AUDI A3 FORUM CLUB ITALIA

  1. Toyota vuol tornare a fare la voce grossa nei rally!!
    Dopo l'epopea delle Celica GT Four, la casa giapponese porta al debutto nel WRC la nuova Yaris e complice l'addio di Volkswagen mira subito ai primi posti

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    Oggi diamo il bentornato nel Mondiale Rally ad una delle case più popolari e famose al mondo: Toyota, infatti, correrà il prossimo campionato WRC con la rivoluzionaria Yaris WRC, nel tentativo di rivivere l’epopea degli anni ‘90 quando la Celica GT Four se la giocava quasi alla pari con la blasonatissima Delta Integrale. Ora logicamente i tempi sono cambiati ma l’abbandono di Volkswagen, dominatrice delle ultime stagioni, a causa dei costi dello scandalo dieselgate, apre più di uno spiraglio alla casa giapponese per ben figurare nella stagione 2017.

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    Esteticamente la nuova Yaris WRC non assomiglia nemmeno lontanamente alla cugina stradale, anzi potrebbe quasi anticiparne alcuni dettagli della nuova generazione, come ad esempio i gruppi ottici posteriori LED a sviluppo orizzontale. L’elemento caratterizzante della Yaris WRC rimane comunque la massima ricerca di stabilità e di aerodinamicità (Toyota possiede una galleria del vento a Colonia che usava sin dai tempi della Formula 1), grazie al kit che comprende un ampio spoiler anteriore, sopra al quale spicca la griglia a nido d’ape con la scritta “Yaris”, le minigonne laterali e un vistosissimo alettone posteriore, al di sotto del quale è possibile osservare un ampio diffusore, che incastona al suo interno uno scarico centrale sdoppiato.

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    I dati tecnici sono estremamente interessanti, giacché la Yaris WRC adotta un poderoso 1.6 turbo quattro cilindri da ben 380 Cv e 425 Nm di coppia massima, abbinato alla trazione integrale e ad un cambio sequenziale a sei rapporti. Molto interessante poi la scelta di adottare tre differenziali, dei quali quello centrale ha il compito fondamentale di ripartire la coppia fra i due assi. I dischi freno, infine sono da 30 cm per le gare su sterrato e da 37 per quelle su asfalto, mentre la velocità massima dichiarata da Toyota è di soli 201 Km/h, sebbene questa possa variare significativamente, a seconda della rapportatura del cambio.

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    In Toyota sembrano molto soddisfatti del lavoro svolto ...

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    Last Post by mi.ky.87 il 20 Jan. 2017
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  2. Lancia Stratos: quando l'Italia dominava nei rally!!
    Questa vettura ha segnato un epoca e rappresenta uno dei modelli da competizione Lancia più riusciti: la rivediamo a quarant'anni da questi trionfi

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    Oggi dedicheremo un articolo ad una vettura che provoca molta nostalgia agli amanti dei motori, ossia la Lancia Stratos. Tale vettura dominava il panorama dei rally esattamente 30 anni fa (vinse tre titoli consecutivi a cavallo fra il 1974 e il 1976) e vedere come sta finendo attualmente la casa automobilistica Lancia lascia davvero sgomenti, giacchè ben presto la produzione verrà ridotta esclusivamente al mercato italiano e alla sola Ypsilon.

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    La Stratos, il cui nome in realtà sarebbe Strato's, fu presentata per la prima volta come prototipo nel 1970 al Salone di Torino e mostrava una carrozzeria Bertone, abbinata ad un motore posizionato centralmente, rendendo così il modello particolarmente avveniristico per l'epoca. Il progettista fu Marcello Gandini, colui che in passato aveva già disegnato le linee della Countach, e il reparto corse si dimostrò subito molto interessato a questo progetto, poiché si era alla ricerca di un modello che potesse sostituire nei rally la gloriosa Lancia Fulvia.

