AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Mini Remastered: quando la rivisitazione è glamour!!
    Questa vettura riprende le linee estetiche della storica Mini degli anni '60 ma aggiunge tecnologia e dettagli degni delle auto moderne

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    Se volessimo fare un paragone potremmo dire che la Fiat 500 sta alla Mini come l’Italia sta all’Inghilterra, dal momento che entrambe queste vetture hanno motorizzato intere nazioni. Se è vero che sia Fiat che Mini a distanza di anni hanno immesso nuovamente sul mercato vetture molto più moderne (Mini ora però non è più inglese ma della tedesca BMW) con la stessa denominazione, è altrettanto vero che una rivisitazione in stile anni’60 di questi modelli ha ancora più fascino.

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    La primi Mini venne progettata e costruita da Sir Alec Issigonis nel 1959 e grazie a costi contenuti e ad una meccanica semplicissima riuscì, come detto ad avere un successo planetario e a trionfare addirittura nei rally, grazie alle versioni sportive elaborate da John Cooper. Nel 2017 una azienda artigianale inglese, denominata David Brown Automotive, ha deciso di ricostruire la Mini degli anni’60, rendendola più adatta ai tempi moderni, pur senza stravolgerne il design.

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    Questa nuova vettura ha assunto il nome di Mini Remastered (come i vecchi dischi che vengono rimasterizzati per aumentarne la qualità dell’audio) ed esteticamente presenta un frontale con i due iconici gruppi ottici rotondi, dotati di tecnologia a Led, sotto ai quali è stata inserita una mascherina in alluminio. Inoltre le ruote sono state aumentate in termini di dimensioni e si è quindi reso necessario l’allargamento dei codolini passaruota, mentre al posteriore spiccano i gruppi ottici a LED e il terminale di scarico cromato.

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    Riguardo alla tecnica il motore dovrebbe essere un 1.3 quattro cilindri aspirato a benzina da circa 79 Cv, abbinato alla trasmissione manuale e alla trazione anteriore, mentre l’impianto frenante dovrebbe adottare freni a disco, più moderni e sicuri rispetto ai tamburi degli anni’60.

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    Infine gli interni sono particolarmente stilosi e ben rifiniti, d’altronde stiamo parlando di un modello artigianale: l’avviamento del motore avviene a pulsante e al centro della plancia è posto il sistema di infotainment, dotato di un display touch e della piena compatibilità con Android Auto e Apple Car Play. Il quadro è poi completato da volante in legno, pulsanti in alluminio e c...

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    Last Post by mi.ky.87 il 25 May 2017
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  2. Nuova Countryman: sicuri che sia Mini?
    La nuova SUV premium tedesca aumenta sensibilmente in termini di dimensioni e mantiene ottime finiture e grandi motori: così così il sistema infotainment

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    Mini intende fare davvero sul serio nel segmento B premium, tant'è che ha appena presentato la nuova Countryman, versione “All road” della compatta tedesca, se ancora compatta si può definire, considerando che la principale novità di questa versione restyling sta proprio nelle dimensioni cresciute sensibilmente.

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    A questo proposito la nuova Mini Countryman è cresciuta di circa 7,5 cm in lunghezza, con un netto miglioramento della abitabilità interna e della capacità del bagagliaio, che arriva ora sino a 450 litri. Non solo, i sedili posteriori sono scorrevoli, con una escursione di circa 15 cm ed hanno gli schienali recrinabili, così da garantire la massima comodità anche alle persone molto alte, e la massima versatilità in fase di carico, mentre la ciliegina sulla torta è rappresentata dalla Picnic Bench, ossia una piccola panca ricavata dall'apertura del bagagliaio, sfruttabile come base d'appoggio nelle gite fuori porta.
    Stravolgendo il nostro consueto schema, continuiamo a parlare di interni, che mostrano la classica qualità premium tipica delle Mini: è presente il celebre quadrante centrale con cornice a LED che cambia colore a seconda delle situazioni e della modalità di guida, scelta fra le tre varianti Mid Sport e Green. Al centro di questo quadrante è poi posto lo schermo touch da 8,8 pollici, studiato appositamente per gestire il sistema infotainment e il navigatore, sebbene sembri piuttosto scomodo, giacchè si sviluppa soprattutto orizzontalmente e in certe condizioni appare pure di difficile lettura, insomma da Mini ci si aspettava sicuramente di più in questo senso.

