In questi giorni se ne è parlato moltissimo e anche noi non vogliamo fare eccezione: ovviamente l'articolo di oggi riguarda l'ultima attesa vettura marchiata Alfa Romeo, ossia la Giulia, modello che, nelle intenzioni di Marchionne, dovrebbe rilanciare il marchio del Biscione in Europa e nel mondo. La Giulia è stata presentata ad Arese, sede storica dell'Alfa, nella sua versione più sportiva ossia la Quadrifoglio Verde, che per motore e prestazioni non ha nulla da invidiare alle sportive tedesche come Audi RS4 (il nuovo modello dovrebbe debuttare a breve) e BMW M3.



La nuova Giulia ha una linea filante e all'anteriore mostra alcuni dettagli rivoluzionari per un'Alfa: pur mantenendo la classica calandra a trilobo con al centro incastonato il logo del Biscione in versione rivisitata e riammodernata, spiccano le ampie prese d'aria con struttura a nido d'ape e le due aperture sul cofano, elementi che sottolineano l'indole sportiva della vettura. I fari sia anteriori che posteriori adottano la tecnica LED, mentre il retrotreno della Giulia è dominato da un ampio diffusore in carbonio, nel quale sono incastonati ben quattro scarichi. Molto d'effetto pure il sottile spoiler posteriore, sempre in carbonio, e i cerchi, attraverso i quali spiccano le pinze dei freni verniciate in rosso. Da notare, infine, qualche somiglianza di troppo, soprattutto al posteriore, con la nuova Mazda 6, sebbene in realtà la base della Giulia sia la Maserati Ghibli.







Il propulsore della Quadrifoglio Verde è un V6 biturbo di derivazione Ferrari e raggiunge la potenza di ben 510 Cv, valore in grado di far divertire eccome grazie alla trazione posteriore e al classico manettino, mediante il quale il pilota può selezionare la modalità di guida che preferisce. La scelta del guidatore va poi ad influire su risposta acceleratore, risposta dello sterzo e mappatura del motore, consentendo un'esperienza di guida a 360 gradi. I dati relativi alle prestazioni non sono stati diffusi ufficialmente, se non il tempo impiegato per raggiungere i 100 Km/h da fermo, pari a soli 3,9 secondi, quasi un secondo in meno della RS4. Non mancano, per concludere la parte meccanica, alcune soluzioni di avanguardia come, torque vectoring, sospensioni regolabili, Integrated Brake S...

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