Domenica all'alba scatterà il nuovo Mondiale di F1, con la Trentesima edizione del Gran Premio di Australia: questa stagione si annuncia ricchissima di novità, fra cui spicca il debutto dei motori turbo affiancati dal Kers e da una sorta di motore elettrico, denominato Power Unit, fondamentale per distribuire al meglio la potenza e garantire una sorta di "Overboost" nelle fasi calde della gara.

Le incognite
Per molti team e per gli addetti ai lavori, il 2014 è talmente rivoluzionario da essere considerato una sorta di Anno Zero: i veri valori in gioco sono abbastanza difficili da comprendere, sebbene sembri molto probabile che, almeno nei primi Gp, molte squadre debbano far fronte a problemi di affidabilità, legati ai nuovi propulsori, e di consumi, giacchè i motori turbo tendono a consumare molto più del previsto, in proporzione alla capacità regolamentare del serbatoio. Lo spettacolo dovrebbe comunque essere garantito da alcuni dispositivi per favorire i sorpassi, come ad esempio il DRS, e dalle soste ai box obbligatorie per tutti i team in numero pari a due per GP. Inoltre molte polemiche sono nate dalla decisione di assegnare punti doppi durante l'ultima gara, in modo da tenere aperto il Mondiale il più possibile, senza andare incontro a quel calo di interesse legato all'assegnazione prematura dei due titoli. Si ricorda anche che da quest'anno i piloti hanno potuto scegliere a piacimento il proprio numero di gara, senza dover seguire l'ordine di piazzamento nel Mondiale della stagione precedente.

I favoriti sulla carta
Dai test è emerso che il motore Mercedes, grazie alla sua avanzatissima Power Unit, è superiore a tutta la concorrenza ed equipaggiando ben quattro vetture, esse sono a loro volta avvantaggiate rispetto alle altre. La Ferrari, amatissima dal popolo italiano e non solo, è subito dietro, giacchè la sua affidabilità è ottima ma sorgono problemi legati soprattutto ai consumi, assai difficili da gestire, tanto da paventare l'ipotesi di non riuscire a terminare la prima gara. Questo problema, insieme alla già citata affidabilità, è comune a quasi tutti i team ed è presente il rischio concreto di non vedere auto al traguardo alla fine del Gran Premio di Australia.
La squadra che ha sorpreso di più in negativo resta comunque la Red Bull: il motore Renault sembra essere assai meno efficiente degli altri, mentre sembrano essersi acuiti anche quei problema di elettronica al Kers e alla Power Unit, che già negli scorsi anni avevano tradito la casa austriaca, pur senza impedirle di dominare lo scenario mondiale. Vedremo se questa volta i problemi saranno veramente tali o se sarà un bluff archi...

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