AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Alfa Romeo in F1: vera nostalgia o pura strategia di marketing!?
    La casa del Biscione tornerà in F1 nel 2018 come partner della scuderia Sauber, adottando una power unit Ferrari di ultima generazione: attesa ed entusiasmo fra gli appassionati

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    Ottime notizie per gli appassionati di F1: è notizia di questi giorni che il marchio Alfa Romeo è pronto a sbarcare nuovamente in F1, dopo i grandi successi ottenuti nei primi anni ‘50 con Nino Farina e Juan Manuel Fangio. E’ bene subito precisare che Alfa rientrerà, per il momento, come main sponsor e non come vero e proprio costruttore, sebbene sia uno scenario possibile nei prossimi anni.

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    La casa del Biscione ha stretto una partnership con la Scuderia svizzera Sauber, ormai da diverso tempo in crisi finanziaria: tale accordo consentirà uno scambio di conoscenze ingegneristiche molto importante fra un marchio come Alfa Romeo, quanto mai bisognoso di un rilancio a livello mondiale, e la Scuderia Sauber che negli anni ha accumulato parecchia esperienza nel campionato di F1. Secondo Marchionne, team principal di FCA, questo sarà il primo passo per far tornare Alfa Romeo ai tempi d’oro sia per quanto concerne le corse automobilistiche sia per quanto riguarda le vendite di modelli stradali. Anche i vertici di Sauber hanno manifestato grande interesse e soddisfazione per l’accordo raggiunto, considerando che il loro know-how in F1 sarà fondamentale soprattutto nella costruzione del nuovo telaio della monoposto 2018, senza dimenticare che la Scuderia svizzera senza l’apporto della casa italiana sarebbe stata destinata al fallimento.

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    Come detto però Alfa svolgerà solamente il ruolo di main sponsor, vale a dire che comparirà sulla carrozzeria delle nuove vetture ma non fornirà le power unit che saranno le stesse della Ferrari, così da contenere molto i costi, considerando che uno sviluppo da zero di un nuovo motore richiederebbe un grosso investimento economico.

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    Capitolo piloti: uno dei due sedili è già prenotato al campione in carica di F2 Leclerc, talento sopraffino in orbita Ferrari e destinato ad essere una delle prime scelte per la scuderia di Maranello, una volta che Kimi Raikkonen avrà appeso il casco al chiodo. Il secondo posto è andato al talento di casa Sauber Ericsson che ha battuto in volata l’altro talento italiano Antonio Giovinazzi.

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    Last Post by paolonetre il 17 Dec. 2017
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  2. Giulietta Sport: ennesima nuova versione ma senza facelift!!
    Dopo oltre cinque anni la segmento C italiana avrebbe bisogno di un vero restyling ma in FCA ancora non si decidono, con il risultato che le vendite sono ai minimi storici, soprattutto all'estero

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    In FCA sembrano convinti che la Giulietta non abbia bisogno di alcun restyling completo, sebbene sia sul mercato con le stesse linee ormai da diversi anni: ecco che allora per fare mantenere un minimo di appeal alla vettura italiana, viene proposto un nuovo allestimento denominato Sport, venduto a partire da 24.450 euro come la versione Super.

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    Esteticamente l’allestimento Sport propone un look molto aggressivo, grazie ai cerchi da 17 pollici a cinque fori, alle modanature rosse sui paraurti e alle minigonne laterali più marcate. Le dimensioni degli scarichi sono state maggiorate, mentre i fendinebbia vengono offerti di serie, così come i vetri posteriori oscurati.

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    Riguardo ai propulsori non è stata introdotta nessuna novità e di conseguenza l’allestimento Sport è abbinabile al turbo benzina 1.4 da 120 Cv, disponibile anche con la doppia alimentazione benzina-GPL e ai due 1.4 Multiair da 150 e 170 Cv, con quest’ultimo che offre di serie il cambio doppia frizione TCT. Sul fronte dei diesel l’allestimento Sport è disponibile sul 1.6 JTDm 120 Cv a trasmissione sia manuale che automatica e sui 2.0 da 150 e 175 Cv, quest’ultimo in abbinata con la sola trasmissione automatica TCT.

