Come abbiamo visto in uno scorso articolo, Audi è di recente giunta alla produzione del suo sei-milionesimo modello dotato di trazione integrale quattro, perciò in questo articolo andremo a vedere, un po' più nel dettaglio, cosa si intende per trazione integrale e come essa funziona.
Innanzitutto la trazione integrale consiste nella ripartizione della coppia motrice di un veicolo a motore su tutte le ruote di cui è dotato: nel caso di veicoli a quattro ruote, questi vengono denominati gergalmente quattro per quattro (4×4) o indicati con le sigle inglesi 4WD (four-wheel drive) oppure AWD (all-wheel drive). Solitamente la sigla 4x4 è riservata ai fuoristrada mentre le altre due vengono usate nella maggior parte dei casi per indicare vetture quattro ruote motrici ma con altri tipi di carrozzeria; talvolta è utilizzata pure la sigla IWD (acronimo di Independent Wheels Drive ovvero trazione a ruote indipendenti), che sta ad indicare veicoli sui quali ogni ruota fornisce trazione da un motore indipendente, come avviene sulle moderne auto ibride o elettriche.
La trazione integrale viene utilizzata soprattutto per due motivi:
-agevolare la percorrenza di fondi sconnessi, a forte pendenza o a scarsa aderenza e permettere così di poter proseguire con la marcia, come ad esempio può capitare con un fuoristrada
-trasferire l'eccessiva potenza del mezzo a un numero maggiore di ruote per evitare un eccessivo slittamento delle ruote, come avviene su alcune supercar e su vetture molto sportive, quali Lamborghini e Audi S o RS.
Si segnala anche che alcuni veicoli possono avere una trazione integrale a più di quattro ruote motrici,come nel caso dell'Iveco Puma, mezzo militare disponibile sia in versione quattro per quattro che sei per sei.
Riguardo alle caratteristiche della trazione integrale essa può essere
-differenziale
-idraulica
-a frizione
La prima è quella più utilizzata e si basa sull'utili...
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