Tre incidenti mortali negli ultimi tre giorni, tre giovanissime vite spezzate da automobilisti incoscienti che a folle velocità hanno investito bambini che stavano attraversando sulle strisce pedonali. Il primo sinistro domenica sera a Ravenna quando un cittadino bulgaro a folle velocità ha investito un bimbo di soli tre anni (e la madre) uccidendolo sul colpo e trascinando il corpicino per oltre ottanta metri, senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso; il secondo a Rubiera, vicino a Reggio Emilia dove un bambino di soli sei anni è stato investito e ucciso mentre attraversava sulle strisce pedonali in compagnia della sorella e della madre; l'ultimo caso ieri sera a Minerbio, alle porte di Bologna, dove un piccolo di soli anni sempre sulle strisce ha subito la stessa sorte degli altri due bambini.





Alla luce di tutto ciò e, a dire il vero, già la scorsa settimana, il Ministro Nencini ha annunciato che rapidissimamente verrà attuata una riforma del Codice della Strada, che permetta una maggiore tutela dei cittadini e punizioni più severe per gli automobilisti, spesso liberi dopo neanche un mese di carcere: questo discorso lo si sarà già sentito almeno mille volte, ma il Ministro ha promesso un intervento rapido e deciso.





Al momento le ipotesi al vaglio sono due, che potrebbero anche coesistere insieme: la prima è quella più conosciuta, ossia l'introduzione di uno specifico reato, denominato “Omicidio Stradale”, che consenta di trattare i pirati della strada come qualsiasi criminale o killer, portando così in dote pene molto severe e carcere sicuro.
La seconda ipotesi è quella di ritirare la patente a vita (ergastolo della patente) a coloro che, al volante, per motivi comprovati come guida in stato di ebbrezza o omissione di soccorso, investono e uccidono pedoni, automobilisti o ciclisti: questa pena potrebbe fare da deterrente verso i pirati della strada, ma, di fatto, non risolverebbe il problema giacchè, pur senza patente, questi individui potrebbero comunque mettersi al volante e, dal punto di vista penale, non cambierebbe molto rispetto alla situazione attuale.
La legge perfetta, dunque, sarebbe una combinazione delle due ipotesi sopra citate, ossia condanna del pirata in ...

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