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    Infine gli interni offrono dettagli in colore nero per aumentare l’idea di sportività, come ad esempio il cielo e i tappetini, mentre i sedili sportivi sono in tessuto con logo Alfa inciso sui poggiatesta. Di serie vengono poi offerti il climatizzatore monozona, il volante in pelle, il selettore della modalità di guida DNA, il cruise control e il sistema infotainment U-Connect con schermo da 5 ...

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    Last Post by ale82tjpower il 7 Oct. 2017
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  3. Alfa Mito Veloce: poche luci e molte ombre!!
    La piccola di casa Alfa si dimostra sportiva e grintosa con questo nuovo allestimento ma paga una linea troppo superata e finiture inferiori rispetto alla concorrenza

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    Dopo aver parlato qualche mese fa della nuova Giulia Veloce, presentata al Salone di Parigi 2016, oggi vediamo la sua sorella minore, ossia la Mito Veloce che è passata quasi inosservata, considerando che sono più le ombre delle luci su questa speciale versione, in grado di strizzare l'occhio soprattutto ai giovani single o agli amanti delle piccole sportive.

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    Partendo dall'estetica, la Mito Veloce inserisce qualche nuovo accorgimento, come l'aggressiva calandra a nido d'ape anteriore e i cerchi bruniti, sebbene il design resti ormai lo stesso da anni, tanto da essere considerato ormai desueto, soprattutto se confrontato con le rivali Mini, A1 e DS3 che continuano a rinnovarsi ogni due o tre anni. Da segnalare, comunque, l'estrattore posteriore molto sportivo che incastona il doppio scarico e le cornici brunite dei gruppi ottici, elementi che provano a svecchiare un po' questo modello riuscendoci però solo in parte.

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    La nota più lieta arriva sicuramente dal propulsore: si tratta di un ottimo 1.4 Multiair turbo benzina da 170 Cv, in grado di spingere la Mito sino ai 218 Km/h, con un'accelerazione da 0 a 100 Km/h in circa sette secondi. Tale motorizzazione, sempre pronta in ogni condizione e dotata di un sound davvero piacevole, è abbinata al cambio sequenziale TCT doppia frizione, che sembra però non seguire appieno le potenzialità del propulsore tanto da risultare un po' pigro in certe condizioni e lontano anni luce dai DSG e dagli s-tronic dei rivali tedeschi. Molto buono e potente, invece, l'impianto frenante che, complice anche il peso ridotto della vettura, la riesce a fermare in spazi veramente ridotti. Non manca infine l'Alfa DNA a disposizione del guidatore per selezionare la modalità di guida preferita.

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    Infine parliamo degli interni le cui finiture sulla plancia sono molto sportive, gi...

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    Last Post by mi.ky.87 il 16 Nov. 2016
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  4. Tedesche attente: la Giulia va "Veloce"!!
    Presentato a Parigi questo nuovo allestimento dell'ammiraglia italiana, con tanto di trazione integrale, così da cercare di spezzare il dominio tedesco nel segmento premium

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    Ovviamente nei nostri articoli non potevamo dimenticarci delle auto di casa nostra e in questo caso dell'Alfa Giulia Veloce, presentata a Parigi ed in grado davvero di fare paura alle tedesche in termini di prestazioni, comfort e finiture. Tale allestimento rappresenta il top di gamma in casa Giulia, escludendo logicamente la Quadrifoglio Verde, e quindi bando alle ciance e cominciamo subito ad analizzare questa nuova versione della berlina del Biscione.

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    Partendo dall'estetica, la nuova Giulia Veloce si contraddistingue per i paraurti specifici con carreggiate allargate, per la fanaleria xenon anteriore e per la cornice dei cristalli nero lucido, mentre al posteriore spicca un diffusore di nuova concezione, nel quale sono incastonati i due terminali di scarico. Non mancano inoltre il badge “Veloce” sulle fiancate, per sottolineare la sportività e la ricchezza di questa versione, e i generosi cerchi in lega bruniti attraverso i quali è possibile scorgere le pinze dei freni colorate in oro o in rosso a seconda delle esigenze del cliente.