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    Riguardo all'estetica, restano gli stilemi classici della Mini restyling, come ad esempio i fari anteriori tondi, dotati di luci diurne circolari full LED e i gruppi ottici posteriori tridimensionali, mentre per quanto riguarda i segni distintivi della Countryman abbiamo la griglia anteriore con finitura a nido d'ape e le protezioni in plastica su parafanghi anteriori e posteriori, così da garantire la massima resa in caso di fuoristrada legg...

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    Last Post by do79 il 10 Feb. 2017
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  3. Mini: arriva la trazione integrale per continuare a dominare fra le compatte premium!!
    Sugli allestimenti Cooper S e SD debutta la trazione integrale All4 mentre le rivali, come Audi A1, la mantengono solo sulla top di gamma S1. Ne risentiranno le vendite?

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    Mini continua nel suo processo di crescita e di ampliamento della gamma: dopo la recente presentazione della versione cabrio la casa anglo-tedesca è pronta a lanciare la trazione integrale sulle due versioni più prestazionali della gamma, ossia le Cooper S e SD. Tali versioni manterranno inalterate le prestazioni ma vedranno un leggero aumento dei consumi, complice, per l'appunto, la presenza della trazione ALL4, tecnologia cresciuta moltissimo negli ultimi anni, grazie alla necessità di BMW di competere quasi alla pari con la celeberrima “quattro” di Audi.

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    La casa di Ingolstadt resta tuttavia ancora superiore in termini di qualità della trazione integrale, sebbene Mini abbia deciso di offrirla non solo su un modello top come la S1 (corrispondente alla John Cooper Works di Mini) ma anche su versioni più abbordabili e soprattutto in abbinamento a motorizzazioni a gasolio, che al momento hanno molto più mercato rispetto ai benzina.
    Non solo, dal punto di vista degli allestimenti, le Mini dotate di trazione integrale offrono di serie diversi elementi molto interessanti come i cerchi in lega da 17 pollici, il sistema di controllo della stabilità (DSC), il blocco del differenziale a controllo elettronico (EDLC) e il Performance Control, mentre i cerchi da 18 e 19 pollici, l'assetto sportivo e il Dynamic Damper Contro (DTC) sono disponibili a richiesta.

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    In Mini hanno poi prestato molta attenzione all'aumento di peso legato all'utilizzo della trazione integrale, riducendolo sensibilmente un efficienza migliorata, a tutto vantaggio di consumi e prestazioni: la Cooper S a benzina monta un 2.0 turbo da 192 Cv ed è così in grado di passare da 0 a 100 Km/h in soli 7 secondi per una velocità massima di 225 Km/h, a fronte di un comsumo medio dichiarato di circa 14,3 Km/l.
    La Cooper SD è, invece, equipaggiata con un 2.0 turbodiesel da 190 Cv e 400 Nm di coppia, capace di passare da 0 a 100 Km/h in 7,2 secondi, con una velocità massima di 222 Km/h. Come potete vedere le prestazioni sono del tutto simili ed ecco che sono allora i consumi a fare la differenza, considerando che il diese...

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    Last Post by mi.ky.87 il 1 Feb. 2016
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  4. Mini Clubman: una station senza rivali!!
    La vettura premium del gruppo BMW conferma la versione station anche per la nuova versione. Audi e Alfa invece rimangono con le sole berline

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    Difficile che un automobilista in cerca una station wagon la desideri compatta, ma, nel caso, Mini sta per presentare a Francoforte la nuova Clubman, modello senza rivali, considerando che né Audi A1 né Alfa Mito hanno in gamma una versione così spaziosa e votata al trasporto di grandi carichi. Evidentemente sia a Ingolstadt che in Italia ritengono che per chi voglia un modello più spazioso si debba salire di livello, mentre in Mini sono convinti del contrario, forti anche di una tradizione che ha sempre visto l'esistenza di una versione station sin dagli esordi.

