Se vi piacciono le auto moderne con uno stile un po' retro questo articolo vi piacerà sicuramente, giacchè ci occuperemo di una piccola industria automobilistica italiana, denomintata ATS che produce la Leggera, vettura che richiama chiaramente lo stile delle auto da gara anni '60.



La ATS (acronimo di Automobili Turismo e Sport) è un'industria automobilistica bolognese nata negli anni '60 con l'obiettivo di porsi come concorrente diretto della Ferrari nelle gare di F1: ovviamente non vi riuscì e la Casa di Maranello continuò a vincere imponendosi come marchio più blasonato e famoso all'interno del circus, mentre la ATS si ritirò dalle competizioni nel 1965, dopo sole due partecipazioni al Mondiale di F1, senza alcun risultato di rilievo.
Dopo alcuni anni di crisi, nel 2012 la ATS, rilevata da un gruppo di imprenditori interamente italiano, ritorna a produrre auto di serie e nel 2013 arriva la Leggera, vettura particolarmente apprezzata per il suo look retrò, cui dedicheremo la parte restante di questo articolo.



La ATS Leggera ha una carrozzeria barchetta due posti e il nome Leggera deriva dal peso a secco che si riduce a solo 650 Kg. La lunghezza è di circa tre metri e mezzo e la larghezza di 165 cm, mentre il telaio è tubolare in acciaio inox, studiato appositamente per ottenere un eventuale passaporto CSAI-FIA per le competizioni. Le sospensioni sono a triangoli sovrapposti con ammortizzatori Ohlins, l’impianto frenante utilizza dischi autoventilati con pinze a sei pistoncini all’anteriore al posteriore. Il motore, montato in posizione anteriore centrale, permette una perfetta distribuzione dei pesi (50 e 50), mentre, di serie, sono offerti i terminali in acciaio inox, i cerchi in lega da 16 pollici, gli specchietti cromati, i fari a LED e le barre antirollio. A richiesta è possibile avere il rollbar, la capote, i finestrini, gli ammortizzatori regolabili e l'impianto frenante maggiorato.





La ATS Leggera è disponibile in due versioni, di cui una equipaggiata con il 1,6 Turbo da 210 Cv, l'altra con lo stesso motore portato a 240 Cv: la prima viene definita 300 e la seconda 365 (i numeri indicano il rapporto peso/potenza). Queste due motorizzazioni sono abbinabili, oltre che alla trazione poste...

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