Gli appassionati di automobili non possono non conoscere il circuito del Nurburgring, famoso non solo per numerose competizioni del passato o per le gare di durata sul lunghissimo Nordschleife ma anche perchè su questo tracciato spesso vengono testati dalle case automobilistiche i nuovi modelli in fase di sviluppo per la produzione di serie. Ricordo anche che nella stessa area sorge una seconda pista più breve e sicura, lungo la quale si sono corsi in passato svariati Gran Premi di F1.



Purtroppo la società che fino a qualche anno fa gestiva l'intero pacchetto del Nurburgring è entrata in grave crisi già qualche anno fa e si è reso necessario trovare quanto prima un nuovo acquirente: dopo due tentativi andati a vuoto per insolvenza, con cifre vicine ai 100 milioni di euro per l'intera acquisizione, ora l'asticella pare essersi un pelo abbassata cosicchè sono entrati in gioco due importantissimi magnati russi, pronti a rilevare, si spera definitivamente, la proprietà del circuito.



I due personaggi in questioni sarebbero riassumibili in Viktor Kharitonin, proprietario dell’azienda farmaceutica Pharmstandard con sede a Mosca e, sebbene in secondo piano, Roman Abramovich, attuale patron della squadra di calcio del Chelsea: la cifra complessiva per l'acquisizione dell'area del Nurburgring sarebbe vicina a 77 milioni di euro, quasi bazzecole per due dei più ricchi uomini di affari al mondo.





A questo punto il circuito sembrerebbe in mani sicure, sebbene restino alcune incognite sul suo futuro perchè il magnate Kharitonin non ha fatto alcuna dichiarazione in merito all'utilizzo di questo storico tracciato, che potrebbe diventare privato o ancor peggio venire smantellato. Nel caso ciò accadesse sarebbe una vera beffa per tutti gli addetti ai lavori che in questi ultimi anni hanno lottato affinchè questo famoso circuito potesse avere un futuro roseo e potesse continuare a vedere prestigiose vetture pronte a bruciare l'asfalto fra le insidiose curve del Nordschleife.



Dunque restiamo in attesa di capire come si muoverà la proprietà russa, certi che la perdita di un patrimonio così importante come il Nurburgring sarebbe gravissima, no...

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