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    La nuova Clubman cresce, rispetto alla precedente generazione, di ben 27 cm in lunghezza (4,25 m in tutto), 9 centimetri di larghezza, 10 cm di passo e il volume del baule sale da 260 a 360 litri in configurazione a 5 posti, mentre reclinando gli schienali (al 40-60, oppure a richiesta al 40-20-40) si arriva a 1250 litri. Nuovo il design della carrozzeria che prevede le classiche cinque porte, con il portellone posteriore che si apre in modalità “split doors”, ossia mediante due sportelli separati (apribili anche col telecomando) vero simbolo distintivo della vecchia generazione della Clubman. Inediti sono poure i gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale.

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    La meccanica è la medesima della Mini cinque porte classica, perciò anche la Clubman sarà disponibile al debutto in tre versioni: Cooper Clubman con il 3 cilindri turbo benzina 1.5 da 136 cavalli, capace di 205 km/h, 9”1 sullo 0-100 e un consumo medio di 18,9 km/litro, Cooper D Clubman, equipaggiata con il 4 cilindri turbodiesel di 2.0 litri da 150 cv (212 km/h, 8”6, 22,7 km/litro), sino ad arrivare al top di gamma, ossia la Cooper S Clubman, spinta dal 4 cilindri 2 litri turbo benzina da 192 cv (228 km/h, 7”2, 15,9 km/l).
    Riguardo alla trasmissione, per tutte le motorizzazioni è disponibile un'unità manuale sei marce, mentre per le versioni 2.0 è disponibile pure un'inedita variante dell'automatico Steptronic a otto rapporti.

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    Dunque vedremo se Mini riuscirà ad avere successo in un segmento dove per ora non ha rivali, sebbene...

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    Last Post by mi.ky.87 il 15 Sep. 2015
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  5. Il duello: A1 Sportback 2015 vs Mini 5 porte 2015
    Piccolo confronto fra le due reginette del segmento B premium in versione cinque porte

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    Il momento del confronto è finalmente arrivato: oggi infatti andremo a paragonare la nuova Mini 5 porte alla nuova A1 Sportback, in un confronto fra le migliori auto del segmento B premium attualmente disponibili sul mercato. Per la comparazione prendiamo le due motorizzazioni diesel da 116 Cv, sebbene Audi monti un quattro cilindri e la Mini ne abbia solamente tre.

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    Diversa è pure la storia dei due modelli: la A1 tre porte inizialmente ha riscosso poco successo e l'arrivo della Sportback nel 2011 ha contribuito sensibilmente all'incremento delle vendite, grazie alla maggior comodità e versatilità delle cinque porte. Per Mini, invece, le cinque porte sono state più un'esigenza commerciale per contrastare Audi più che una vera e propria necessità, tant'è che a tutt'oggi i puristi del marchio inorridiscono a vedere una vettura da sempre dotata di tre porte con due porte in più. Inoltre ambedue queste “fashion car” si caratterizzano per una eccellente qualità costruttiva, la stessa apprezzabile anche sui modelli di segmento superiore di casa Audi e di BMW (di cui Mini fa parte).

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    Partendo dalla A1, con il restyling di metà carriera sono stati modificati il disegno dei gruppi ottici anteriori, ora un po' più anonimi e allineati al resto della gamma, e la calandra che è stata un po' più appiattita, mentre, sul fronte degli interni e della meccanica è stato implementato il servizio on line Audi Connect e sono stati introdotte alcune chicche, come il servosterzo elettromeccanico, il torque vectoring e il drive select, che consente di scegliere fra tre modalità di guida, a seconda delle esigenze del pilota.
    Sul fronte dei propulsori, oltre al già citato 1.4 TDI da 116 Cv e alla datata unità da 90, fa il suo debutto il 1.0 TFSI tre cilindri, unità a benzina che promette ottime prestazioni, a fronte di consumi da record.

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    D'altro canto la Mini ha puntato su un restyling molto più deciso sia per esterni che per interni, con questi ultimi che hanno guadagnato moltissimo in termini di sportività e tecnologi...

