Ebbene sì, oggi dedichiamo un articolo intero ad un motore ma non è nè quello di un'Audi né un'analisi tecnica mirata, bensì la descrizione del propulsore che equipaggerà la nuova Mercedes Benz AMG GT, a cui Big aveva dedicato un articolo negli scorsi mesi.
La vettura in questione dovrebbe debuttare in autunno e il propulsore sarà certamente un 4.0 V8 biturbo in grado di erogare 510 Cv: questo motore presenta 8 cilindri a V, con le bancate inclinate tra loro di 90°, tra le quali sono posti due turbocompressori, che lavorano a 1,2 bar di pressione. Il motore è sottoquadro (83 mm di alesaggio, 92 di corsa), valori che, fino a qualche tempo fa, connotavano un motore pigro nel salire di giri, ma che oggi fanno il paio con un paio di concetti-chiave, quale elasticità ai bassi regimi e, soprattutto, contenimento delle dimensioni, privilegiando lo sviluppo in altezza anziché in larghezza.
In parole povere, questo motore non è altro che un esatto raddoppiamento del 4 cilindri da 180 CV/litro della A45 con la sola differenza della lubirifcazione a carter secco: questa però non è una novità in campo motoristico, giacchè già 25 anni fa l'Audi V8 venne equipaggiata con un propulsore ottenuto dall'unione di due 1.8 16V dell'allora Golf GTI.
Tornando al motore Mercedes esso presenta il basamento in alluminio realizzato per fusione a terra (come i motori da corsa, semplificando qual tanto che basta) e adotta un disegno a piattaforma chiusa con tecnologia nanoslide per le superfici interne dei cilindri, che li rende, secondo il produttore, due volte più efficaci rispetto ai normali rivestimenti in ghisa. I pistoni, inoltre, sono in alluminio forgiato con fasce elastiche a basso attrito per ridurre ulteriormente il consumo di lubrificante e, con la riduzione degli attriti, aumentare il rendimento.
Tutti questi accorgimenti permettono un peso piuttosto contenuto, attorno ai 200 Kg, e l'omologazione obbligatoria Euro 6.
Infine una nota sui dati tecnici: ...
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