Nell'articolo di oggi non ci occuperemo di una grande vettura o di qualche nuova norma automobilistica, ma di un grande uomo che risponde al nome di Alex Zanardi. Zanardi ha completato ieri una vera e propria impresa, terminando un percorso così duro come l'Ironman delle Hawaii in meno di dieci ore e facendo meglio di tante persone normodotate.
Ricordo che nel maledetto anno 2001, a pochi giorni dall'attentato alle Torri Gemelle, Zanardi ebbe uno spaventoso incidente in Austria dove riportò l'amputazione di entrambe le gambe: ciò nonostante il pilota bolognese non si è mai perso d'animo reinventandosi sia come pilota che come sportivo. Al volante di vetture turismo è riuscito a competere ad armi pari con i normodotati vincendo addirittura tre gare ed ha completato i 13 giri che gli mancavano sul circuito del Lausitzring dove ebbe l'incidente, mentre di recente si è dedicato ad altri sport fra cui l'handbike, disciplina equivalente al ciclismo, della quale è campione olimpico in carica.
Ma Zanardi è una persona che non si accontenta mai e per questo si è preparato per la gara più massacrante al mondo, l'Ironman delle Hawaii, disciplina che fa parte del triathlon e che comprende ben 4 Km a nuoto, 180 Km in bici e una maratona a piedi, da completarsi una di seguito all'altra. L'atleta bolognese è riuscito a portare a termine la prova al 273° posto, lasciandosi alle spalle circa 1900 concorrenti normodotati: le difficoltà non sono certamente mancate, sia per la fatica di nuotare solo con la forza delle braccia, sia per la sofferenza causata dallo spingere una sedia a rotelle per 42 Km, sia per il vento laterale che molto ha disturbato Zanardi nelle ultime fasi di gara in handbike.
Ovviamente Alex non si è mai arreso ed ha trasformato il suo problema in una vera e propria spinta propulsiva, lottando...
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