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    Last Post by mi.ky.87 il 9 June 2015
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  6. Nuova Mini JCW: finalmente una degna rivale per l'Audi S1!!
    Le due auto offrono prestazioni e allestimenti molto simili, sebbene la compatta di Ingolstadt rimanga la sola con la trazione integrale a disposizione

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    Da mesi stiamo cercando una vettura in grado di rivaleggiare, almeno in prestazioni, con la nuova S1 e ora sembra che la “nemica” di sempre, ossia la Mini, abbia finalmente prodotto una versione in grado di competere alla pari, almeno in potenza e velocità, con la piccola sportiva tedesca. Ovviamente si tratta del modello tradizionalmente più sportivo della Mini, vale a dire la John Cooper Works, che si aggiorna agli stilemi della nuova Mini 2015.

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    In realtà questo modello ha ben poco da spartire con le sue “sorelle” tradizionali, in quanto è venduta con la sola carrozzeria tre porte ed è caratterizzata da un frontale rinnovato, dotato di un ampia griglia a nido d'ape e di due vistose prese d'aria laterali, mentre, al posteriore, è possibile osservare un diffusore a nido d'ape con incastonato al centro il doppio scarico, identico a quello delle Cooper S. Il kit John Cooper Works offre poi di serie i cerchi da 17 pollici (in opzione quelli da 18) da cui si intravedono le pinze dei freni marchiate Brembo e un nuovo assetto regolabile abbinato al blocco elettronico del differenziale.

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    Il vero gioiello di questo modello resta però il nuovo propulsore 2.0 Twin Power Turbo da 231 Cv, circa 40 Cv in più rispetto alla Cooper S, abbinabile ad un cambio manuale o automatico doppia frizione sempre a sei rapporti. Snocciolando qualche dato, la nuova John Cooper Works raggiunge una coppia massima di 320 Nm, accelera da 0 a 100 Km/h in soli 6,1 secondi e tocca i 246 Km/h di velocità massima. Piuttosto bassi pure i consumi, considerando la potenza del motore, poichè il dato medio dichiarato è di 17,5 Km/l (valore che se confermato sarebbe a dir poco strabiliante).

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    Infine molto belli e ben rifiniti pure gli interni: sono infatti offerti di serie i sedili sportivi in tessuto Carbon Black, la pedaliera in metallo, il padiglione color atracite e alcune finiture dedicate per la plancia. Tra gli optional figurano, invece, una versione specifica dell'head-up display con indicazioni aggiuntive (diff...

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    Last Post by mi.ky.87 il 14 May 2015
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  7. Mini conquista la Dakar 2015!!
    La vettura All4 Racing della casa anglo-tedesca ha vinto l'edizione conclusasi oggi della Dakar con Al-Attiyah, piazzando pure altre tre auto nei primi cinque posti

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    Oggi si è conclusa una delle corse più affascinanti e massacranti al mondo: la Parigi Dakar. La competizione è stata vinta, nel comparto auto, dal principe qatariota Nasser Al-Attiyah a bordo di una Mini All4 Racing, versione speciale della compatta anglo-tedesca, appositamente studiata per queste competizioni, mentre, fra le moto, ha trionfato ancora una volta il veterano Mark Coma, al quinto successo a bordo della sua KTM.
    Ovviamente in questo articolo ci occuperemo maggiormente del comparto auto dove Mini si sta rivelando come una delle vetture più vincenti degli ultimi anni, essendo arrivata al quarto successo consecutivo.

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    L'ultima tappa di oggi ha rappresentato una sorta di passerella, con l'ordine di partenza invertito, ossia con i primi che sono partiti per ultimi: fra l'altro il meteo è stato poco clemente e, a causa di pioggia e fango, la tappa è stata ridotta a soli 34 Km, spegnendo così i sogni di eventuali ribaltoni da parte degli avversari di Al-Attiyah. Nella corsa odierna quest'ultimo si è piazzato solo ottavo, ma con un vantaggio superiore alla mezz'ora sul secondo in classifica, se l'è potuta prendere abbastanza comoda.

    Al-Attiyah-Dakar-2015

    Al-Attiyah ha di fatto trionfato senza troppe difficoltà, grazie alla sua abilità nella guida sulle dune e all'esperienza accumulata nel corso degli scorsi anni, tant'è che è stato soprannominato “la Volpe del Deserto”. L'unica difficoltà avuta dal pilota qatariano è stato un piccolo malore accusato durante le prime fasi della corsa a causa dell'altitudine, ma, per il resto, ha davvero corso in solitaria, vincendo ben cinque tappe sulle tredici totali.

