Brutte notizie per Volkswagen: infatti il gruppo tedesco, seconda forza mondiale in campo automobilistico dietro alla giapponese Toyota, ha visto le dimissioni improvvise di Michael Macht, responsabile per la produzione Volkswagen. Apparentemente sembrano solo dimissioni ma è facile intuire che queste sono inevitabilmente legate alle recenti critiche del ceo del Gruppo, Martin Winterkorn, relative proprio alla produzione e, in genere, ai costi che impongono un immediato piano di risparmio, per rivitalizzare i margini di profitto. Il ruolo di Macht viene assunto ad interim da Thomas Ulbrich, che sarà chiamato a gestire una situazione tutt'altro che facile.
Secondo quanto riporta il magazine specializzato Automotive News (ma a ben vedere, altre spiegazioni sono meno plausibili), Macht paga le difficoltà della nuova piattaforma modulare MQB, di cui è stato fervente sostenitore, e che è nata per supportare l'espansione globale di Volkswagen. Questa piattaforma, infatti, è stata appositamente creata per aumentare l'uso di parti comuni (e quindi per ridurre i costi) e per realizzare un numero cospicuo di modelli, ma si è rivelata più problematica nell'implementazione del previsto, specie nello stabilimento principale di Wolfsburg, comportando ritardi nella produzione della nuova Golf e costi supplementari inizialmente non previsti.
Dunque nonostante una buonissima tecnologia basata sull'utilizzo di materiale leggeri al fine di ridurre i consumi e di parti comuni per limitare i costi, questa piattaforma modulare è stata meno versatile del previsto, portando Volkswagen a rimuovere, anche se in modo fittizio, il responsabile alla produzione, giacchè quando si è a capo di colossi così importanti come Volkswagen, ogni piccolo errore lo si paga caramente.
Inoltre nelle strategie della casa tedesca la piattaforma MQB è davvero fondamentale poiché equipaggerà più di 40 modelli del Gruppo (quindi anche Audi, Seat e Skoda): Winterkorn ha definito la MQB “un grande vantaggio competitivo per il gruppo” ma ha sottolineato anche come implementarla rappresenti “uno sforzo tremendo”. Fortunatamente il gruppo Volkswagen ha solide basi e ha subito sinora una crescita inarrestabile o quasi, tant'è che, verosimilmente, nel 2014 riuscirà a conseguire l'obiettivo di 10 milioni di veicoli venduti su scala globale, quattro a...
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