Oggi ci occupiamo di vetture ecologiche, che come sappiamo, rappresentano sempre più il futuro del mondo automobilistico: sino ad ora le case costruttrici si sono concentrate sopratutto su modelli elettrici, ibridi o ibridi plug-in, ottenendo, in alcuni casi, risultati davvero straordinari, attraverso lo sviluppo di vetture dalle elevatissime prestazioni e dai consumi ridottissimi.
Dal 2015 le case del Sol Levante, in particolare Toyota e Honda, pensano di presentare modelli basati sulla tanto discussa tecnologia FUEL CELL, ossia sull'utilizzo di pile a combustibile alimentate a idrogeno, sistema sino ad ora sfruttato solo per la progettazione di futuristiche supercar.
Di fatto, prendendo ad esempio la Toyota, pare possibile che il nuovo prototipo a tecnologia Fuel Cell venga lanciato sul mercato gradualmente, un po' come già avvenuto con il modello Prius, cercando di produrre e di vendere almeno un migliaio di unità l'anno.
Il problema vero e proprio di questi modelli resta però il prezzo iniziale, in quanto ambedue le case nipponiche hanno dichiarato una base di partenza intorno ai 70.000 euro, cifra veramente elevata e difficile da ammortizzare nel giro di poco tempo, sebbene i consumi siano molto ridotti. Peraltro nelle intenzioni dei due colossi, questi modelli sarebbero i più economici, con una dotazione di serie davvero minima, mentre per un importo simile si riescono ad acquistare vetture classiche premium con una buona dote di optional inclusi.
Il concept Toyota si chiama FCV, acronimo di Fuel Cell Vehicle, ed è stata presentato lo scorso novembre a Tokyo: sembra che nel giro di cinque anni la casa giapponese voglia riuscire ad aumentare la produzione e a ridurre i prezzi, arrivando entro il 2020 a circa 10.000 unità, acquistabili ad una cifra variabile fra i 20.000 e i 40.000 euro. Altri numeri indicano un'autonomia di circa 500 Km con un accelerazione da 0 a 100 Km/h in circa 10 secondi, mentre le emissioni sono prossime allo zero, giacchè lo scarico emette semplice vapore acqueo. La Toyota FCV Concept può fare rifornimento in un tempo compreso tra 3 e 5 minuti, mentre i costi di produzione del gruppo motopropulsore (powertrain) e dei serbatoi per lo stoccaggio dell'idrogeno sono stati ridotti di circa il 95% rispetto a quanto avveniva con i primi modelli sperimentali del 2002; l'unico problema può essere rappresentato dalla mancanza di sistemi di rifornimento predisposti per questo tipo di ali...
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