Ormai possiamo dirlo quasi con certezza: il peggio per il mercato dell'auto sembra essere passato, giacchè, per il quinto mese consecutivo, è stato registrato un incremento delle vendite superiore al 10% rispetto al 2014. Da inizio 2015 la crescita complessiva è pari al 15% con oltre 700.000 unità vendute, mentre nel solo mese di maggio l'incremento è stato del 10,7%, con l'immatricolazione di circa 150.000 nuovi veicoli.



Maggio ha fatto segnare però anche un dato controcorrente rispetto ai mesi precedenti e all'intero 2014: è calato sensibilmente il noleggio, che si attesta al meno 2% rispetto a maggio dello scorso anno, a causa soprattutto del crollo dei noleggi a breve termine (-18%), mentre nel lungo periodo si registra ancora un incremento pari al 13%, grazie alla spinta fornita sia dai privati che dalle società.



Riguardo alle alimentazioni, sorprende il dato di benzina e diesel che fanno registrare incrementi sensibili rispetto allo stesso periodo del 2014: in particolare i veicoli a benzina sono cresciuti addirittura del 22%, mentre i diesel si attestano sul 11%, dato comunque molto positivo, considerando che le auto a gasolio non hanno mai registrato un crollo vero e proprio nelle vendite. In netto calo le altre alimentazioni: il GPL si attesta sul meno 6,5% mentre il comparto ibrido e quello elettrico fanno segnare perdite superiori al 20%, segno che i prezzi di queste tecnologie sono ancora troppo elevati per gran parte della popolazione italiana.





Riguardo ai gruppi automobilistici, FCA è quello che fa segnare le crescite maggiori, grazie al boom di Jeep (+184%) dovuto principalmente al rinnovamento della gamma e alle lievi crescite di Fiat (+13%) e Alfa, con Lancia unico marchio in flessione, di circa l'8%.
Molto bene anche il gruppo Volkswagen che si attesta sul più 14% e PSA (+10%), sebbene Citroen sia in crescita e DS in crisi con un meno 22%. Inoltre crescono BMW (+13%) e Hyundai (+19,7% )su cui però incide l'incremento del 36% delle vendite di Kia, di cui Hyundai è proprietaria. L'unico marchio in calo è Toyota (-6%) che probabilmente risente parecchio della crisi del mercato dell'ibrido.



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