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    Nacque così la Lancia Stratos HF, modello da corsa equipaggiato con fari a scomparsa (più quattro fari centrali per le gare notturne), telaio in acciaio monoscocca e livrea bianca, rossa e verde, a riprendere in parte i colori della bandiera italiana e dello sponsor Alitalia, il cui simbolo compare sia all'anteriore che sulle fiancate. Molto d'impatto poi i cerchi in lega gialli Campagnolo da 14 pollici, mentre il sistema di ammortizzatori era affidato a sospensioni indipendenti sia all'anteriore che al posteriore.

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    Il propulsore e la trasmissione erano gli stessi della Ferrari Dino 246, ossia un 2.4 V6, posto centralmente, capace di erogare una potenza complessiva di 190 Cv nella sua prima versione, abbinato ad un cambio manuale sei marce ed alla trazione posteriore, mentre l'impianto frenante poteva contare su quattro dischi ventilati, una novità per le auto degli anni Settanta. In questa configurazione la Stratos raggiungeva una velocità massima di 230 Km/h, con un consumo medio calcolato di circa 7 Km/l.

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    Il debutto ufficiale nei rally della Stratos avvenne solo nel 19...

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    Last Post by mi.ky.87 il 2 May 2015
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  3. Polo WRC ancora una volta Campione del Mondo, con numeri spaventosi!!
    Volkswagen vince il secondo iride su due partecipazioni al Mondiale WRC. Numeri da record per un modello nato per vincere.

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    Volkswagen nei rally non delude e si aggiudica nuovamente il titolo mondiale Costruttori, dopo quello già vinto nel 2013, mentre, per quello piloti, bisognerà aspettare ancora qualche gara, considerando che la casa tedesca si è laureata Campione del Mondo Costruttori con ben tre gare di anticipo. Dunque numeri spaventosi per una vettura come la Polo WRC, che in due anni ha sempre dominato in lungo e in largo, lasciando solo le briciole ad avversari molto blasonati come Ford, Citroen e Subaru.

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    Ma vediamo ora qualche curiosità e qualche numero relativo alla casa tedesca, da quando è nel Mondiale WRC: laurearsi Campione del Mondo con tre gare di anticipo è quasi un record, battuto solamente dalla Lancia, che nel 1989 vinse con quattro prove d'anticipo, sebbene fossero altri tempi e ci fossero ben altre vetture in gioco. Ad ogni modo la Polo WRC ha vinto dopo aver disputato solamente il 77% della stagione, vale a dire poco più di tre quarti, a testimonianza del GAP che la separa dalle altre case costruttrici.

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    Inoltre sino al Rally d'Australia, prova che ha dato il titolo matematico a Volkswagen, la casa tedesca aveva vinto ben 19 delle 23 gare cui aveva partecipato, ossia più del 80%, senza contare che su 428 speciali totali la Polo ha trionfato in ben 297, con 40 triplette a monopolizzare l'intero podio.
    Unico punto debole della casa tedesca proprio la sua Germania, dove ha sempre perso: nel 2013 ha vinto la Citroen mentre quest'anno ha trionfato la Hyundai, cogliendo così il suo primo successo nel Mondiale WRC.

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    La Polo WRC, il vero capolavoro di Volkswagen, verrà presto esposta nel museo di Autostadt: in particolare verrà mostrata la numero undici, vincitrice della prima gara nel WRC, il Rally di Svezia del 2013. Il telaio è stato poi impiegato in altre sei occasioni, ottenendo quattro successi e risultando, quindi, il più vittorioso finora prodotto.
    In realtà dietro questa vettura vi è un lavoro maniacale da parte di tecnici e ingegneri, giacchè per costruirne una sono richieste più di 350 ore di lavoro, mentre per sostituire la componentistica sono suffici...

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    Last Post by mi.ky.87 il 17 Sep. 2014
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  4. Toyota GT86 WRC: la casa giapponese vuole tornare grande nei rally!!
    A sorpresa una versione speciale della GT86, in regola per partecipare al Campionato WRC: verrà accantonato il progetto Yaris?