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    Detto del bravissimo driver qatariota, è il momento di parlare della sua vettura, una Mini sponsorizzata Red Bull, che ha letteralmente polverizzato la concorrenza, considerando anche che nei primi cinque posti si sono classificate ben quattro Mini All4 Racing, con la sola eccezione della Toyota Hilux di De Villiers, piazzatasi al secondo posto finale.
    Per gli amanti della meccanica, snoccioliamo giusto qualche informazione sulla Mini All4 Racing: essa è dotata di un telaio a traliccio tubolare in acciaio, necessario per resistere alle forti sollecitazioni legate ai raid nel deserto, mentre il propulsore è un 3.0 sei cilindri in linea biturbo di derivazione BMW, capace di una potenza massima di circa 315 Cv. La ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 24 Jan. 2015
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  8. Mini conquista la Dakar 2015!!
    La vettura All4 Racing della casa anglo-tedesca ha vinto l'edizione conclusasi oggi della Dakar con Al-Attiyah, piazzando pure altre tre auto nei primi cinque posti

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    Oggi si è conclusa una delle corse più affascinanti e massacranti al mondo: la Parigi Dakar. La competizione è stata vinta, nel comparto auto, dal principe qatariota Nasser Al-Attiyah a bordo di una Mini All4 Racing, versione speciale della compatta anglo-tedesca, appositamente studiata per queste competizioni, mentre, fra le moto, ha trionfato ancora una volta il veterano Mark Coma, al quinto successo a bordo della sua KTM.
    Ovviamente in questo articolo ci occuperemo maggiormente del comparto auto dove Mini si sta rivelando come una delle vetture più vincenti degli ultimi anni, essendo arrivata al quarto successo consecutivo.

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    L'ultima tappa di oggi ha rappresentato una sorta di passerella, con l'ordine di partenza invertito, ossia con i primi che sono partiti per ultimi: fra l'altro il meteo è stato poco clemente e, a causa di pioggia e fango, la tappa è stata ridotta a soli 34 Km, spegnendo così i sogni di eventuali ribaltoni da parte degli avversari di Al-Attiyah. Nella corsa odierna quest'ultimo si è piazzato solo ottavo, ma con un vantaggio superiore alla mezz'ora sul secondo in classifica, se l'è potuta prendere abbastanza comoda.

    Al-Attiyah-Dakar-2015

    Al-Attiyah ha di fatto trionfato senza troppe difficoltà, grazie alla sua abilità nella guida sulle dune e all'esperienza accumulata nel corso degli scorsi anni, tant'è che è stato soprannominato “la Volpe del Deserto”. L'unica difficoltà avuta dal pilota qatariano è stato un piccolo malore accusato durante le prime fasi della corsa a causa dell'altitudine, ma, per il resto, ha davvero corso in solitaria, vincendo ben cinque tappe sulle tredici totali.

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    Detto del bravissimo driver qatariota, è il momento di parlare della sua vettura, una Mini sponsorizzata Red Bull, che ha letteralmente polverizzato la concorrenza, considerando anche che nei primi cinque posti si sono classificate ben quattro Mini All4 Racing, con la sola eccezione della Toyota Hilux di De Villiers, piazzatasi al secondo posto finale.
    Per gli amanti della meccanica, snoccioliamo giusto qualche informazione sulla Mini All4 Racing: essa è dotata di un telaio a traliccio tubolare in acciaio, necessario per resistere alle forti sollecitazioni legate ai raid nel deserto, mentre il propulsore è un 3.0 sei cilindri in linea biturbo di derivazione BMW, capace di una potenza massima di circa 315 Cv. La ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 18 Jan. 2015
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  9. Ecco a voi l'acerrima rivale dell'Audi S1!!
    Si tratta della nuova Mini John Cooper Works: grande qualità costruttiva e molte possibilità di personalizzazione ma manca la trazione integrale

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    Si è fatta attendere ma la rivale più accreditata per l’Audi S1 sta per arrivare sul mercato: stiamo parlando della Mini Cooper JCW (acronimo di John Cooper Works), versione ultraspinta della compatta del gruppo BMW, che si mostra in tutta la sua aggressività e con elementi di distinzione esclusivi rispetto alle altre Mini.

