Certamente l'Olanda è un paese molto famoso e apprezzato, ma non per la sua produzione automobilistica, tanto da essere universalmente riconosciuto come la patria delle biciclette: in realtà anche gli "orange" sono in grado di costruire vetture ad altissime prestazioni e in questo articolo andremo a vedere proprio una delle prime supercar olandesi, ossia la Vencer Sarthe, il cui nome rimarrà a molti sconosciuto ma le cui prestazioni sono davvero ottime.



Il nome Sarthe deriva dal celeberrimo rettilineo del circuito di Le Mans, ove si svolge la celeberrima 24 Ore: la Vencer si configura come una due posti secchi con linee estremamente aggressive, tipiche di una supercar ad altissime prestazioni. Per produrla, la piccola casa automobilistica olandese, ha realizzato un lungo studio sull'aerodinamica, che ha portato all'introduzione del vistosissimo spoiler posteriore. Sempre al retrotreno spiccano anche i due grossi scarichi, inglobati nel paraurti, mentre all'anteriore risaltano il cofano, dotato di una curvatura molto particolare, e le luci diurne a LED, poste ai lati del paraurti. Inoltre il telaio è basato su su una struttura tubolare in acciaio ad alta resistenza e alluminio, con alcuni elementi in fibra di carbonio per i pannelli della carrozzeria, in modo da ridurre il peso, di poco superiore a 1.300 kg





Il propulsore è un 6.3 V8 turbocompresso (volumetrico) da ben 622 Cv e 838 Nm di coppia, ripartita per il 45% all'anteriore e per il 55% al posteriore: così configurata la Sarthe accelera da 0 a 100 Km/h in soli 3.8 secondi e raggiunge una velocità massima di 338 Km/h. Mancano poi del tutto i controlli elettronici, in modo da favorire il puro piacere di guida, soprattutto in pista, mentre la trasmissione è affidata ad un buon cambio manuale sei marce.





Gli interni sono molto eleganti e curati, al limite della artigianalità costruttiva, sebbene venga mantenuto uno stile piuttosto minimale: l'abitacolo presenta sedili in pelle e la plancia in fibra carbonio, ma mancano i moderni sistemi di infotainment, ad esclusione dell'avviame...

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