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    Passando alla tecnica, una delle novità più importanti dell'allestimento veloce è la disponibilità della trazione integrale Q4, che va ad affiancarsi alla già presente trazione posteriore, di serie su tutte le Giulia. In particolare la trazione Q4 è particolarmente raffinata poiché è comunque in grado, in condizioni normali, di mantenere la maggior parte della trazione al retrotreno, (rendendo quindi la guida sportiva molto divertente) per spostarla poi all'anteriore quando necessario.
    Riguardo ai propulsori, trattandosi di una versione top di gamma, sono disponibili solamente il 2.2 turbodiesel da 210 Cv e 470 Nm di coppia (0-100 in 6,8 secondi e velocità massima di 235 Km/h) e il nuovo 2.0 benzina Multiair da ben 280 Cv, abbinati ambedue al cambio automatico a otto marce con tanto di paddle al volante e alla già citata trazione integrale.

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    Last Post by lipes il 12 Oct. 2016
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  5. Pebble Beach si tinge di tricolore!!!
    L'Italia sbanca una delle più importanti kermesse di auto storiche, grazie soprattutto a Lancia e ad Alfa Romeo, senza dimenticare la sempreverde Ferrari

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    Ormai è una tradizione: agosto lo potremmo definire il mese dell'eleganza poiché si svolge uno dei più importanti concorsi automobilistici mondiali, ossia il “Concorso di Eleganza di Pebble Beach”. Pebble Beach, piccola cittadina sulla costa californiana, ospita ogni anno questa kermesse all'interno del suo Golf Club e quest'anno ha riservato grandi soddisfazioni ai brand di casa nostra.

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    La vincitrice del concorso, infatti, è un modello italiano: si tratta della storica Lancia Astura Cabriolet, vettura carrozzata nel 1936 da Pinin Farina (staccato perchè si tratta del fondatore Battista Farina detto appunto Pinin e non dell'azienda fondata successivamente come Pininfarina) e posseduta in passato anche dal celebre chitarrista Eric Clapton, che l'ha definita come l'automobile più bella e divertente che abbia mai guidato. Ora questo modello appartiene al collezionista californiano Richard Mattei e ne sono state prodotte solamente sei in totale.

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    Tecnicamente la Astura era già piuttosto avanzata, poiché dotata di un propulsore da 2.9 litri V8 con bancate strettissime (19°), cambio manuale a quattro marce più retromarcia e potenza massima di 82 Cv. La velocità massima di questo modello era pari a 130 Km/h, valore di assoluto rispetto per gli anni '30, mentre l'elettronica era totalmente gestita dalla Bosch.

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    Infine si segnalano altri due successi italiani nella edizione 2016 del Concorso di Pebble Beach: la prima è la vittoria dell'Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale del 1957 come “Vettura chiusa più elegante” e il terzo posto come Postwar Touring. Tale Alfa appartiene attualmente al collezionista italiano Corrado Lopresto ed è carrozzata da Bertone, mentre l'altro successo è la vendita di una Alfa 8C 2900B carrozzata Touring, che è stata ceduta all'asta per ben 19,8 milioni di euro, piazzandosi in ottava posizione fra le auto più costose di tutti i tempi, comandata dalla Ferrari 250 GTO Berlinetta del 1962 che, proprio a Pebble Beach, venne venduta nel 2014 ad oltre 38 milioni di euro.
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    Last Post by mi.ky.87 il 9 Sep. 2016
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  6. Alfa Stelvio: il SUV del Biscione già entro fine anno!!
    Marchionne ha dichiarato di voler lanciare il nuovo SUV Alfa entro fine anno: ecco le prime immagini di questo modello chiaramente derivato dalla Giulia

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    Oggi ci occupiamo di un futuro SUV di casa nostra, sul quale sono poste le speranze italiane di vedere una vettura di questo segmento potere competere alla pari con Audi e Volkswagen fra i modelli premium. Il modello in questione, come avete intuito, è l'Alfa Romeo Stelvio, SUV che la casa del Biscione dovrebbe lanciare ad inizio 2017, sebbene in origine fosse previsto per quest'anno, ma poi i ritardi avuti con la Giulia hanno spostato in avanti tutta la produzione.

