evercore l’incarico di ricercare possibili acquirenti per la casa di Borgo Panigale, ora valutata circa 1.5 miliardi di euro, praticamente il doppio di quanto ha pagato Audi per acquisirla cinque anni or sono. In merito ad eventuali conferme i vertici del gruppo Volkswagen hanno glissato sull’argomento, segno che effettivamente qualcosa bolle in pentola.

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    Ma perché Volkswagen e Audi in particolare starebbero cercando di cedere Ducati? La risposta è molto semplice: per intascare denaro liquido da reinvestire rapidamente per fare fronte allo scandalo dieselgate che costerà al gruppo tedesco 25 miliardi di euro solo negli Stati Uniti. Inoltre il gruppo tedesco pare aver indirizzato i suoi investimenti verso le vetture elettriche e di conseguenza non pare più interessato ad avere un ruolo nel mondo delle due ruote. Insomma un po’ il dieselgate un po’ il poco interesse di Volkswagen per il mondo motociclistico farebbero propendere per una prossima vendita di Ducati, che rappresenterebbe comunque un affare per i futuri acquirenti.

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    La casa italiana infatti gode di ottima salute: per il 2016 ha dichiarato un fatturato di 731 milioni (+4,1% sul 2015) e un importante contributo ai conti del Gruppo Audi, grazie a un risultato operativo di 51 milioni (54 nel 2015) e a un margine operativo del 7%. Per il momento sembra che Volkswagen stia tastando il terreno ma in caso di vendita Ducati potrebbe fare gola a molte case concorrenti o ad altri costruttori, che potrebbero fare del marchio italiano il loro fiore all’occhiello.

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    Dunque non ci resta che attendere eventuali sviluppi: sarebbe...

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    Last Post by mi.ky.87 il 28 April 2017
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