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    Esteticamente, infatti, la JCW mostra una linea più aggressiva, caratterizzata da un inedito kit aerodinamico specifico, affiancato da cerchi da 17" Race Spoke e dall’impianto frenante ad alte prestazioni marchiato Brembo. Ma non solo, questa vettura è dotata di serie pure dell’assetto sportivo, del Servotronic, dell'Electronic Differential Lock Control (EDLC) e del Perfomance Control, mentre sono disponibili a richiesta le sospensioni elettroniche regolabili DDC, l'Head-Up display con funzioni dedicate, i cerchi di lega da 18" e alcune personalizzazioni estetiche specifiche riservate a questo allestimento, un po’ come avviene in Audi col servizio Exclusive.

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    Passando al fulcro di questa piccola belva, il propulsore è il più potente mai visto su una Mini, ossia un 2.0 turbo benzina da ben 231 Cv e 320 Nm di coppia, abbinabile al cambio manuale sei marce o al doppia frizione Steptronic, sempre a sei rapporti. La trazione, a differenza di quanto avviene sulla rivale S1 è anteriore e non integrale e questo potrebbe essere un piccolo svantaggio, soprattutto quando si scarica a terra tutta la potenza del propulsore.

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    Last Post by mi.ky.87 il 11 Dec. 2014
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  10. Mini e il taglio di gamma che non ti aspetti!!
    La casa del gruppo BMW ha deciso di ridurre l'attuale gamma da otto a soli cinque modelli, eliminando quelli di minor successo

    +1   -1    0 Comments   26 Views
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    Oggi torniamo a parlare di Mini, una delle principali rivali della A1, poiché la casa appartenente al gruppo BMW ha deciso di dare un netto taglio alla gamma, riducendone i modelli dagli otto attuali a cinque. Ciò è dovuto alla presenza di troppe versioni, spesso non di successo, considerando che, attualmente, la gamma Mini comprende tre porte, cinque porte, Cabrio, Clubman, Countryman, Paceman, Coupé e Roadster, forse troppe per un modello di segmento B.

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    Ad anticipare questo provvedimento è stato Peter Schwarzenbauer, numero uno di Mini arrivato niente meno che da Audi: il cambio di rotta non avrà conseguenze sulle vendite, poiché i cinque modelli più venduti rimarranno in commercio, con una produzione innalzata a più unità, mentre le Mini che fino a oggi non hanno contribuito quanto atteso, andranno dritte in soffitta.

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    Ma quali saranno i modelli a sopravvivere!? Sicuramente le versioni berlina a tre e cinque porte, insieme alla Countryman e alla Clubman, che nel 2015 verrà completamente rinnovata e abbandonerà la caratteristica "clubdoor" sul fianco destro. In questo modo verranno coperti i tre segmenti di berlina SUV e station wagon, ossia quelli che storicamente hanno sempre reso maggiormente in casa Mini.

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    Inoltre proprio sulla versione station Clubman viene fatto grande affidamento per il futuro poiché il rinnovamento totale sopra citato dovrebbe portare un buon incremento delle vendite: il 2014 si dovrebbe chiudere in linea con il 2013 mentre il prossimo anno sarà, secondo Schwarzenbauer, quello della svolta, complici anche i restyling attuati quest'anno.
    La ghigliottina potrebbe invece colpire la gamma Paceman, mentre la Cabrio dovrebbe uscire indenne e rimanere sul mercato pure nei prossimi anni.

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    Infine sicuramente usciranno di produzione la Mini Roadster e la Coupè che sono considerate come dei mezzi fallimenti e hanno riscosso davvero pochissimo successo. Al contrario dovrebbe essere a breve presentata una versione elettrica denominata Mini E, già vista in passato, ma ora aggiornata e rivisitata per cercare di far breccia nel cuore degli amanti d...

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    Last Post by mi.ky.87 il 28 Nov. 2014
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