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    La Stelvio, nome provvisorio ma quanto mai vicino alla denominazione ufficiale, sarà basato proprio sul pianale della Giulia e, nonostante le numerose camuffature, è possibile osservare dalle foto come la calandra anteriore sia del tutto simile a quella della berlina italiana, con il trilobo iconico di Alfa a dominare il frontale. Pure i gruppi ottici anteriori e posteriori sembrano molto simili a quelli della Giulia, mentre il retrotreno potrebbe lasciare spazio ad un nuovo diffusore sottoscocca in alluminio, così da proteggere la vettura nel fuoristrada, riprendendo, in parte, il design posteriore della Maserati Levante.

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    Riguardo ai propulsori, questi dovrebbero essere i medesimi della Giulia, sebbene non si sappia ancora nulla circa la disponibilità di una variante sportiva Quadrifoglio Verde, che andrebbe a scontrarsi direttamente con l'Audi SQ5 e con la già citata Maserati Levante. Paiono invece confermatissimi i propulsori Multiair e T-Jet già visti sulla Giulia berlina, con il 2.0 benzina da 200 Cv abbinato al cambio doppia frizione a otto rapporti e il 2.2 turbodiesel disponibile nelle due varianti da 150 Cv e 180 Cv, che si andrebbe a scontrare direttamente con i 2.0 TDI di Wolfsburg e Ingolstadt. Di serie su tutte le motorizzazioni dovrebbe essere invece presente la trazione integrale Q4 di Alfa Romeo.

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    Last Post by lipes il 3 May 2016
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  7. Il crollo del Biscione!!
    Alfa fa registrare perdite del 5% nel 2015 nonostante la netta crescita del mercato dell'auto. Italia unico paese trainante e gamma poco aggiornata le principali cause della crisi

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    I mesi passano ma la tanto pubblicizzata ripresa del marchio Alfa sembra parecchio lontano: la casa italiana ha fatto registrare pessime vendite nel corso del 2015 e i dati ormai appaiono tutt'altro che confortanti, complici anche i ritardi che hanno coinvolto la Giulia, modello di punta, il cui obiettivo era proprio quello di rilanciare la casa del Biscione.

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    Alfa si mantiene a galla solamente in Italia, dove fa registrare una crescita nelle vendite della Giulietta (+17%), pur dovendo subire lo smacco di vedersi superata da un modello tedesco come la Golf. Sempre nel nostro paese crolla la Mito che, complice i restyling di Mini e A1 risulta un modello ormai obsoleto sia nelle design che nelle dotazioni di serie. Ormai purtroppo il mercato italiano rappresenta quasi il 50% delle vendite complessive mondiali, considerando che in Italia sono state immatricolate 30.500 unità, contro le circa 64.000 vendute complessivamente.

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    Restando in Europa, Alfa ha venduto nel complesso circa 58.000 unità, rappresentando così quasi il 90% delle vendite, sebbene il calo sia stato sensibile: in Francia si è scesi di oltre il 15%, in Inghilterra del 8% e in Ungheria e Norvegia si è andati addirittura oltre il 40% di immatricolazioni in meno. E' vero che in alcune nazioni come Austria e Slovenia il marchio del Biscione è in crescita (+19%) ma la perdita complessiva a livello mondiale del 4%, quando il mercato dell'auto è in netta ripresa deve fare riflettere i vertici della casa italiana.

