La nostra amata A1 taglia in questi giorni un traguardo importantissimo: ne è stato infatti prodotto da poco l'esemplare numero 500.000, un risultato eccellente per la piccola dei Quattro Anelli, che, dopo un avvio di produzione che aveva fatto pensare al flop, si è rialzata rapidamente, confermandosi come una delle migliori vetture di segmento B, se non addirittura la migliore, nonostante un prezzo un po' più alto rispetto a quello delle rivali, ma, come si sa, la qualità si paga.



L'esemplare numero 500.000 è stato prodotto nello stabilimento di Bruxelles ed è una 1.4 TFSI Rosso Misano destinata al mercato tedesco. Ai festeggiamenti si è unito anche il re del Belgio Filippo, a cui sono state mostrate tutte le fasi di costruzione della piccola di lusso dei Quattro Anelli. La A1 viene prodotta soltanto a Bruxelles da quasi quattro anni al ritmo di 520 esemplari al giorno e attualmente propone versioni a tre e cinque porte con motori tutti turbocompressi: 1.2 TFSI da 86 Cv, 1.4 TFSI nelle tre varianti da 122 Cv, 140 Cv, dotata di sistema cylinder on demand e 185 Cv, 1.6 TDI nelle versioni da 90 Cv, l'unica adatta a neopatentati e 105 Cv e 2.0 TDI da 143 Cv, oltre alla sportiva S1 Quattro 2.0 TFSI da 231 CV, ultima arrivata sul mercato poiché presentata a marzo al Salone di Ginevra. Ricordo che le motorizzazioni sopra citate sono quelle Euro 5 e che le nuove Euro 6 dovrebbero portare ad un incremento lieve di potenza, pur riducendo le emissioni.



Audi ha poi diffuso alcune statistiche relative alla produzione della A1: l'80% delle persone che l'hanno acquistata sono alla loro prima Audi, il 75% degli esemplari è dotato di guida a sinistra e il colore più apprezzato è il bianco (34%), seguito dal nero (25%) e dal rosso (11%). Inoltre il 56% degli esemplari è stato prodotto con carrozzeria tre porte, presente sin dall'esordio sul mercato (la sportback ha debuttato nel 2011, circa un anno dopo la tre porte), mentre ben il 31% delle vetture è dotato di cambio automatico doppia frizione s-tronic, una vera chicca per un modello del segmento B. Il mercato più importante resta quello tedesco, seguito da quello inglese e da quello francese.


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