Sebbene gran parte degli automobilisti sia molto contento per la momentanea riduzione dei prezzi dei carburanti, questo abbassamento è destinato a finire a breve e per questo motivo alcuni benzinai sono già sul piede di guerra: è infatti stato proclamato uno sciopero nelle stazioni di servizio autostradale dal 3 al 5 marzo.
Tale sciopero riguarda la maggior parte delle aree di servizio autostradali ed è stato proclamato per protestare contro lo sviluppo di stazioni self service, a scapito dei benzinai in carne ed ossa. Nella nota diffusa da ben tre sigle sindacali si legge che la protesta è rivolta verso il Ministero dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, perchè “invece di farsi promotori di una decisa iniziativa tesa a razionalizzare la rete distributiva e migliorarne gli standard di servizio consentono ai concessionari di eliminare anche la semplice assistenza attraverso la completa automazione", ovviamente meno costosa per gli stessi concessionari.
Ma non solo, lo sciopero vorrebbe anche essere un chiaro segnale per contrastare la soprattassa che i concessionari impongono sui servizi prestati in autostrada e che pesa sui prezzi dei carburanti per 18 centesimi ogni litro venduto; tale imposta è cresciuta del 1400% nell'arco di soli sei anni. Proprio a causa di questa soprattassa è sempre più alto il numero di automobilisti che sfrutta le aree di servizio autostradali per i servizi igienici o per la ristorazione, effettuando il rifornimento in città o una volta arrivati a destinazione, a meno, ovviamente, di emergenze.
Dunque i benzinai sono sul piede di guerra: vedremo se queste proteste verranno ascoltate o se cadranno nel vuoto, consci che tale sciopero potrebbe non servire a nulla, visti gli interessi in ballo. Nello stesso tempo speriamo che i prezzi dei carburanti continuino a rimanere bassi e accessibili, sebbene la sensazione è che i costi siano destinati ad aumentare nei prossimi mesi.
Mikyriproduzione riservata
Last comments