Giusto qualche giorno fa avevamo riportato la notizia che Luca Cordero di Montezemolo sarebbe rimasto ufficialmente per almeno tre anni alla guida della Ferrari: il pessimo risultato di Monza e la polemica con Sergio Marchionne hanno portato però lo storico Presidente verso la rimozione, in favore dell'attuale capo del gruppo FCA.
Dunque un gruppo spiccatamente italiano potrebbe diventare americano o comunque decentrare la sua sede all'estero, segnando la fine di un'epoca e portando il futuro del marchio di Maranello verso una strada particolarmente delicata: d'altronde Marchionne è stato molto brusco, definendo Montezemolo non indispensabile e addossandogli le colpe di sei anni di insuccessi in F1, contrapposti però a sei anni di record in termini di vendite, sul mercato mondiale. Di fatto l'Ad di FCA sembra essersi scordato dei numerosi trionfi di Montezemolo, che ha all'attivo ben 14 titoli mondiali di F1 fra piloti e costruttori.
Inoltre Montezemolo non ha digerito l'esclusione improvvisa dal consiglio di amministrazione del gruppo FCA senza nemmeno un ringraziamento, per lasciare spazio a non precisati manager indipendenti. Insomma se già il rapporto si era già incrinato, le ultime parole di Marchionne hanno fatto traboccare il vaso, portando il futuro della Ferrari verso un destino tutt'altro che roseo.
Al momento è difficile dire quali saranno i prossimi passaggi del confronto tra i due, e quanto peseranno veramente le loro parole, dette o riferite. Di fatto dopo neanche due giorni Marchionne ha rimpiazzato Montezemolo, pur promettendo di non spostare la sede Ferrari all'estero, nonostante il presidente uscente abbia ottenuto importantissimi successi industriali con il marchio del Cavallino, peraltro riconosciuti dallo stesso Marchionne.
Vedremo come si muoverà Marchionne nei prossimi mesi ma la sensazione è che il destino della Casa di Maranello possa essere molto cupo: già il GAP da colmare ris...
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