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    Andando oltreoceano, Alfa si salva grazie alla sportiva 4C, vettura molto apprezzata che ha rappresentato oltre il 75% delle vendite totali negli USA, sebbene il marchio italiano sia considerato ancora un brand di nicchia. Inoltre il fatto che, nonostante ciò, gli Stati Uniti rappresentino il terzo mercato mondiale per Alfa deve far riflettere parecchio, soprattutto considerando che al secondo posto si piazza il continente asiatico, nel quale però si è registrata una perdita del 25% rispetto al 2014.

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    Last Post by mi.ky.87 il 16 Feb. 2016
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  8. Alfa Romeo: ecco le ipotesi più probabili per il ritorno alle competizioni!!
    Marchionne ha dichiarato che la casa del Biscione è pronta al ritorno alle corse: vediamo quali sono le competizioni più papabili per il debutto

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    Marchionne stavolta ha sorpreso tutti affermando ufficialmente che Alfa Romeo è pronta a rientrare nel mondo delle corse, settore dove per anni ha dominato, prima in F1 nei primi anni '50 poi nel Mondiale turismo a cavallo degli anni '90, sino alla crisi degli anni Duemila, che ha tolto definitivamente il marchio del Biscione dalle competizioni. Ora però il vento sembra essere cambiato e dopo il rilancio atteso nei prossimi anni si parla sempre più insistentemente di un ritorno nel mondo delle corse che contano.

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    Marchionne non ha specificato in qualche settore vedremo gareggiare le Alfa Romeo: per i più appassionati si sogna il ritorno in F1, che manca dagli anni'60 ma questa ipotesi pare piuttosto improbabile, considerando il grande sforzo economico richiesto e lo scontro fratricida con Ferrari (che peraltro mostra sulle fiancate proprio il simbolo del Biscione), sebbene da Maranello possano fornire i motori e lasciare ad Alfa la costruzione del telaio. Altra possibilità è invece quella della costruzione di power unit per team già presenti nel circus, come ad esempio la Toro Rosso, già in orbita Ferrari da molto tempo e magari interessata a propulsori italiani in grado di offrire buone prestazioni ma ad un prezzo inferiore rispetto a quelli offerti attualmente dal Cavallino.

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    Altra interessante possibilità sarebbe quella di vedere il marchio di Biscione in competizioni diverse dalla F1, come ad esempio la 24 ore di Le Mans, gara storica che, in caso di vittoria, potrebbe rappresentare un ottima rampa di lancio in termini di pubblicità per l'intera gamma Alfa, un po' come successo ultimamente per Audi. Inoltre in questo settore la casa italiana potrebbe rivaleggiare direttamente con le case tedesche, concorrenti pure nel mercato automobilistico quotidiano, come ad esempio Audi e Porsche così in caso di risultati positivi, questi andrebbero indirettamente a screditare le rivali.

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    Infine l'ultima ipotesi, che è anche quella più probabile, secondo quanto si è saputo da persone vicine a Marchionne: Alfa potrebbe entrare in competizioni americane, così da aumentare la pubblicità oltreoceano, dimostrando, di fatto, di non avere nulla da invidiare ai marchi storici a Stelle e Strisce, sebbene in ogni caso l'investimento in termini di budget sarebbe anche in questo caso abbastanza elevato.

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    Last Post by mi.ky.87 il 17 Dec. 2015
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  9. Se Volkswagen piange.....Alfa non ride!!
    La casa italiana è alle prese con forti ritardi nella produzione, basti pensare che ancora si sa pochissimo sulla nuova Giulia, presentata ormai cinque mesi fa

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    Come dice un vecchio detto “Se Atene piange, Sparta non ride” e in questo caso si addice perfettamente alla situazione Volkswagen e Alfa Romeo: se infatti il gruppo tedesco è coinvolto in uno dei più grandi scandali della sua storia, il celeberrimo diesel-gate, la casa italiana deve affrontare le difficoltà legate al lancio della nuova Alfa Romeo Giulia, annunciata in pompa magna a fine giugno ed ora sparita dai radar.