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    Toyota è sempre stata una casa molto interessata alle competizioni: prima le partecipazioni ai rally con la storica Toyota Celica GT Four e con la più modesta Corolla, poi il passaggio in F1, dove è rimasta per sette anni, sino al 2009, e infine la partecipazione alle ultime due 24 Ore di Le Mans con il modello TS040 Hybrid: pur essendo molte le competizioni e gli investimenti gli allori sono stati veramente pochi.

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    Proprio per questo motivo sembra che Toyota voglia tornare al suo primo amore, ossia i rally, tant'è che, durante il Rally di Finlandia in corso di svolgimento in questi giorni, è sfrecciata una vettura rossa, senza numero ma classificata "VIP", guidata dall'ex campione del mondo Tommi Makinen e con un ospite speciale al suo fianco.

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    E indovinate un po'? Si trattava niente meno che di una Toyota GT86, assettata in versione rally, mentre, a fianco del pilota finlandese, era seduto il CEO della casa giapponese Akio Toyoda, che ha commissionato alla scuderia “Tommi Makinen Racing” un prototipo a trazione integrale, in grado di partecipare un domani al Campionato WRC.

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    I tecnici della scuderia finlandese hanno dunque scelto come base una GT86, vettura due posti molto spartana e sportiva, con pochissimi controlli elettronici, ma allo stesso tempo votata al puro piacere di guida. La versione rally, rispetto a quella stradale non sembra differire in molto, se non per la trazione integrale, invece che posteriore, per il cambio interamente costruito da Subaru e, probabilmente, per qualche decina di cavalli in più sotto al cofano (il boxer di origine Subaru della versione di serie arriva a 240 Cv).

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    Last Post by mi.ky.87 il 2 Aug. 2014
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  5. Anche i non vedenti possono correre nei rally e battere record di velocità!!
    Il celebre Luc Costermans, cieco dal 2004, ha appena corso il prologo del rally di Ypres e si dice pronto a battere il record di velocità per non vedenti

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    Oggi parliamo di una bella iniziativa che ha consentito a una persona meno fortunata di noi, in quanto non vedente, di correre il prologo del rally di Ypres, sesta prova del Campionato Europeo Rally.

    Il pilota Luc Costermans, cieco dal 2004 per un incidente sul lavoro e grande appassionato di motori, è infatti riuscito a percorrere i quasi cinque chilometri del tracciato a bordo di una Skoda Yeti, messa a disposizione della filiale belga della casa automobilistica ceca.

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    A coloro che chiedono a Costermans come sia riuscito a guidare su un percorso così tortuoso come quello di un rally, il pilota ha risposto che il trucco è pensare al volante come un orologio perciò, ad esempio, se il co-pilota dice "destra 5" Costermans sterza come fosse l'una, se dice "destra 10" sterza come fossero le 2, "destra 15" le 3, "sinistra 5" equivale alle 11, "sinistra 10" alle 10, "sinistra 25" alle 7, e così via... Oltre a questo trucco pilota e co-pilota hanno studiato ulteriori sistemi per le frenate e per sapere se è possibile tagliare le curve; tutti artifici per guidare in modo efficiente e veloce, ma in tutta sicurezza anche senza poter vedere la strada.

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    Costermans non è nuovo a queste imprese, giacchè nel 2008 ha stabilito il record di velocità per non vedenti, guidando una Lamborghini Gallardo e toccando i 308.8 Km/h. Il record è stato immediatamente battuto l'anno successivo ma Costermans non ha intenzione di arrendersi e, nonostante la grande impresa appena compiuta, è già pronto per provare a riprendersi il suo record e per questo ha dichiarato di cercare qualche ricca personalità, che gli metta a disposizione una Bugatti Veyron o una Ferrari Enzo, poiché vuole abbattere la barriera dei 350 Km/h, stabilendo così nuovamente il record assoluto per piloti non vendenti.

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    Dunque grandi applausi a questo grandissimo uomo, che pur con una disabilità abbastanza grave, riesce a vivere la sua vita sempre alla massima velocità, tentando imprese mai riuscite a persone nella sua stessa situazione. Complimenti anche coloro che organizzano questi eventi per consentire ai diversament...

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    Last Post by mi.ky.87 il 27 June 2014
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