Purtroppo alcuni automobilisti italiani sono dei vigliacchi e, in caso di incidente grave, fuggono cercando di far perdere le loro tracce: fortunatamente nella maggior parte dei casi i pirati vengono catturati poche ore dopo ma, d'altro canto, le pene per chi commette questi atti deplorevoli sono irrisorie. A questo proposito Asaps (Associazione amici della Polizia Stradale) ha diffuso i dati relativi ai casi di pirateria verificatisi nel 2014 e i risultati purtroppo sono tutt'altro che buoni.
Lo scorso anno, infatti, pur essendo calato il numero effettivo dei sinistri, in parecchi casi si è verificata l'omissione di soccorso, tant'è che, rispetto al 2013, sono stati oltre mille i casi in più di pirateria da parte degli automobilisti nei confronti degli altri utenti della strada. Il pirata di solito agisce di giorno nel 84% dei casi ed è un individuo di età mediamente compresa fra i 18 e i 45 anni: le cause di questo comportamento sono la paura o la guida in stato di ebrezza, soprattutto per i giovani, mentre la mancanza di una polizza assicurativa (9% dei casi) è uno dei motivi più gettonati da parte degli automobilisti un po' più avanti con gli anni.
Riguardo alla localizzazione e alla tipologia del maggior numero di incidenti con omissione di soccorso, i dati Asaps parlano di un aumento di quasi il 4%, con una crescita significativa dei decessi (119) e dei feriti (1.224), in particolare tra i pedoni (38,6% dei decessi e 33,8% dei ricoveri) e i ciclisti (20,2% e 11,8% rispettivamente). Terribile, poi, anche il dato relativo alle categorie deboli: nel 2014, i minori coinvolti in episodi di pirateria sono stati 132 (81 sotto i 14 anni, di cui 5 rimasti uccisi), mentre gli anziani sono stati 152. Fra le regioni più colpite dalla pirateria abbiamo al primo posto la Lombardia (15,9% degli episodi) seguita dall'Emilia-Romagna (11%), dal Veneto (9,3%) e dal Lazio (9,1). In coda abbiamo la Valle D'Aosta (due casi) e la Basilicata (uno), mentre molto più difficile sembra la situazione di Roma, che con 39 eventi gravi rappresenta il 3,9% del totale nazionale.
Fortunatamente rispetto agli scorsi anni crescono sensibilmente le identificazioni dei colpevoli, grazie alla perdita di parti della vettura e della targa o per merito di testimoni disposti a segnalare dettagli utili alla cattura dei pirati. Solitamente il 58% dei colpevoli viene identificato (più 2% rispetto al 2013), sebbene il numero degli arresti sia in netto calo, poiché la maggioranza dei pirati se la...
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