E' giunta finalmente al termine la telenovela Red Bull: dopo una stagione deludente, che ha portato prima la casa austriaca a minacciare l'abbandono della Formula 1 poi a voci circa un cambiamento di propulsore in favore di Mercedes e soprattutto Ferrari, l'ex squadra di Sebastian Vettel ha optato per un rinnovo di contratto con il partner storico Renault.



D'altronde non aveva neanche molto senso abbandonare la casa francese nel momento della difficoltà, dopo aver dominato il Circus per quattro stagioni: i rapporti fra Red Bull e Renault restano comunque molto tesi, poiché la casa francese non ha autorizzato il marchio austriaco ad utilizzare il simbolo della losanga sulle proprie vetture. Possibile che la nuova power unit venga marchiata “Infiniti”, main sponsor di Red Bull, sebbene la scuderia non possa più uscire fuori dalle righe e sparare a zero contro Renault come avvenuto negli ultimi mesi.





Inoltre l'accordo di fornitura pare veramente caro e sfrutta anche i mancati accordi con Mercedes e soprattutto con Ferrari, che non voleva fornire a Red Bull le power unit ufficiali ma le versioni dell'anno precedente, trattamento del tutto incompatibile con la richiesta della scuderia austriaca. In ogni caso l'accordo con Renault prevede un costo per la fornitura completa dei propulsori vicina ai 30 milioni di euro, con un incentivo nel caso si continui a sviluppare insieme le batterie della power unit anche nei prossimi anni.





In realtà già in Brasile Renault avrebbe consegnato a Red Bull una nuovissima versione del V6, aggiornato in termini di potenza e prestazioni, sebbene non si siano visti apparenti miglioramenti, se non in termini di affidabilità. Ad ogni modo in Francia non ci stanno a fare un'altra magra figura agli occhi degli altri costruttori e per questo stanno lavorando duramente, sfruttando anche le conoscenze di Axel Wendorff, ex progettista delle power unit Mercedes passato quest'anno alla casa francese.

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