Ultimamente nei nostri articoli tendiamo a concentrarsi su hypercar o auto non certo da tutti i giorni (per queste ultime si possono raccogliere facilmente informazioni nei siti delle varie case automobilistiche): a questo proposito oggi parliamo della McLaren P1 LM, un modello davvero estremo che si pone come alternativa alla P1 GTR, avendo in più l'omologazione anche per la guida stradale e non solo su pista.



La P1 LM è stata presentata al recente Festival di Goodwood e verrà prodotta grazie alla collaborazione di Lanzante, azienda del Sussex specializzata nell'adattamento di auto da pista all'uso stradale, mentre per quanto concerne il prezzo, si parla di circa 1.5 milioni di euro necessari per portarsela a casa.



Il dubbio a questo punto è se vale veramente tutti questi soldi: la risposta è sì considerando l'esclusività del modello, del quale ne verranno prodotti solo pochi esemplari, e la tecnologia di base che è presente dietro a questa vettura. La P1 LM adotta infatti un'aerodinamica raffinatissima, derivata direttamente dall'esperienza di McLaren in F1: è stato adottato un nuovo splitter frontale e una gigantesca ala posteriore per convogliare meglio i flussi d'aria, mentre, rispetto alla P1 GTR, sono stati eliminati i sollevatori idraulici e adottati nuovi cerchi in lega esclusivi con bulloni in titanio, oltre ad un nuovissimo impianto di scarico in inconel (composizione nichel e cromo in diversa percentuale), capace di garantire un sound davvero eccezionale.



Il propulsore è a livello del resto della vettura, poiché si tratta di un 3.8 biturbo ibrido capace di erogare una potenza massima di 1000 Cv (800 di endotermico più 200 di elettrico), così da garantire una accelerazione da 0 a 100 Km/h in soli 2,4 secondi e una velocità massima di oltre 360 Km/h. Rimane la chicca del cambio a tripla frizione sette marce, delle quali due frizioni lavorano come nei classici sequenziali mentre la terza si occupa di gestire le iterazioni fra il motore endotermico e la componente ibrida. L'impianto frenante è carboceramico, coi quattro dischi rivestiti in carburo di silicio, così da sopportare decelerazioni pari anche a 2g.



Infine molto interessanti pure gli interni, dove al classico carbonio a vista, ormai di moda sulle vetture supersportive, si affiancano dettagli in Alcantara e soprattutto pannell...

Read the whole post...