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    Ma andiamo con ordine: la Giulia Quadrifoglio Verde è stata presentata ufficialmente il 24 giugno ad Arese ed è stata annunciata come la vettura del rilancio per il marchio del Biscione, la cui gamma è praticamente ferma da circa cinque anni. La Quadrifoglio Verde però si configura come una sportiva vera e propria con un motore da oltre 500 Cv e un prezzo di partenza, vicino ai 95.000 euro, insomma non proprio alla portata di tutti.


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    Bene, sono passati quasi sei mesi e delle altre versioni della Giulia non si sa ancora praticamente nulla: motorizzazioni e allestimenti restano un mistero, per non parlare del design che dovrebbe differire in maniera abbastanza deciso, rispetto alla sportivissima Quadrifoglio Verde. In Alfa giurano che tutti questi dati dovrebbero essere svelati a breve, sebbene la commercializzazione non sia attesa prima di metà 2016, circa sei mesi dopo rispetto a quanto previsto inizialmente.

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    Inoltre, come conseguenza di ciò, anche il SUV Alfa previsto per giugno 2016 dovrebbe arrivare sul mercato non prima del 2017, comportando così uno slittamento in avanti di sei mesi per l'intera gamma. Marchionne, in proposito, ha parlato di alcune debolezze legate al mercato cinese che vanno quanto prima colmate, sebbene, a questo punto, sembri probabile che i nuovi modelli Alfa vengano commercializzati solamente in Europa e in America ma non in Medio Oriente.

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    La casa del Biscione vorrebbe raggiungere per la Giulia un numero di unità annue vendute pari a circa 400.000 unità, progetto assai ambizioso, che, con questo ritardo, non parte certamente nel migliore dei modi, considerando pure che, secondo le analisi di mercato, un obiettivo reale sarebbe quello di 230.000 unità annue.
    Si ricorda infine che il piano di Alfa prevede di investire complessivamente circa 5 miliardi di euro, portando al restyling di gran parte della gamma: nei prossimi mesi dov...

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    Last Post by mi.ky.87 il 11 Nov. 2015
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  10. Giulietta pronta finalmente a cambiarsi d'abito!!
    La prossima primavera dovrebbe debuttare il restyling della Giulietta, che porterà modifiche importanti soprattutto al frontale, nel tentativo di competere con la A3

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    Finalmente in Alfa Romeo si sono dati una svegliata: dopo la presentazione della nuova Giulia, evento più che altro pubblicitario, considerando che a tutt'oggi si hanno ben poche informazioni relative alle versioni e agli allestimenti disponibili per la sportiva italiana, la Casa del Biscione ha deciso di realizzare un evidente restyling per la Giulietta, auto del segmento C praticamente immutata dal suo lancio, avvenuto nell'ormai lontano 2010.

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    La novità estetica principale della nuova vettura italiana sarà la mascherina frontale, ripresa chiaramente della sorella maggiore Giulia: rimarrà dunque il tipico trilobo ma ingrandito rispetto al modello attuale e contornato dal paraurti, nel quale sono inserite le griglie a nido d'ape (riprese anch'essa dalla Giulia), elementi che conferiscono un aspetto chiaramente più sportivo e aggressivo. Non dovrebbero subire modifiche, invece, i gruppi ottici, sebbene il loro look sia ormai piuttosto datato.

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    Probabile poi qualche novità anche per quanto riguarda la plancia e il sistema infotainment, considerando che nei muletti visti girare su strada gran parte degli interni erano mascherati: possibile un aggiornamento dei materiali e delle plastiche, ora meno cheap, e l'adozione dell'ultima versione dello U-Connect, mentre pare improbabile un nuovo disegno per il cruscotto.

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    Infine verranno aggiornate anche alcune motorizzazioni e, in particolare, sarà possibile abbinare il propulsore 1.6 JDT-m da 120 Cv al cambio doppia frizione TCT (configurazione sino ad ora possibile solo col più potente 2.0 JTD-m da 170 Cv): questo accoppiamento potrebbe interessare anche diversi nuovi modelli dell'intero gruppo FCA, mentre, al momento, non si segnalano grosse novità sul fronte delle motorizzazioni a benzina.

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    Last Post by the best74 il 8 Oct. 2015
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